Pelago: la contrarietà del terziario al progetto sulla ex-Italcementi

La presidente della delegazione di Pontassieve della Confcommercio Elena Spanò scrive ai Sindaci di Pelago e di Pontassieve per ribadire: “Scontato e obsoleto, era già destinato a fallire, ma sommandosi agli effetti della pandemia rovinerà l’equilibrio dell’economia locale distruggendo la rete distributiva tradizionale. E al territorio non porterà nulla in più, in termini di innovazione, agevolazioni e servizi”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2021 14:18
Pelago: la contrarietà del terziario al progetto sulla ex-Italcementi

No al progetto di riconversione dell’ex Italcementi in area commerciale. Lo ribadisce con forza la Confcommercio, che fa un ulteriore accorato appello ai sindaci di Pelago e di Pontassieve perché non venga approvato il piano proposto attualmente dalla proprietà. “È un progetto scontato e obsoleto, che poteva andare bene forse trenta anni fa ma che ora nasce già morto”, sottolinea la presidente della delegazione territoriale di Confcommercio Elena Spanò, firmataria delle missive ai due Sindaci, “non aggiunge nulla al territorio in termini di innovazione e agevolazioni, ma molto invece gli toglie, perché rischia di sconvolgere quel delicatissimo equilibrio che ora garantisce la sussistenza della rete distributiva tradizionale e degli importanti servizi che i negozi di vicinato forniscono ai residenti”

“Per questo”, prosegue Elena Spanò, “abbiamo chiesto al sindaco di Pelago Nicola Povoleri di non approvare il progetto così come è stato presentato e alla sindaca di Pontassieve Monica Marini di farsi portavoce delle nostre istanze, anche perché l’impatto più devastante di questa operazione lo subirà proprio il terziario del suo territorio”.

Secondo la Confcommercio “se i progetti di riconversione delle aree ex industriali in commerciali ormai da tempo sono destinati a fallire, incidendo negativamente sul contesto sociale ed economico di un territorio, lo sono ancora di più oggi, alla luce dei devastanti effetti economici della pandemia, che sono purtroppo destinati a perdurare nei prossimi anni”.

“È importane che l’Amministrazione Comunale di Pelago valuti altre ipotesi, per il bene dell’intera collettività. In caso contrario”, conclude lapidaria la presidente locale di Confcommercio, “sarà chiamato ad assumersi la responsabilità politica di questa scelta miope di fronte a cittadini e imprese. Speriamo che questo nostro ennesimo appello sia tenuto in debita considerazione”.

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