PD, l’ironia di Idra: “Democrazia apparentemente scarsina”

La denuncia: Letta, Bonafè e Recati non rispondono su desertificazione e promozione iperturistica della città Unesco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2021 14:57
PD, l’ironia di Idra: “Democrazia apparentemente scarsina”

“Sono passati luglio, agosto e settembre, e mai ha risposto sul caso-Firenze ai cittadini allarmati il segretario nazionale del partito che amministra la città, Enrico Letta, pur informato del carente tasso di democraticità della squadra di governo di Palazzo Vecchio. Il 6 luglio scorso l’associazione ecologista fiorentina Idra segnalava e documentava infatti a Letta un’apparente anomalia nel comportamento del sindaco di Firenze Dario Nardella, e della sua Giunta, e chiedeva una verifica del tasso di democraticità nel comportamento del Sindaco”.

Questo l’incipit di un comunicato diramato stamani dall’associazione che, forte di 677 firme di cittadini residenti nell’Oltrarno e di centinaia di attestati di sostegno da parte di donne e uomini di cultura di ogni parte d’Italia e del mondo, si batte per la tutela della collina che fiancheggia il giardino mediceo di Boboli, in tutela del quale si è pronunciato fra gli altri il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

“E’ toccato poi al segretario regionale del PD Simona Bonafé – aggiunge Idra - di essere invitata a sostenere la richiesta di intervento trasmessa al segretario nazionale. “Non abbiamo ricevuto alcun riscontro né dal Segretario né da altri esponenti della Segreteria”, le ha scritto a fine luglio il presidente di Idra Girolamo Dell’Olio. “Dobbiamo forse temere che l’istanza avanzata sia da considerarsi inappropriata o priva di attendibilità?”. Ma anche dal livello regionale non sarebbero arrivate risposte.

A inizio settembre, destinatario dell’appello è stato Marco Recati, segretario del Coordinamento Metropolitano di Firenze del PD. “A scatenare la protesta della cittadinanza, infatti, segnala l’associazione, il caso emblematico della massiccia destinazione urbanistica turistico-ricettiva degli ex conventi di Costa San Giorgio: Giriamo la missiva anche a Lei, per il ruolo che riveste nella nostra Firenze.

Come indicato nel comunicato stampa emesso dalla scrivente Associazione il 28 luglio scorso, rilanciato dai siti web Nove da Firenze, Odissea e Agoravox, segnaliamo che nel frattempo alle 14 lettere trasmesse al Sindaco e alla Giunta se ne sono aggiunte altre 8 (qui la ventiduesima), accompagnate da importanti pareri formulati da esponenti anche di alto rango della cultura locale e nazionale.

Illuminante il commento formulato da Franco Cardini su suo blog “Minima Cardiniana” il 25 luglio scorso”.

Ma anche qui, commentano amaramente i cittadini attivi d’Oltrarno, si è trattato di una vox clamantis in deserto. Ma non demordono: “Urge un’azione efficace di contrasto alla desertificazione abitativa della città Unesco e alla perdurante promozione iperturistica anche in luoghi d’arte vincolati, delicati e preziosi come l’area che si affaccia su Palazzo Pitti, il Giardino mediceo di Boboli, la Chiesa di Santa Felicita e Forte Belvedere”.

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