Parigi e Firenze: dalla Senna all'Arno, la migliore spiaggia urbana

​"Paris Plages: fantastiques!" e scatta la polemica sul web

Antonio
Antonio Lenoci
09 agosto 2015 10:01
Parigi e Firenze: dalla Senna all'Arno, la migliore spiaggia urbana

Domenica d'agosto, che caldo fa.. Anche Firenze vive le sue discussioni da spiaggia, o da spiaggetta, dici "Parigi" e parte il confronto.Su Facebook si scatena la sfida a distanza tra Firenze e Parigi, ad innescarla un insospettabile rappresentante di Palazzo Vecchio, il consigliere Leonardo Bieber, immediatamente punzecchiato dall'ex consigliere comunale Stefano Di Puccio. Interviene nella discussione anche Riccardo Ventrella, il rappresentante della creatività a Firenze, per molti addetti ai lavori il mancato Assessore alla Cultura che servirebbe al capoluogo toscano.Nel giro di pochi minuti esce fuori anche il caso della gestione della riva sinistra dell'Arno con la Rari destinata alla demolizione.

Le precisazioni non tardano ad arrivare e Bieber ammette che Firenze ha molto da imparare dal modello offerto da Parigi.  "Create nel 2002, le spiagge parigine rappresentano, nella loro semplicità, una delle iniziative più riuscite e geniali al mondo. Per quattro settimane, da metà luglio a metà agosto, alcuni tratti del lungo Senna si trasformano in vere e proprie spiagge con sabbia, ombrelloni, sdraio, bar, chioschi, ma anche aree gioco attrezzate per bambini dai 3 ai 6 anni, una biblioteca, piste ciclabili (con bici in affitto per i più piccoli), diversi campi da gioco per le "petanques" (alias bocce) e tanto altro ancora (c'è anche una parte dedicata solo allo sport).

Il tutto rigorosamente gratuito. La ricetta in fondo è semplice: rivitalizzare le sponde dei fiumi con attività culturali, sportive e semplici momenti di socialità. Ed è suggestivo pensare che di fronte alla Conciergerie, dove un tempo venivano imprigionati e torturati i rivoluzionari francesi come Danton e Robespierre (ma anche la regina Maria Antonietta), oggi i bambini di tutte le nazionalità si divertono felici mentre i turisti (e non) ammirano entusiasti sotto il sole la Tour Effeil in lontananza.

Bello davvero" il commento di un turista che si trova a passeggiare sulle rive francesi, tutto normale, se non fosse il post del presidente della Commissione Urbanistica di Palazzo Vecchio.Parte inevitabile la polemica. Franco scrive: "Sono decenni che le rive della Senna sono frequentabili dai parigini... ma un amministratore di Firenze non le aveva mai viste prima per farsi venire un'ideuzza di riqualificare anche le rive dell'Arno ?"

"Di spiaggia ne abbiamo una meravigliosa anche noi!" interviene Riccardo Ventrella difendendo lo spazio di San Niccolò.

Niente da fare, Leonardo commenta: "Mica quel troiaio fatto sull'arno!".Mentre Biagio sottolinea: "I parigini vivono la Senna da secoli, noi finito il rinascimento abbiamo smesso di vivere la città e ne abbiamo solo succhiato tutto lo spremibile". A sorpresa nella discussione si affaccia anche Leonardo Romanelli, il noto critico enogastronomico: "Peccato che a Firenze si facciano demolire i locali storici sull'Arno, tipo il Targa Bistrot, la Rari Nantes.. noi avremmo tante cose da poter fare divertenti, utili, ecc, però non vengono mai realizzate..."

Bieber interviene allora nuovamente con: "Alcune precisazioni". "La mia vuole essere solo una testimonianza di un'esperienza positiva - scrive Bieber - Paris Palges esistono da "soli" 14 anni e sono ampiamente conosciute ed apprezzate nel mondo. Non è possibile fare chiaramente il bagno nella Senna, esistono delle docce per rinfrescarsi e fino a due anni fa venivano montate anche delle piscine lungo il fiume.

Conosco bene la vicenda della Rari (di cui sono strenuo difensore) che però esula da volontà dell'amministrazione comunale visto che purtroppo c'è un ordine di demolizione entro il 2017 da parte dell'Autorita' Giudiziaria. A settembre comunque ne riparleremo ampiamente nelle commissioni competenti in seduta congiunta (urbanistica sport ambiente). Preciso però che l'esperienza parigina "vive" solo un mese l'anno con strutture leggere e movibili e quindi non è comparabile con strutture edificate in via definitiva.

Come detto da Riccardo, la nostra spiaggetta è cresciuta tanto e può (e deve) farlo ancora in futuro, ma rappresenta uno dei pochi spazi a vocazione europea, sul modello parigino appunto".

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