Ottobre: il ritorno della vendemmia dei vecchi tempi

A settembre, il calo delle temperature e le piogge hanno rallentato la pianta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2024 23:16
Ottobre: il ritorno della vendemmia dei vecchi tempi

“L’epoca di vendemmia spostata a ottobre ci fa ritornare indietro con la memoria ad anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta proprio in questo periodo. A Montalcino la raccolta di quest’anno è di quelle che ogni produttore si auspica di poter fare, sia in ottica quantitativa che qualitativa”. Commenta così, il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, l’avvio della vendemmia nel comune toscano, che durerà circa una ventina di giorni.

I vigneti, rileva l’analisi del Consorzio, hanno registrato nel corso dell’estate una maturazione progressiva. A settembre, il calo delle temperature e le piogge hanno poi permesso alla pianta di rallentare l’accumulo degli zuccheri e di riequilibrare la componente fenolica. I quantitativi attesi sono decisamente superiori all’anno scorso nonostante i diradamenti effettuati per assestare l’equilibrio vegeto-produttivo della pianta. Il risultato evidenzia uve in ottimo stato fitosanitario ed un peso medio del grappolo decisamente superiore alle medie dello scorso anno. Un’annata in cui si attendono gradazioni alcoliche probabilmente più contenute, con mosti caratterizzati da aromaticità e finezza di profumi.

A Montalcino sono oltre 3.400 gli ettari di vigneti iscritti a Doc e Docg tutelati dal Consorzio; di questi, più di 2 mila a Brunello – estensione rimasta invariata dal 1997 – e quasi 900 quelli destinati al Rosso di Montalcino, in crescita di oltre il 67% a seguito dell’aumento della superficie destinata alla D.o. ratificato a settembre. L’ampliamento non comporta però l’impianto di nuove vigne in quanto gli ettari aggiuntivi rivendicabili sono già parte delle mappe del territorio come quota di vigneti coltivati a Sangiovese ma non ancora compresi negli albi contingentati.

Approfondimenti

È tempo di vendemmia anche per Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute. La raccolta dei grappoli è già terminata per le uve Vermentino, Chardonnay, Syrah, Merlot e Pinot Noir. È invece attualmente in corso per il vitigno Sangiovese. Il Cabernet Sauvignon è ancora nell’ultima fase di maturazione e verrà raccolto entro la metà di ottobre.“La vendemmia rappresenta le fondamenta del progetto vitivinicolo: la percezione sensoriale e l’integrità del vino dipendono infatti dall’equilibrio raggiunto nel processo di maturazione dell’uva – ha dichiarato il Presidente Giovanni FolonariLa vendemmia 2024 ci sta restituendo uve in perfetta salute, con un contenuto di zucchero adeguato: ne risulteranno prodotti di grande qualità, eleganti, di media struttura e armonici, in linea con le preferenze del mercato”.La vendemmia di quest’anno, guidata come sempre dagli enologi Roberto Potentini e Raffaele Orlandini, giunge al termine di una stagione caratterizzata da piogge scarse e non regolari, che hanno limitato in parte il peso e la quantità dei grappoli.

La siccità estiva, supportata dall’intervento in vigna, ha però messo al riparo l’uva dall’attacco di funghi e patogeni, garantendone la perfetta salute.“La vendemmia 2024 precede di pochi mesi l’inaugurazione della nuova cantina del Cabreo, che è prevista a maggio 2025 e che completerà la realizzazione del polo di eccellenza enoturistica presso l’omonima tenuta – ha aggiunto Giovanni FolonariLa nuova cantina affiancherà infatti i due relais di charme Borgo del Cabreo e Pietra del Cabreo, nonché il Ristorante Cabreo, affidato all’arte dello chef aretino Giacomo Rossi”.Nella cantina del Cabreo le secolari tradizioni vitivinicole del Chianti Classico conviveranno con le nuove esigenze di efficienza e innovazione.

Il primo ambiente sarà dedicato al processo di vinificazione in vasche di acciaio di ultima generazione. Il secondo ospiterà una barricaia all’avanguardia, dove la temperatura, l’umidità e il ricambio dell’aria verranno mantenuti costanti nel tempo. Il terzo ambiente sarà invece lo spazio dove si potrà assaggiare il vino nel luogo stesso in cui nasce: la sala degustazione, con il grande tavolo centrale per il wine tasting. Tra la bottaia e la sala degustazione ci sarà infine una vera e propria “library” di annate storiche delle Tenute del Cabreo.

Gli esterni verranno realizzati esclusivamente in materiali tradizionali che si integreranno alla perfezione nel territorio circostante.

Notizie correlate
In evidenza