Ospedale di Massa Marittima, polemiche e repliche

Donatella Spadi, consigliere regionale Pd: "Nessun paziente è stato dimenticato, i familiari non possono entrare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2021 14:43
Ospedale di Massa Marittima, polemiche e repliche

“In questi giorni ho assistito a un diverbio molto acceso, talvolta sconsiderato, che ha strumentalizzato un episodio avvenuto all’interno dell’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima, struttura che peraltro conosco perfettamente”. Il consigliere regionale Pd, Donatella Spadi, interviene sull’ospedale di Massa Marittima dove, alcuni familiari di un paziente, hanno lamentato la scarsa assistenza ricevuta all’interno della sala di attesa.

“Condivido – spiega Donatella Spadi – il pensiero di Massimo Forti, direttore dei presidi ospedalieri Colline dell’Albegna, Amiata grossetana e Colline Metallifere. L’emergenza Covid-19 ha creato alcune difficoltà nell’ambito sanitario ma gli ospedali hanno continuato a fornire un’assistenza di qualità, compreso l’ospedale di Massa Marittima. Capisco l’apprensione dei familiari e la loro volontà di stare insieme ai pazienti, ma le regole anti Covid-19 parlano chiaro: nessuno può entrare all’interno della struttura ospedaliera. Purtroppo, sono regole rigide ma che ci consentono di creare percorsi sanitari in completa sicurezza riuscendo a creare delle vere e proprie bolle di protezione nei confronti di tutti i degenti Covid negativi”.

“In questi giorni – continua il consigliere regionale – il discorso è stato portato ad altri livelli, perdendo di vista la vera questione. Da quello che emerge dai racconti dei professionisti dell’ospedale Sant’Andrea e dallo stesso direttore Forti, nessun paziente è stato dimenticato, tutte le persone che sono giunte in pronto soccorso sono state assistite dal personale sanitario, fornendo loro tutte le cure necessarie”.

“Nei mesi scorsi– conclude Spadi – l’ospedale di Massa Marittima ha eseguito alcuni lavori di miglioramenti per togliere la tenda e per creare due tipi di percorsi, uno per i pazienti no Covid-19 e uno per i pazienti Covid positivi. So quanto sia importante per un paziente avere una persona vicino per assisterlo, questa è una situazione che conoscono benissimo anche i professionisti sanitari che, oltre a fornire le cure e le terapie, svolgono un ruolo fondamentale per sostenere moralmente e psicologicamente i pazienti.

Oltre a questo, i familiari sono aggiornati sullo stato di salute del proprio caro ricoverato in ospedale. Gli ospedali periferici rappresentano una ‘cintura di sicurezza’ per tutti i territori e che, al fianco dei grandi ospedali, hanno retto il sistema sanitario regionale, consentendo di curare i pazienti Covid positivi e, allo stesso tempo erogare i servizi sanitari. Non mi stancherò mai di ripeterlo: proprio come il sistema sanitario ha funzionato restando compatto, anche noi riusciremo a uscire dalla pandemia solo restando insieme, evitando queste situazioni che non fanno altro che ledere la dignità di una struttura ospedaliera, oltre a screditare la nostra sanità”. 

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