Nuove norme sul territorio, Marson: "Una legge per il futuro della Toscana"

Dopo l'approvazione della riforma della 1/2005 da parte del Consiglio. Brogi (SEL): "Un atto atteso che disegna uno sviluppo sostenibile per la Toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 novembre 2014 23:35
Nuove norme sul territorio, Marson:

FIRENZE- "La nuova legge sul governo del territorio definisce un nuovo punto di equilibrio, più avanzato, tra tutela e sviluppo del territorio, tra regole di buon governo e semplificazione dei procedimenti. A quest'ultimo riguardo l'obiettivo è quello, in particolare, di ottenere semplificazione 'nelle' regole, non 'a prescindere dalle" regole urbanistiche". Così l'assessore all'aurbanistica, Anna Marson, ha presentato ieri la legge approvata dal Consiglio nei giorni scorsi, entrando nel merito delle nuove norme insieme al presidente della sesta commissione consiliare, Gianfranco Venturi. "La Toscana – ha detto Marson - si conferma, con questa legge che segna una pietra miliare a livello nazionale rispetto alle politiche di salvaguardia del territorio rurale e del contrasto al consumo di suolo, una Regione capace di innovare le proprie politiche di governo del territorio, con una regia pubblica attenta alle istanze più avanzate espresse sia dalla società civile che dai soggetti economici". L'iter così lungo, e la dialettica anche così accesa intorno a questa legge votata in aula da una larga maggioranza qualificata, testimoniano, secondo l'assessore, l'ampio ascolto garantito nel percorso di approvazione alle diverse istanze legittimamente espresse, e il riconoscimento dell'importante ruolo attribuito all'assemblea elettiva. "Le modifiche apportate – ha proseguito - come ho già avuto modo di dire, hanno in parte modificato la proposta iniziale, pur senza inficiarne in modo sostanziale i principali contenuti qualificanti.

Sono peraltro convinta che la condivisione acquisita con tutti coloro che hanno contribuito al testo votato dall'aula faciliterà quella che costituisce la fase più delicata di ogni legge, ovvero la sua attuazione". "Quella trasmessa al Consiglio più d'un anno fa non era peraltro la 'proposta dell'assessore', bensì l'esito di un lavoro collettivo durato due anni, e che ha visto dal gennaio al settembre 2013 un serrato lavoro di confronto con ANCI Toscana – ha sottolineato Marson - Ciò che rivendico è di aver saputo mantenere, in questo lungo e faticoso percorso, alcuni principi e dispositivi qualificanti che in sede di votazione finale, ascoltando gli interventi di numerosi consiglieri, ho capito essere divenuti patrimonio comune della comunità regionale". Per Gianfranco Venturi "la Commissione ambiente e territorio, nel suo lavoro iniziato un anno fa con la condivisione della proposta della Giunta, ha tenuto conto delle richieste del territorio per applicare i principi della proposta di legge in modo efficace, favorendo la semplificazione e un'attuazione senza traumi nella fase transitoria.

Ma in Toscana non si parte da zero – ha sottolineato – e il territorio è stato in genere ben governato con le eccezioni su cui con questa legge si cerca di intervenire". "Il tempo in cui viviamo, come cittadini e come istituzioni, è quanto mai incerto – questa la riflessione dell'assessore Marson - Il territorio, in quanto luogo fisico e sociale in cui si svolgono le nostre vite, non è ancora sostituibile dai network telematici. E' dunque fondamentale innovarne il governo mantenendo l'equilibrio tra i diversi interessi in gioco, e tra questi e gli interessi diffusi che sempre più difficilmente trovano voce nelle decisioni". Se la scommessa sarà vinta non dipenderà, per Marson, soltanto da questa nuova legge, ma dal "comune sentire" di chi quotidianamente, nel proprio ruolo, sarà chiamato a interpretarla attuandola.

"Confido comunque nel fatto che questa nuova legge, per quanto le compete, sarà comunque in grado di dare il proprio contributo per una Toscana all'altezza della propria storia e delle aspettative di futuro sostenibile ed equo espresse dai suoi abitanti".

Un lavoro che premia impegno e dialogo tra Coldiretti e la Regione Toscana. I principi di tutela e libertà d’impresa contenuti nella legge sul governo del territorio da parte della Regione Toscana siano ora trasferiti nel Piano Paesaggistico. E’ un commento positivo e soddisfatto quello di Coldiretti Toscana che ora auspica di ritrovare i punti fondamentali per imprese agricole contenuti nel testo in una logica di continuità e coerenza anche all’interno del Pit. Per Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti si tratta di una “svolta” che va nella direzione “sostenuta dalla nostra organizzazione” di una generale “semplificazione e snellimento delle procedure che fino ad oggi hanno ingessato la competitività del settore primario.

Ma è ancora più importante, e questo è per noi un passaggio fondamentale che è stato chiarito, che tutti gli strumenti di pianificazione non possono contenere prescrizioni in merito alle scelte agronomico-colturali delle aziende. Non servirà più una pratica edilizia per realizzare un vigneto.

Per il nostro mondo è un risultato importante”. Coldiretti plaude infine al lavoro portato avanti dalla Commissione Agricoltura della Regione Toscana che ha recepito molti degli suggerimenti arrivati dal mondo agricolo e al buon lavoro della Giunta, del Consiglio Regionale e degli assessorati competenti.

“Questa legge è il frutto di un lavoro di condivisione, partecipazione e dialogo tra Coldiretti e la Regione Toscana”."Finalmente la Toscana ha una nuova legge urbanistica, finalmente vediamo realizzarsi le premesse per uno sviluppo sostenibile e durevole per la nostra regione". Lo afferma il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Giuseppe Brogi. "L'atto approvato ieri dal Consiglio regionale - prosegue - poggia su importanti capisaldi: si frena più concretamente di prima il consumo di nuovo suolo, si punta sulla riqualificazione dell’esistente, si tutela il territorio agricolo da trasformazioni negative, si sceglie di pianificare per area vasta, si razionalizzano le procedure, senza far venir meno il governo e la corretta pianificazione territoriale". "Rimangono i dissensi espressi da SEL su altri temi urbanistici importanti, su tutti lo sviluppo aeroportuale fiorentino - precisa Brogi - tuttavia, non possiamo non apprezzare l'impegno che ha portato all'approvazione di questa legge, che ridefinisce il rapporto tra sviluppo e territorio nelle stesse ore in cui, a Roma, con lo Sblocca Italia si dà il via ad una cementificazione indiscriminata". "La legge urbanistica era una delle materie sulle quali SEL aveva puntato per chiudere bene la legislatura.

L’iter è stato lungo e travagliato e non sono mancati tentativi di snaturare la proposta iniziale presentata dall’assessore Marson, ma il risultato finale è positivo. Ora avanti con la legge sorella, quella sul Piano paesaggistico".

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