Nuova Giunta nel segno della continuità

Molte deleghe a chi aveva già mandato da Nardella. I dubbi delle opposizioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 Luglio 2024 18:51
Nuova Giunta nel segno della continuità

Firenze, 13 luglio – Dopo tre settimane la nuova Sindaca è riuscita ieri pomeriggio a presentare l’amministrazione della città.

"Di sorprendente ci sono solo i commenti delle destre. Come fossero un toro destinato al massacro, si agitano di fronte a qualsiasi movimento del centrosinistra, di fronte a un presunto drappo rosso (i tori non riescono in realtà a distinguere i colori, così sembra fare la coalizione di Schmidt) -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- La Sindaca Sara Funaro per tutta la campagna elettorale aveva chiarito di rivendicare il suo essere stata parte organica delle amministrazioni Nardella.

Troviamo poco convincente il richiamo alla categoria di fiducia, sarebbe più importante insistere su trasparenza e partecipazione. La continuità era già partita dalla nomina delle figure dirigenziali. Lucia Bartoli ha da anni ruoli di primo piani e Giacomo Parenti rimane comunque con ruolo apicale in Città Metropolitana, con in aggiunta compiti relativi al PNRR (ambito per il quale si è scelto di sottoscrivere un contratto con il precedente Direttore della Direzione gare e appalti, nonostante sia andato in pensione).

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Al fianco della Sindaca siederanno tante persone che hanno avuto ruoli di primo piano, amministrativamente e politicamente, da molto prima della nuova stagione schleiniana. Non essendoci nessuna questione personale, nella nostra concezione di politica, evidenziamo soprattutto la preoccupazione per avere messo insieme la delega alle partecipate e quella alla cultura, mentre un tema importante come il bilancio rimane nelle mani della prima cittadina.

In pratica lo sviluppo della cultura della città si riduce ad amministrare presenza nelle fondazioni e appalti? Auguriamo buon lavoro alla Giunta e ascolteremo con interesse l'intervento di martedì della Sindaca, alla prima seduta del Consiglio comunale, garantendo una quotidiana opposizione negli interessi della Città, tanto nelle funzioni di controllo, quanto in quelle di indirizzo".

“La composizione della nuova giunta comunale segna l’estrema virata a sinistra del Partito Democratico fiorentino e, specularmente, l’evidente e deciso abbandono delle posizioni riformiste che ne avevano caratterizzato il passato recente. L’impressione è che siano prevalsi i diktat di partito rispetto all’interesse della città, che necessita, invece, di un’amministrazione pragmatica e con le idee chiare su temi centrali e vitali, quali lo sviluppo infrastrutturale, la sicurezza e il decoro urbano. Le scelte operate da Funaro rischiano di compromettere la capacità di rispondere efficacemente alle reali e cogenti esigenze della comunità fiorentina” dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia Angela Sirello, Alessandro Draghi, Giovanni Gandolfo e Matteo Chelli.

"Una Giunta senza grandi sorprese visto che gli appetiti delle correnti interne pare siano stati (forse) tutti placati. La cosa certa è che in questi giorni si è parlato di tutti e tutto: Giani, Schlein, correnti, correntone, Cgil, Avs....ma di Firenze? Siamo curiosi di ascoltare le parole in Consiglio del Neo Sindaco e di vedere se riuscirà a camminare da sola politicamente o avrà bisogno di qualche riunione a distanza con Dario Nardella" dichiarano il Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto e il Segretario Comunale Lega Firenze, Barbara Nannucci.

"Vedendo i nomi emersi manteniamo le nostre preoccupazioni leggendo per fare solo alcuni esempi Andrea Giorgio con la delega alla Sicurezza Urbana ed alla Polizia Municipale oppure la Vice Sindaco Paola Galgani (Cgil) ad occuparsi di ambiente. Ci aspetta una gestione molto ideologica della Politica locale si torna indietro come mentalità al 2009 quando al comando della Giunta c'era un uomo di Botteghe Oscure: Leonardo Domenici. Non aggiungiamo altri giudizi, ma se il buondi si vede dal mattino.... ci aspettano notti buie per Firenze ed i suoi cittadini".

“Una giunta fragile, con persone di scarsa esperienza in ruoli chiave, ma soprattutto poco equilibrata, dalla quale le componenti più moderate del PD sono state tenute fuori o clamorosamente escluse. È preoccupante questo sbilanciamento verso una sinistra tanto estrema nei toni quanto lontana dalle istanze concrete, della città produttiva. Ci sono volute tre settimane ma il quadro non è affatto rassicurante. Il rischio è che queste idee radicali blocchino lo sviluppo di Firenze. È un'indicazione anche in vista delle Regionali: i gianiani sono fuori, verrà ricandidato Eugenio o prevarranno queste forze?” commenta di Paolo Bambagioni, consigliere della Lista civica Eike Schmidt sindaco.

"È fondamentale partire subito: Firenze ha bisogno di decisioni chiare e di azioni incisive su tutti i punti strategici, dalle infrastrutture al costo dei rifiuti, dalla mobilità alle tasse, senza dimenticare la tutela dell'autenticità e, di conseguenza, la lotta alla concorrenza sleale. Auguriamo a tutta la nuova Giunta un buon lavoro, auspicando l'attenzione di sempre alle piccole e medie imprese che sono il cuore della città. Confartigianato è sempre pronta a collaborare" Così Serena Vavolo e Jacopo Ferretti, rispettivamente Presidente e Segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze.

"Nello scorrere l’elenco dei dieci assessori emergono però timori che la spinta riformista di cui Firenze è stata protagonista in questi anni sia alquanto indebolita. Il rischio di una deriva che ama molto gli slogan e le battaglie di principio, ma che a fatica riesce a confrontarsi e a proporre soluzioni non serve a questa città.Non ci ha sorpreso la nomina di Paola Galgani ad assessore e vice sindaca; erano stati bravi i giornalisti a citare frequentemente il suo nome, nei mesi scorsi addirittura come possibile candidata sindaca e poi ad inserirla negli ultimi giorni nella girandola dei possibili assessori.Conosco Paola da tempo e con lei abbiamo affrontato molteplici temi e problemi di questa città e ho avuto modo di apprezzarne la serietà e le competenze; altresì guardiamo con interesse al coinvolgimento di esponenti della rappresentanza sindacale con importanti incarichi, ma lo facciamo con l’auspicio che questo sia vero desiderio di curare le relazioni della città e non una scelta di pesi e contrappesi politici.

Per cui non posso che augurarle un buon lavoro e garantirle che continuerà a trovare nella Cisl un sindacato riformista, pragmatico e autonomo dai partiti.E’ sotto gli occhi di tutti che questa città ha la necessità urgente di passare dal sogno al bisogno.I suoi cittadini, sia quelli che hanno votato Funaro, sia quelli che avevano scelto Schimdt, hanno la necessità di viverla questa Firenze, di sentirla di nuovo loro, dei fiorentini, che qui pagano le tasse, che ci vivono, ma che hanno a che fare con una mancanza di sicurezza sempre più palese, una mobilità costantemente in cantiere, un problema casa che mina sempre più la dignità e il diritto alla cittadinanza, una gestione sanzionatoria al limite del persecutorio, infrastrutture perennemente ai nastri di partenza, uno smaltimento rifiuti sempre più caro, un turismo e un terziario che oltre a far ricchi solo alcuni non rispettano i contratti del settore e impoveriscono i tanti lavoratori occupati.

Dimostrazione ne è la recente indagine di Cgia Mestre che colloca Firenze al 10° posto per reddito medio complessivo da lavoro, con 26.285€, mentre i nostri cugini di Bologna (il Tour ha fatto tappa pure lì) occupano il 5° posto, con una differenza di €2.000 pro capite. Segno che la Firenze dell’artigianato e della grande impresa sta perdendo quella capacità attrattiva di nuovi investimenti e di nuova professionalità lavorativa, mentre una grande città deve continuare a poggiare la sua economia sul manifatturiero.Siamo preoccupati allora, perché Firenze ha bisogno di essere gestita con saggezza e buon senso e non vorremmo che le polarizzazioni e le ideologie della politica mettessero a rischio questo processo, facendo passare in secondo piano la ricerca delle risposte di cui la città ha veramente bisogno.A cominciare da quella che attende il fenomeno della povertà che aumenta e dei salari che non bastano più neppure a chi lavora, a causa di un carovita fuori controllo.

Il primo motore di cittadinanza, ce lo insegna la Costituzione, è il lavoro. Un lavoro che in questa città sempre più spesso non basta più per non essere poveri. E non è certo col salario minimo e i referendum che si risolve questo problema" dichiara Fabio Franchi, segretario generale Cisl Firenze-Prato.

"La Certezza della nostra Sindaca si è espletata con un gruppo di lavoro che lascia sperare. Soprattutto per una esclusione, l’ex-assessore al Traffico Giorgetti che dovrebbe smettere di far danni per il traffico della città, per la sicurezza dello stesso e per le tasche degli amministrati, che ha vessato con una scia di multe che ancora oggi c’è la fila negli uffici dei giudici di pace che accolgono quasi tutti i ricorsi Che poi, poverino, dal suo punto di vista faceva il proprio mestiere da uomo con vedute corte ma al potere (rimpinguare le casse di un Comune che basa buona parte degli introiti sulle multe) solo che se fosse stato un po’ più zitto non saremmo qui a ricordare che ogni volta che prometteva una soluzione al multificio, la situazione peggiorava. Vediamo cosa succederà col nuovo assessore, ché noi si crede alle persone non al fatto che vengano da questo o quell’altro partito.

Poi c’è la rogna degli affitti brevi, che ora, dopo la sentenza del Tar, sono punto e da capo. Sindaca: guardi cosa sta facendo Barcelona, non si faccia intimorire dai liberisti a go-go che confondo il libero mercato con l’affossamento di una città già massacrata dal loro corporativismo, spesso in compagnia con quello di chi ci ha governato. E se, come ha detto, penserà anche alla casa, compresa quella degli studenti, si dia una mossa per questi ultimi, ché l’anno accademico sta per cominciare, lo deve anche all’importanza e alla bellezza della nostra Università.

Ah, per l’assalto dei turisti… non sottovaluti che a queste persone va data non solo la possibilità di spendere, ma anche di riposarsi al fresco su belle aree di sosta, andare al gabinetto, bere dalle fontanelle. Piccole cose, pratiche, ché l’overtourism e il caro-prezzi si affrontano così, così come con l’esempio di Barcelona, non con le analisi antropologiche e le presunte libertà che si dimostrano solo finte e tali per una minoranza che sfrutta tutti gli altri. La città è di tutti, non solo dei bottegai.

Un’ultima cosa (ce n’avremmo tante, ma ci concentriamo): non sia clemente con chi sta costruendo la tramvia: li sferzi col fiato sul collo e con multe da paura. Se semina certezza, come quella che è stata fatta per le tramvie già in essere 1 e 2, tutti le saranno grati" dichiara Vincenzo Donvito Maxia - presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori.

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