Nuova Anatomia Patologica a Careggi

Sabato 5 ottobre alle 11 l'inaugurazione alla presenza del presidente della Regione Rossi. Struttura ai vertici internazionali per la diagnosi del melanoma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2019 01:06
Nuova Anatomia Patologica a Careggi

Taglio del nastro per la Nuova Anatomia patologica di Careggi il 5 ottobre alle 11 nel Cubo 3 padiglione 27/b del Complesso polivalente in Viale Pieraccini 6 a Firenze. Partecipano all’inaugurazione il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’Assessore regionale al diritto alla Salute Stefania Saccardi, il Rettore dell’Università di Firenze Lugi Dei e il Direttore generale di Careggi Rocco Damone.

L’Anatomia patologica dell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi è fra le maggiori strutture in Italia, ai vertici internazionali per la diagnosi del melanoma. I dati di attività, con oltre 38.000 esami istopatologici all’anno per un totale di 55.000 prestazioni, ne fanno uno dei centri di riferimento nazionali per le così dette “second opinion” ossia le rivalutazioni su esami già effettuati per confermare la prima diagnosi di tumore e quindi intraprendere con maggiore certezza il necessario percorso terapeutico e assistenziale.Nella struttura, diretta dalla professoressa Daniela Massi ordinario di anatomia patologica, lavorano 16 dirigenti medici, 10 medici specializzandi, 2 biologi, 23 tecnici di laboratorio, 4 infermieri, 3 amministrativi e 6 operatori di supporto.

I Nuovi laboratori di anatomia patologica dell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi di Firenze sono stati realizzati con un investimento strutturale di circa 2.150.000 euro nel corso del 2019.Il nuovo edificio padiglione 27b, chiamato Cubo 3 con accesso da Viale Pieraccini a Firenze è una struttura di oltre 1000 metri quadri su due piani, dove sono già attive le attrezzature diagnostiche di ultima generazione per circa 2.500.000 euro di investimenti. Le macchine sono state trasferite dalla storica sede degli anni 40, sempre all’interno dei 74 ettari dell’area ospedaliera.

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