il (nuovo)Partito comunista italiano il 22 agosto ha pubblicato una denuncia nominativa degli "agenti dell’entità sionista operanti in Italia". Una denuncia nominativa che ha suscitato l’accusa di antisemitismo. Riccardo Pacifici, vicepresidente della Jewish European Association, nella sua intervista al Corriere della Sera invoca “un’azione rapida e determinata delle forze dell’ordine e della magistratura, con irruzioni per smantellare queste reti eversive” e aggiunge “c’è stata una certosina attività di profilazione”.
Nella schedatura sono elencate società finanziarie e assicurative, industriali e commerciali, immobiliari e medico-sanitarie, imprese produttrici di armamenti oltre che i loro dirigenti e consiglieri di amministrazione.
Ma sono elencati anche i nomi di esponenti di partiti politici, di fondazioni ed enti pubblici o associazioni, giornalisti e intellettuali. Tra questi ultimi è elencata anche la sindaca di Firenze Sara Funaro, indicata come membro della locale comunità ebraica. C'è la giornalista fiorentina Fiamma Nirenstein, membro del Congresso Ebraico Mondiale. E c'è il presidente della comunità ebraica di Firenze, Enrico Fink, compositore, cantante e autore teatrale.
"Domani chiederò formalmente alla Polizia Postale di oscurare link e sito internet del Nuovo Partiti Comunista italiano -dichiara Alessandro Draghi, vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze- Il movimento con sede in Francia, nello statuto ha rimarcato la strategia del (nuovo)PCI e la conseguente natura clandestina del Partito. Non è ammissibile che a 72 ore dalla pubblicazione (avviso ai naviganti 145) sul sito delle liste di proscrizione di società e persone che sarebbero amici di Israele, con invito a boicottare se non a contrastare con modalità violente ed eversive quest'ultime. Il sito ha il dominio .it, quindi l'oscuramento è un'operazione fattibile ed immediata da parte dell'autorità italiane".
L’Ordine dei giornalisti ribadisce l’importanza, per tutte le democrazie, della Libera informazione e del pluralismo delle idee, sempre all’insegna del rispetto e del confronto civile. Il Comitato esecutivo nazionale dell’Ordine dei giornalisti presieduto dal fiorentino Carlo Bartoli respinge con sdegno qualunque lista di proscrizione, qualunque elenco di giornalisti sgraditi, a prescindere dalla provenienza e dal soggetto che le elabora: “La lunga lista, redatta dal Nuovo-Partito Comunista, contiene nomi di giornalisti e di esponenti dell’economia, della cultura e della società civile classificati come sionisti ed è del tutto inaccettabile; un segnale di allarme per la libertà di espressione”.
Oggi la Delegazione francese del (nuovo)PCI ha diffuso un nuovo comunicato in cui afferma: "Confermiamo l’appello che abbiamo fatto nell’Avviso ai naviganti 145 a segnalare al Partito le coordinate e i riferimenti di altre redazioni di media complici, affiliati, o a libro paga delle agenzie sioniste in Italia. La natura clandestina del (nuovo)PCI ci consente libertà d’azione nel raccogliere, verificare e divulgare le segnalazioni che ci perverranno".