Nel 2022 in Toscana aumenta il parco circolante di vetture ibride

Sono oltre 1,02 mln le vetture obsolete in circolazione (quasi quattro su dieci sono Euro 4, o inferiore)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2023 14:31
Nel 2022 in Toscana aumenta il parco circolante di vetture ibride

Da domani entrerà in vigore l'ordinanza 100/2023: Divieto di accesso e transito dal lunedì al venerdì, ad autovetture e veicoli merci Euro 5 diesel immatricolati fino all’anno 2011 nel tratto dei Viali fra Archivio di Stato e la Fortezza.

Secondo l’analisi di AutoScout24 sull’andamento del parco circolante di autovetture nel 2022 in Toscana, nel 2022 le auto ibride ed elettriche in circolazione nella regione hanno raggiunto 155.268 vetture (+64,5% sul 2021), ma rispetto al totale rappresentano solo il 5,9%, con le elettriche che si fermano allo 0,6%. Dati quindi in crescita ma non ancora sufficienti per un rinnovo radicale del parco auto esistente, storicamente datato e obsoleto: sempre nel 2022 sono 1.022.681 le vetture in circolazione con una classe di emissioni Euro 4 o inferiore (38,8% sul totale), di cui ben 204.245 addirittura Euro 0-1 (7,8%).

Anche considerando l’età media, quasi tre auto su dieci, pari a 782.382 vetture, hanno 15 anni o più.

Nel 2022 gli automobilisti della Toscana hanno speso 2.527,4 milioni di euro per provvedere alla manutenzione e alla riparazione delle proprie autovetture. Rispetto al 2021 la cifra spesa in regione è cresciuta del 24,2%. La provincia di Lucca è quella che nel 2022 ha fatto registrare il maggiore aumento della spesa (+36%), seguita da Livorno (+26,7%), Grosseto (+25,2%), Massa Carrara (+24,5%), Firenze (+24,4%) e Arezzo (+23,2%). Questi dati derivano da uno studio dell’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico.

“Apprendiamo delle tante deroghe che sono state previste nel protocollo con la Regione Toscana. Tuttavia, il vero rischio adesso è che Campo di Marte e i viali dei Colli si carichino del traffico di tutti i veicoli che non possono passare per la zona interdetta creando il caos”. Lo dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi.

“La miopia delle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni – continuano i due esponenti di Fratelli d’Italia – ha come conseguenza che la mancanza di un anello di tangenziale obblighi un veicolo, passeggeri o merci, per andare da Bagno a Ripoli al Ponte alla Vittoria oppure a Novoli a passare o per l'Autostrada o in Viale Gramsci. Con l'interdizione di quest'ultimo, molti guidatori saranno costretti ad aprirsi percorsi alternativi: passando sul lungo l'Affrico, Viale Righi, Viale Volta e il Cavalcavia delle Cure, oppure percorrendo i già intasati Viali dei Colli”.

I consiglieri sottolineano inoltre che “le amministrazioni comunale e regionale dovevano occuparsi da tempo di sostituire il parco bus del tpl su gomma, invece di rifarsi sui cittadini fiorentini e dei comuni limitrofi, che hanno difficoltà a permettersi nuovi mezzi; i bus girano in continuazione, le auto e i furgoni merci dei lavoratori no”.

“Con un accesso agli atti, abbiamo chiesto il numero dei controlli e delle sanzioni fatte agli euro 4 che circolavano irregolarmente. I numeri del 2022 non ci è dato di saperli, mentre in solo un mese e mezzo del 2023 (da metà gennaio a fine febbraio) sono stati fatti 200 posti di blocco, controllati oltre 3000 veicoli e sanzionati 110 automobilisti” concludono Draghi e Cellai.

"Purtroppo Palazzo Vecchio ha rifiutato fino all'ultimo il dialogo cercato dalle associazioni di categoria e da gruppi politici come il nostro, e non intende saperne di rimandare lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5. Quindi, dal 1° giugno i possessori di auto e furgoni Euro 5 diesel non potranno più circolare sui viali. Una decisione grave, con ricadute economiche significative sui bilanci di aziende e famiglie, presa lo scorso 10 maggio, con soli 20 giorni di preavviso. I fondi stanziati per cambiare auto sono irrisori, soprattutto se si considera che il provvedimento riguarda 60.000 auto e diverse migliaia di furgoni nell'area fiorentina". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"In questo modo - sottolinea Stella - il centrosinistra condannerà economicamente migliaia di aziende e famiglie, che si trovano all'improvviso a dover cambiare auto e furgoncini, senza avere incentivi economici reali, in un momento difficile come quello attuale. L'anticipazione del blocco ai diesel Euro 5 è un provvedimento vessatorio. Per la data inizialmente prevista del novembre 2025, le famiglie e le ditte si sarebbero organizzate, ora saranno costrette a prendere un mutuo o a farsi prestare i soldi. Prima di andare a colpire migliaia di cittadini e imprese, occorreva pensare a un piano complessivo di mobilità integrata, e alla possibilità di attingere ai finanziamenti per rinnovare il parco auto".

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