Museo del Calcio, ricordo di Fino Fini

La Vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani: "Ricordo indelebile"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2021 18:12
Museo del Calcio, ricordo di Fino Fini

“Solo conoscendo le nostre radici possiamo crescere ulteriormente e guardare al futuro. È per questo motivo che si decise di ristrutturare una ex casa colonica situata all’interno del Centro Tecnico di Coverciano per collocarvi il Museo del Calcio”.

Sono le parole di Fino Fini quando nacque il Museo del Calcio, che prese vita da una sua idea e dalla sua passione, il 22 maggio 2000.

Fino Fini è stato ricordato oggi, 16 settembre, ad un anno dalla sua scomparsa, dalla vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani che ha partecipato, con l’assessore allo sport Cosimo Guccione, il consigliere delegato allo sport della Città Metropolitana Nicola Armentano, la famiglia ed i suoi tanti amici, ad una celebrazione presso il Museo del Calcio di Coverciano.

“Rimarrà per me un ricordo indelebile la figura di Fino Fini, ‘il dottore’ che, ogni volta che mi recavo al Museo del Calcio mi veniva incontro sorridente, al cancello, e mi apriva la porta. Da perfetto padrone di casa – spiega la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – era lui che accoglieva tutti, sempre, anche senza preavviso eri il benvenuto. Fino Fini ha avuto una visione lungimirante di chi il calcio lo ha vissuto in prima persona, medico della mitica nazionale dei Mondiali dell’82, ne ha colto l’essenza profonda, tanto da costruirci sopra un museo. Ideatore del Museo del Calcio, inaugurato nel 2000, è stato il presidente dell’omonima Fondazione. Il Museo – prosegue Giuliani – è divenuto un’ammirevole realtà con oltre 12.000 visitatori l’anno e quello che conforta maggiormente è che a visitarlo siano sempre più numerosi i gruppi delle società sportive e le scolaresche”.

E, infatti, alla celebrazione, ad un anno dalla scomparsa, erano presenti anche tanti ragazzi e bambini, quelli a cui il “dottore” spiegava la storia del nostro Paese attraverso il pallone. Nel suo racconto del calcio attraverso i cimeli ci metteva il cuore, perché è un “elemento speciale da custodire” come diceva.

Al ricordo hanno partecipato anche gli studenti della Scuola Diaz dell’Istituto comprensivo Santa Maria a Coverciano.

“Fino Fini è stata una figura preziosa per la memoria e la storia del nostro calcio – ha dichiarato Matteo Marani, presidente Fondazione del Museo del Calcio – e per la diffusione della sua cultura. A lui dobbiamo essere grati per una struttura, che è patrimonio delle famiglie, che è oggi la più grande raccolta di cimeli storici degli Azzurri”.

In evidenza