Musei a Firenze, sabato di protesta verso Pasqua

Sabato presidio di protesta durante la visita del ministro Franceschini dalle ore 10 alla Loggia del Grano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2015 11:24
Musei a Firenze, sabato di protesta verso Pasqua

"Lo sciopero non è stato proclamato per tutto il personale e, soprattutto, non c’è di mezzo nessun servizio pubblico essenziale perché è indetto in relazione al personale che opera in appalto o concessione presso biglietterie, prenotazione, accoglienza, guardaroba e bookshop" per questi motivi le organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Uiltucs Uil di Firenze replicano alla delibera comunicata dalla Commissione Garanzia con protocollo 4019/Min del 24.03.2015, relativa allo sciopero che dovrebbe interessare le giornate del 4 e 5 aprile 2015 e riguardare il personale della Società Opera laboratori fiorentini spa operante presso il polo museale di Firenze, oltre 300 lavoratori e lavoratrici che rischiano il loro futuro e che chiedono la certezza del posto di lavoro.

Per loro che sabato mattina le organizzazioni sindacali con i lavoratori e le lavoratrici scenderanno in piazza per un presidio proprio in occasione della visita del ministro Franceschini a Firenze. Nel testo diffuso da Filcams e Uiltucs: "Contestiamo di aver proclamato lo sciopero in relazione a tutto il personale. Lo sciopero è indetto in relazione al personale che opera in appalto o concessione che non attiene ad alcun servizio pubblico essenziale come è assolutamente evidente.

Lo sciopero è pertanto al di fuori della sfera di applicazione della legge 146/1990 e la Commissione di Garanzia non ha competenza ad intervenire al riguardo”. “Solo per completezza – continuano Massimiliano Bianchi della Filcams Firenze e Marco Conficconi della Uiltucs Toscana e Fiorentina - si segnala che dallo sciopero è espressamente esonerato a priori il personale che in qualsiasi modo sia addetto anche solo in via di supporto a funzioni di sorveglianza del patrimonio artistico.

Ciò rende non necessaria anche l’ipotetica valutazione dei servizi minimi e di quant’altro di interesse della legge 146/1990”.

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