Muore Giampaolo Talani: amato e odiato artista toscano

​Stamani l'arte toscana ha perso un suo degno e noto rappresentante

16 gennaio 2018 18:29
Muore Giampaolo Talani: amato e odiato artista toscano

 Da diverse settimane, Talani, era ricoverato in ospedale a Pisa poi, purtroppo, oggi è arrivata la triste notizia. L'artista si era reso maggiormente noto anche grazie ad alcune opere pubbliche, come le grandi sculture installate a Berlino ed a San Vincenzo, dove viveva e lavorava, e la grande opera realizzata ad affresco inserita all'interno della stazione fiorentina di Santa Maria Novella.

 Proprio la sua grande opera, intitolata “Partenze" e presentata a Firenze dal critico Vittorio Sgarbi, ha fatto discutere per anni sostenitori e detrattori, likers ed haters, per utilizzare un termine da social media, insomma un po' come sempre avviene nella nostra Firenze avversa ad adornarsi di arte contemporanea. Una discussione caduta presto nel dimenticatoio con una sorta di accettazione tacita dell'omaggio alla città. Per l'opera spuntò anche una interessante proposta di acquisto avanzata da un imprenditore orientale, rifiutata dall'artista per non venire meno al legame con Firenze. Oggi numerosi profili pubblicano l'installazione della stazione fiorentina osannandone le figure e le cravatte al vento che circondano le lancette dell'orologio. 

Il tema del viaggio ha certamente caratterizzato la produzione di Talani degli ultimi 15 anni, ma il suo percorso non si è limitato a questo, anche se i collezionisti e gli addetti ai lavori lo ricordano maggiormente così, cosa che fa capire quanto il suo nome si sia radicato nel tessuto dell'arte contemporanea toscana e nazionale.

Io non sono fra quelli che hanno apprezzato l'affresco di Santa Maria Novella o che si sentiva vicino alla sua arte, l’ho incontrato più volte, ma non ho mai avuto un rapporto di amicizia, ma solo per il fatto di aver dedicato la sua vita all'arte, di aver creduto e lavorato per diffondere il suo pensiero artistico, Giampaolo Talani merita di essere ricordato ed omaggiato in questo suo ultimo viaggio.

Marcel Proust disse “Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.”

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