​Mukki, sarà fusione con Torino: nasce Centrale del Latte d'Italia

Via libera della Camera di Commercio di Firenze al progetto condiviso dai soci pubblici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2016 18:41
​Mukki, sarà fusione con Torino: nasce Centrale del Latte d'Italia

 Questa mattina la giunta della Camera di Commercio di Firenze ha deliberato all'’unanimità l’'approvazione del progetto di fusione per incorporazione della Mukki - Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno spa nella Centrale del Latte di Torino & C. spa. La società da quel momento si chiamerà Centrale del Latte d’'Italia e sarà quotata nel segmento Star del mercato telematico. La fusione è oggetto dell’a ssemblea straordinaria della Mukki convocata per lunedì 9 maggio.La giunta ha anche approvato il patto parasociale volto a disciplinare alcuni aspetti del governo societario relativo a Centrale del Latte d’Italia e al regime di circolazione delle azioni.

Per effetto della fusione Camera di Commercio di Firenze deterrà una quota di partecipazione pari a 2,30% del capitale di Centrale del Latte d'’Italia. A fusione avvenuta, l'’intera azienda che attualmente fa capo alla Mukki sarà conferita in una società direttamente e interamente controllata da Centrale del Latte d'’Italia che si chiamerà Centrale del Latte della Toscana. L’'operazione risponde agli indirizzi dei soci pubblici a garanzia della crescita e del consolidamento dell’azienda, a tutela del sito produttivo, degli attuali livelli occupazionali e della filiera agroalimentare toscana.«Siamo soddisfatti di aver varato un’operazione condivisa da istituzioni e associazioni che rafforza un settore importante per il nostro territorio creando un nuovo grande polo del latte italiano - ha dichiarato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -.

In questo modo abbiamo risposto alle nuove logiche del mercato superando il nanismo d’impresa, tutelando e salvaguardando l’intera filiera del territorio, gettando le basi per consentire meglio lo sviluppo dei marchi locali e ampliare la zona di distribuzione dei prodotti, integrando le produzioni».

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