MPS sull'orlo del baratro

Si complica il destino di Rocca Salimbeni, dopo che la Bce ha respinto la richiesta di una proroga per l'aumento di capitale. Lo Stato dovrà ora intervenire direttamente nel salvataggio della banca senese. La valanga di borsa ieri ha investito i titoli bancari, anche quelli di banche sane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2016 17:35
MPS sull'orlo del baratro

(DIRE) Roma, 10 dic. - "Ci sono gia'' soluzioni a portata di mano, bisogna portarle a compimento". Lo dice Enrico Zanetti, segretario di Scelta civica e viceministro dell''Economia, al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando di Mps.

"La gravissima situazione in cui versa il Monte dei Paschi di Siena e'' l''ennesima dimostrazione dell''incapacita'' degli ultimi governi di gestire la crisi del sistema bancario". Lo dichiara il segretario generale dell''Ugl Credito, Piero Peretti, sottolineando come "in Germania e in Spagna, quando era ancora possibile, si e'' affrontato il problema dei crediti cosiddetti ''deteriorati'' con massicci interventi da parte dello Stato (200 miliardi in Germania e 50 miliardi in Spagna). In Italia, al contrario, i nostri miopi governanti - prosegue - hanno sottovalutato il problema, tempestandoci con dichiarazioni rassicuranti sulla tenuta del nostro sistema bancario e non intervenendo su un management incapace e strapagato".

"L''ex premier Renzi - aggiunge Peretti -, la cui unica preoccupazione era quella di licenziare centomila bancari, non e'' stato minimamente in grado di affrontare il riordino dell''intero settore ed il suo governo ha emanato leggi persino sbagliate, come la riforma delle banche popolari recentemente bocciata dal Consiglio di Stato". Per il sindacalista "occorrono interventi immediati per scongiurare una crisi che, com''e'' noto, non riguarda solo Mps ma l''intero settore creditizio. Siamo preoccupati- conclude- e non vorremmo che, a pagare il conto, siano solo i dipendenti e i clienti delle banche".

"L''annunciato e scontato intervento sul Monte dei Paschi di Siena deve essere accompagnato da una considerazione forte. La comunita'' internazionale paga lo stupro all''istituto bancario attuato per decenni da Pci-Pds-Ds-Pd. Quella banca e'' stata violentata, scassinata, saccheggiata, asservita a logiche politiche dei vari esponenti della sinistra che si sono succeduti nei decenni. Siamo chiamati a pagare il conto delle malefatte di questa gente che ha nominato i vertici, ha lottizzato qualsiasi organismo, ha gestito la banca come se fosse una cosa propria.

Una vicenda che dovra'' avere ovvie conseguenze in sede giudiziaria. Salvare le banche e'' inevitabile, ma e'' doveroso mettere sul banco degli imputati e condannare chi ha causato questo disastro. È una tragedia che ha origini politiche. L''Italia e'' chiamata ancora una volta a cacciare soldi per colpa della sinistra italiana. È un tema fondamentale che accompagnera'' anche il dibattito pubblico nei prossimi mesi". Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

"La Banca centrale europea ha negato a Monte dei Paschi la proroga che aveva richiesto per effettuare l''aumento di capitale. Quindi Mps deve trovare 5 miliardi entro il 31 dicembre, impresa titanica e si torna a parlare di un aiuto di Stato. Il governicchio Renzi-Alfano lascia una nazione allo sbando. Si sa da mesi, da anni, che c''e'' un problema Mps, ma come per tutti gli altri problemi, il governo non ha una strategia. Fratelli d''Italia non e'' disposta ad assistere all''ennesimo regalo fatto ai banchieri".

Lo scrive su Facebook la presidente di Fratelli d''Italia, Giorgia Meloni, che aggiunge: "Abbiamo da tempo fatto le nostre proposte. Vogliamo una legge che preveda che una banca che riceve aiuti pubblici sotto qualsiasi forma sia sottoposta a vincoli stringenti: divieto di distribuzione di utili e dividendi per 5 anni; divieto di bonus e premi per i manager e i dirigenti; tetto ai compensi per manager e dirigenti con gli stessi limiti previsti per i dipendenti pubblici; verifica di tutti i crediti concessi e nei casi piu'' gravi, come Mps, interdizione a vita per gli amministratori incompetenti di gestire altri istituti bancari.

Perche'' altrimenti e'' troppo facile fare i banchieri: quando ci sono guadagni sono privati, quando ci sono perdite diventano un problema pubblico. Se Mps non e'' in grado di salvarsi sul mercato, si faccia prima una legge come quella richiesta da Fdi e solo dopo intervenga lo Stato attraverso l''acquisto di azioni di Mps e una nazionalizzazione di fatto della banca, per poi rimetterla sul mercato appena possibile".

"Le proposte di Di Battista e Di Maio sull''euro e sul Monte dei Paschi di Siena sono riassumibili in due parole: ''italiani, pagate!''. Lo afferma Gianfranco Librandi di Civici e Innovatori. "I due colonnelli grillini- aggiunge il deputato- non sanno fare altro che proporre soluzioni in cui a rimetterci sarebbero gli italiani. Anzitutto, una eventuale uscita dall''euro distruggerebbe il valore dei risparmi e degli immobili degli italiani, senza per questo permetterci alcuna concreta ripresa economica.

La nazionalizzazione di MPS, proposta da Di Maio, significa chiedere agli italiani di pagare piu'' tasse, senza risolvere nessuno dei problemi strutturali della banca. I due esponenti del M5S appaiono ubriachi di protagonismo". Per Librandi e'' da notare come "le loro dichiarazioni sono sempre in prima persona: io penso, io credo, io dico. La verita'' e'' che a noi italiani non interessa quel che dicono o vogliono Di Battista e Di Maio. Ci interessa di piu'' affrontare e risolvere i problemi del Paese.

Loro si riempiono la bocca di ''io, io, io'', noi difendiamo gli interessi concreti degli italiani". (Com/Rai/ Dire)

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