Oggi il centrodestra ha annunciato una mozione per richiedere la sfiducia della Sindaca Sara Funaro. Ma si è rivelata priva dei requisiti minimi e delle firme necessarie per essere discussa.
“Ancora una volta il centrodestra fiorentino non si smentisce e come sempre, essendo privo di contenuti e di alternative al buon governo cittadino del centrosinistra, fa l’ennesimo buco nell’acqua. È stata una totale mancanza di rispetto per le istituzioni organizzare una conferenza stampa su una mozione di sfiducia che, nei fatti, non esiste. Un gesto che offende il ruolo stesso del Consiglio comunale e di chi lo rappresenta. A rendere la sceneggiata ancora più surreale è stata l’assenza di parte degli stessi firmatari: né Schmidt né Bambagioni infatti erano presenti in conferenza stampa.
Forse si vergognavano pure loro di questo modo di fare politica che che punta più allo spettacolo che ai fatti. I consiglieri del centrodestra continuano a inseguire visibilità e polemiche, screditando continuamente l’amministrazione invece di lavorare per la città. Stavolta hanno usato il tema Franchi per trovare nuovi consensi, ma gli elettori hanno capito da tempo che questa politica urlata e inconcludente non porta nulla di buono: alle urne infatti il centrodestra continua a perdere” fanno notare il capogruppo Pd Luca Milani ed i vice capogruppo Pd Alessandra Innocenti e Cristiano Balli.
“Una mossa che, più che un atto politico, sembra un tentativo di ritrovare un po’ di visibilità perduta -intervengono i consiglieri comunali Michela Monaco e Marco Semplici del gruppo Sara Funaro Sindaca- La verità è semplice: se non trovano i voti necessari, i veri sfiduciati saranno proprio loro. Perché per sfiduciare un sindaco serve una maggioranza qualificata che, a oggi, non esiste. E se l’aritmetica non è un’opinione, questa mozione si annuncia già come un clamoroso autogol politico.
Approfondimenti
Sul piano dei contenuti, il centrodestra prova ancora una volta a costruire una narrazione di crisi dove invece c’è un’amministrazione che lavora, ogni giorno, con serietà e responsabilità per la città. I fiorentini sanno bene che sullo stadio Franchi, come su tutti i grandi progetti, la Giunta sta operando con trasparenza, nell’interesse pubblico e nel rispetto delle procedure.
Chi oggi parla di culpa in vigilando dimentica che i veri ritardi arrivano da chi, a Roma, ha tagliato i fondi e poi pretende che siano i sindaci a rimediare.È singolare, inoltre, che la destra parli di opacità mentre si rifiuta di dire ai cittadini come intenderebbe governare Firenze, se mai ne avesse la possibilità.Per ora, l’unica cosa chiara è che tentano di mettere insieme una mozione senza avere né i numeri né una proposta alternativa credibile. Il gruppo Sara Funaro Sindaca è compatto e convinto: il mandato ricevuto dai fiorentini è forte, legittimo e pienamente operativo. Chi pensa di indebolire la città con manovre di palazzo resterà deluso - e, politicamente, sfiduciato”.
"Crediamo sia sbagliato chiedere la sfiducia all'attuale Sindaca, per la vicenda dello stadio comunale Franchi. Il problema è profondo e parte dal secondo mandato Nardella. Il nostro è l'unico gruppo (insieme ai Verdi del 2019) che chiedeva di tenere la Fiorentina a Campo di Marte, con soldi pubblici, senza nuovo consumo di suolo (a Castello o nella piana Fiorentina) e senza stravolgere la zona della Mercafir -dichiarano Dmitrij Palagi e Lorenzo Palandri di Sinistra Progetto Comune- Adesso bisogna trovare una soluzione che garantisca le proprietà della Città e garantisca alla Fiorentina di poter uscire dalla difficile situazione in cui si trova, sul piano societario e sportivo.
Non solo: va recuperato il fotovoltaico e il tema di un progetto che aiuti la Città sotto tutti i punti di vista. Il problema è l'assenza di ruolo politico efficace da parte del pubblico: quando si spendono soldi pubblici è però imprescindibile. Questo è il tema, non cavalcare la giusta indignazione. Ma chi vorrebbe far fare tutto ai privati, senza dare centralità al bene comune e al valore dello sport (che prescinde dalla proprietà di turno) non ci troverà mai al suo fianco".
“Una mossa che non nasce da una reale preoccupazione per la città, ma da un evidente calcolo politico. È un attacco strumentale, confezionato da chi, in questi anni, ha tifato contro Firenze pur di guadagnare un titolo sui giornali.
Chi oggi accusa la Sindaca di non tutelare l’interesse pubblico è lo stesso che, a Roma, smantella la tutela del territorio. È paradossale sentir parlare di trasparenza da parte di chi governa con decreti-lampo, fa tagli agli enti locali, commissariamenti opachi e definanziamenti sistematici. Il centrodestra, non contento, rilancia mescolando temi e accuse senza fondamento. Parlano di trasparenza: hanno spiegato alla cittadinanza che non hanno neppure i numeri per presentare questa mozione?
Siamo di fronte all’ennesimo tentativo, costruito come al solito sul niente, di chi vuole usare lo Stadio Franchi in modo strumentale, ignorando la complessità di un intervento vincolato. Sullo stadio, la Sindaca ha sempre mostrato una grande responsabilità nei confronti della città e di ACF Fiorentina, trovando soluzioni che garantissero alla società e ai tifosi di rimanere a Firenze durante i lavori. È evidente che questo, insieme ad altri problemi di natura tecnica, ha comportato un ritardo nella consegna della Curva Fiesole, lasciando però inalterata la data finale di conclusione dei lavori. La Sindaca Funaro si è assunta la propria responsabilità: ci auguriamo che tutti facciano lo stesso.
Sul cosiddetto cubo nero ci fa sorridere la posizione di consiglieri presenti allora che avallarono questa operazione. Oggi, proprio grazie a questa Sindaca e a questa maggioranza, un’operazione urbanistica del genere non sarebbe più possibile.E mentre accusano le commissioni di inattività, ricordiamo che alcuni dei firmatari vengono in commissione solo per firmare la presenza - quando vengono - e se ne vanno senza prendere parte alla discussione. Il capogruppo Schmidt, poi, non si è mai visto né in commissione né in Consiglio, nè durante la conferenza stampa.
Difficile parlare di partecipazione e controllo quando non si partecipa ai lavori.La verità è che Firenze, nonostante tutto, ha tenuto la barra dritta: ha difeso il progetto del Franchi come bene pubblico, non come regalo ai privati, e ha mantenuto un’idea di città che mette la cultura, il verde, i servizi e la partecipazione davanti alla speculazione.Questa mozione è un teatrino delle destre, piena di accuse generiche, senza una proposta e senza una visione. Mentre loro annunciano mozioni di sfiducia inesistenti, noi lavoriamo concretamente per dare risposte quotidiane alla città” Queste le dichiarazioni dei consiglieri di AVS Ecolò Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo.
«Lo abbiamo detto fin dall’inizio – dichiarano Francesco Casini e Francesco Grazzini – che sarebbe andata a finire così. La nostra posizione sullo stadio Artemio Franchi è sempre stata chiara: lo stadio doveva farlo Rocco Commisso e non il Comune. La gestione pubblica di quell’intervento si è rivelata un errore, ma è un errore che l’attuale Sindaca ha ereditato, non che ha generato. Anche per questo motivo non abbiamo sottoscritto la mozione di sfiducia presentata oggi dalle destre: non intendiamo contribuire a una polemica sterile, ma chiediamo piuttosto un approccio differente da parte dell’amministrazione con soluzioni concrete per sbloccare il cantiere e maggiore trasparenza sulle prossime fasi dei lavori».Proseguono i consiglieri del gruppo di IV-Casa Riformista: «Adesso c’è da rimediare al problema del cantiere dello stadio: ci aspettiamo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, l’amministrazione per prima, e magari anche chi quel problema lo ha causato.
Ma ciò che fa la destra non ha alcun senso per Firenze, né aiuta ad accelerare l’opera. Con questa mozione di sfiducia la destra fiorentina spiega perché non vince: dimostra di avere poche idee e di saper fare ben poco, se non lanciare boomerang che, puntualmente, tornano indietro».«Non ha alcun senso la mozione di sfiducia che per noi è sbagliata nella sostanza e nel metodo - aggiungono Casini e Grazzini- Sbagliata nella sostanza, perché non solo non ha i numeri per essere approvata, ma non consente nemmeno di entrare nel merito dei problemi reali, mentre noi vogliamo risolverli.
È una perdita di tempo. Sbagliata nel metodo, perché quando si vuole costruire un’azione politica condivisa non si convoca prima una conferenza stampa e poi si cerca il consenso delle altre forze, ma si lavora insieme con serietà e rispetto reciproco. A noi interessa risolvere i problemi, non fare propaganda. Per questo chiediamo che venga convocata una seduta straordinaria congiunta della Commissione 3 (Infrastrutture) e della Commissione 5 (Sport), con la partecipazione della direzione del cantiere e dei rappresentanti politici e tecnici che seguono l’opera, per una verifica completa dello stato di avanzamento e per avviare un lavoro serio di soluzione delle criticità ammesse dalla stessa amministrazione».