Mosh pit alla Galo Art Gallery: a Torino le opere di Skim

La Street Art segna una rivoluzione ed anche l'artista di Scandicci ha 'gareggiato' nella nota galleria del capoluogo piemontese

14 settembre 2017 15:00
Mosh pit alla Galo Art Gallery: a Torino le opere di Skim

Questo mese di settembre inizia con una tappa obbligatoria a Torino. Sono tornato alla Galo Art Gallery per un evento dal titolo “Mosh Pit” e che ha visto la partecipazione di oltre 50 artisti, la maggior parte dei quali legati alla Street Art, al Graffiti o allo stile Comics.

Mosh pit viene definita la zona sotto al palco, durante i concerti, dove si accalcano le persone per vedere, e farsi vedere, dai loro “idoli” musicali e dove, durante i concerti rock, si scatena il classico “pogo”. In senso ampio è quello che è avvenuto all'evento, dove gli artisti, con le loro opere, hanno voluto primeggiare l’uno sull'altro per farsi notare, in questo caso, dagli spettatori della mostra… ma senza pogare!

Galo ha scelto un logo ed un carattere, non casuali, che a qualcuno ha fatto tornare alla mente il gruppo punk Misfits, che letteralmente significa “disadattati” o “pesci fuor d’acqua”, associazione calzante per quanto riguarda gli street artist, che per anni, purtroppo, non sono stati considerati artisti dalla gente e neppure dal mercato dell’arte. Negli ultimi anni, fortunatamente, anche in Italia è avvenuto un cambiamento di prospettiva e di interesse nei confronti di questa branca artistica e, sia i collezionisti, che le istituzioni, si sono sensibilizzati verso questa realtà. In questo caso gli Stati Uniti sono stati un esempio positivo che molti hanno seguito, se vogliamo l’operazione di mercato nasce anche grazie ad Andy Warhol che si interessa, verso la fine degli anni ’70, ad alcuni graffitari, fra cui Jean-Michel Basquiat.

Fra i vari numerosi artisti che espongono a questo evento, a rappresentare Firenze le opere di Skim, Francesco Forconi, che ha realizzato due opere appositamente per l’occasione. Durante l’inaugurazione nonostante la calca, dentro e fuori dalla galleria, sono riuscito a parlare un po’ con Skim, euforico per l’occasione, che mi ha fatto notare, con orgoglio, che in una delle opere ha scritto “made in Florence”, giusto per far capire la provenienza!

Sulle sue opere, lascio ogni commento a voi lettori, io mi sento di parte, anche se mi sento di dire che a Torino, per questa mostra, siamo stati rappresentati egregiamente.

Faccio i miei complimenti a Galo e sua moglie Sacha, per l’ottimo lavoro ed il grande impegno sia per questo evento, che durerà fino al 21 ottobre, sia per la loro scelta di settore che so essere stata ripagata in questi anni di attività. Alla prossima visita!

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