"Un uomo che si è da sempre donato agli altri e che sicuramente mancherà a molti di noi. Grazie per ciò che ha fatto qui sulla terra, riposa in pace Gino Strada". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha commentato la notizia della morte del fondatore di Emergency.“Gino Strada – ha proseguito – con il suo impegno ha tolto il velo a ogni guerra mostrandocela attraverso il volto e le sofferenze delle vittime civili. Ma attraverso Emergency ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta, ospedali che danno risposte fondamentali a tante persone ferite, ma che rappresentano anche un fondamentale presidio di umanità”.
Sono stati molti, in passato, i legami stretti fra il fondatore di Emergency e la nostra terra. Ospite di varie iniziative della Regione, tra cui il Meeting di San Rossore e quello dei Diritti umani, il fondatore di Emergency aveva ricevuto numerosi riconoscimenti sul territorio: gli era stat conferita, per esempio, la cittadinanza onoraria di Empoli e il premio “Sant’Andrea d’oro”. Ma soprattutto in varie occasioni Strada aveva ricevuto dalla Toscana il sostegno a diverse sue iniziative. E’ il caso dell’adozione, insieme a numerosi comuni toscani, di alcuni ospedali di Emergency in Afghanistan, in Iraq, in Cambogia, in Sierra Leone: grazie a questo accordo erano stati così stati reperiti finanziamenti per l'assistenza chirurgica e sanitaria alle vittime di guerra, per la fornitura di medicinali ed attrezzature, la formazione e l'aggiornamento degli operatori sanitari.
“Con Gino Strada l’Italia e il mondo perdono un grande uomo che ha trascorso la vita al fianco dei più fragili. Dotato di un coraggio, di una forza e di una determinazione immensi ha portato avanti tante e importanti iniziative umanitarie, garantendo con l’associazione da lui fondata il diritto alla vita e alla cura delle vittime di guerra e delle persone più bisognose”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella appresa la notizia della scomparsa di Gino Strada, fondatore di Emergency morto all’età di 73 anni.
“Firenze ringrazia Gino Strada per tutto quello che ha fatto - continua il sindaco - e si stringe al dolore della sua famiglia e di Emergency, a cui rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”. “Ricordo ancora i suoi racconti di tanti anni fa al Mandela Forum - conclude Nardella -, in occasione del tradizionale raduno dei volontari di Emergency, dai quali emergeva una grande umanità. Le sue doti umane e le sua dignità sono da prendere ad esempio nella difesa dei cittadini più deboli”.
"Firenze saluta oggi un grande uomo di pace, un uomo che nei suoi 73 anni di vita si è adoperato, con energia, coraggio e abnegazione, alla protezione dei più deboli, in scenari di guerra drammatici, sempre esponendosi in prima persona". "Firenze, città di Pace, troverà sicuramente il modo migliore per ricordare il suo operato. Emergency, da lui fondata, sta continuando e continuerà il suo lavoro per proteggere le vittime delle guerre nel mondo. Questo è ciò che ci lascia Gino Strada, un semplice ma difficilissimo messaggio: operare ogni giorno per proteggere la vita, ovunque. Un monito per tutti" dichiara il presidente del Consiglio comunale Luca Milani.
Anche la comunità di Empoli e il mondo intero, piange la morte di Gino Strada, il medico italiano fondatore di Emergency. Insignito della cittadinanza onoraria, della massima onoreficenza cittadina empolese con l’assegnazione del Sant’Andrea d’Oro, uno dei vincitori del Premio letterario Pozzale Luigi-Russo, Gino Strada resterà per sempre un grande amico di questa città, perché come disse sua moglie, Teresa, nel 2001, «io e Gino, qui, ci sentiamo a casa».L’amministrazione comunale dell’allora sindaco, Vittorio Bugli, propose al Consiglio Comunale, il conferimento della cittadinanza onoraria proprio per rafforzare quel rapporto di amicizia e stretta collaborazione con Gino Strada, iniziato già nel '99, quando gli venne assegnato il Premio letterario "Pozzale-Luigi Russo" per il libro "Pappagalli verdi.
Cronache di un chirurgo di guerra”.Proprio per il valore della persona, per la sua opera, per la sua amicizia con Empoli, nata nell’anno in cui Strada vinse il Premio letterario Pozzale Luigi-Russo con il libro “Pappagalli Verdi” e per il rapporto che si istaurò in quegli anni con lui e Emergency su alcuni progetti comuni, il Consiglio Comunale nella seduta del 28 novembre 2001, deliberò all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria.Il cordoglio dell’amministrazione comunale nelle parole del sindaco del Comune di Empoli, Brenda Barnini: «Piange il cielo e piange la terra, così arida in questi giorni. Cittadino onorario di Empoli con il voto unanime del Consiglio Comunale e insignito nel 2002 dal Sindaco Vittorio Bugli con il S.Andrea d’oro.
Quel filo continuerà a tenerti legato alla nostra città e a renderci tutti debitori nei tuoi confronti. Gino Strada era un combattente, un chirurgo, un pacifista praticante che ha portato nei luoghi più vicini all’inferno ospedali e speranza. Muore in un tempo così brutto, pieno di malessere e distacco. Grazie per tutto ciò che sei stato e hai fatto».
Le bandiere esterne al palazzo Municipale e in piazza del Popolo e il Gonfalone civico collocato all’interno, sono state listate a lutto. Da Empoli partì la raccolta di fondi per la costruzione dell'Ospedale di Emergency in Sierra Leone, oggi in piena operatività come per l’apertura di un orfanotrofio ad Aleksinac, in Serbia. All'entrata dell'ospedale in Sierra Leone, Emergency ha apposto una targa: "Città di Empoli".