Morto Gino Strada fondatore di Emergency

A Firenze dal 2000 è attiva una sezione dell'ONG

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 agosto 2021 14:15
Morto Gino Strada fondatore di Emergency
Gino Strada a Firenze con Serena Dandini

E' morto a 73 anni Gino Strada, fondatore di Emergency, ONG umanitaria conosciutissima e attiva in molti Paesi del mondo.

Da tempo il medico soffriva di problemi di cuore.

Gino Strada fondò Emergency nel 1994 allo scopo di  offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Oggi Emergency è una realtà molto grande ed opera in diversi paesi dove ci sono o ci sono stati conflitti i cui effetti purtroppo si protraggono ben oltre la loro fine.

 ' "Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi". Addio, Gino Strada. Ti deve un grazie il mondo intero'. Queste le parole di cordoglio di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo. 

Nel 2000 nacque la sezione fiorentina dell'organizzazione, Emergency Firenze che ha una propria pagina Facebook. 

Proprio ieri è stato pubblicato questo post: "Si combatte ormai da giorni a Lashkar-gah, nel sud dell'Afghanistan. Anche vicino al nostro ospedale. "I combattimenti sono proprio qui fuori e abbiamo dovuto spostare i pazienti nelle aree più protette dell’ospedale, lontano dalle finestre", racconta Viktor, Medical Coordinator. Abbiamo distribuito per le strade della città un volantino con le coordinate dell'ospedale, per chiedere a tutte le parti di rispettare questa struttura e di garantire che non venga messa in pericolo.

Sul tetto dell'ospedale abbiamo esposto lo striscione che vedete sulla foto, affinché anche dall'alto sia chiaro cosa c'è nell'edificio: un ospedale pronto a offrire cure a chi ne ha bisogno. "Siamo qui per aiutare". Un razzo è atterrato nel giardino del nostro ospedale di Lashkar-gah, in Afghanistan: dopo aver toccato terra, è scoppiato e alcune schegge hanno raggiunto il muro dell'edificio della manutenzione. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.Schegge e proiettili hanno colpito il nostro Posto di primo soccorso a Maydanshar, nell’area di Kabul.

Nessun membro dello staff è rimasto ferito perché - poco prima dell'accaduto - eravamo stati costretti a chiudere temporaneamente la struttura per tutelare la sicurezza del personale. Il Posto di primo soccorso è in una zona di forti combattimenti e già lo scorso venerdì la struttura era stata colpita da una raffica di proiettili. "Essere costretti a chiudere un Posto di primo soccorso in un momento come questo significa privare la popolazione locale delle cure di primo soccorso in un territorio da sempre sprovvisto di strutture sanitarie,” ha commentato Alberto Zanin, Medical coordinator del nostro Centro chirurgico a Kabul, “ma in questo momento non abbiamo altre possibilità”.Non siamo un bersaglio, ma i combattimenti danneggiano sia i civili che chi presta soccorsi.

Chiediamo ancora una volta a tutte le parti di RISPETTARE le strutture sanitarie e di garantire che non vengano messe in pericolo. GLI OSPEDALI NON SONO UN OBIETTIVO! EMERGENCY ringrazia profondamente tutto lo staff nazionale e internazionale che - nonostante i rischi per l’incolumità personale che stanno vivendo da giorni - ha deciso di rimanere a curare le vittime di questo conflitto con dedizione e grande senso di responsabilità. EMERGENCY è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri chirurgici per vittime di guerra nelle località di Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico, un Centro di maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, e una rete di 44 Posti di primo soccorso.

Nei primi quattro mesi del 2021, i suoi ospedali hanno già ricoverato 1853 pazienti vittime di guerra. Si tratta di un aumento del 202% rispetto al 2011, quando la guerra era in corso da 10 anni".

Per saperne di più www.emergency.it

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