Morto durante un fermo di Polizia a Empoli: prudenza e cautela

Giordano (Silp Cgil Firenze, il sindacato di polizia della Cgil): “Tanti fattori (carenza organica, straordinari, mancati aggiornamenti) incidono sull’operato dei poliziotti. Va tutelata l’istituzione Polizia, senza accostamenti”

Redazione Nove da Firenze
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20 gennaio 2019 22:43
Morto durante un fermo di Polizia a Empoli: prudenza e cautela

di Antonio Giordano,

segretario generale Silp Cgil Firenze

Sta facendo molto clamore in questi giorni la protesta dei lavoratori ungheresi giustamente indignati poiché obbligati a lavorare almeno per 400 ore di straordinario all’anno retribuito, poi, nei 3 anni successivi. L’hanno definita: legge schiavista. E se dicessi che ci sono poliziotti che ne fanno 800 o più di ore di straordinario all’anno e che una parte di questo viene pagato con più di un anno di ritardo?

E se dicessi che ci sono poliziotti che fruiscono di un solo giorno di riposo dopo 20 giorni consecutivi di lavoro con decine di ore di straordinario? Ci indigneremmo?

Un operatore di polizia ha a disposizione 12 giornate all’anno per aggiornarsi, addestrarsi ed esercitarsi al tiro per far si che, almeno formalmente, mantenga un’adeguata formazione e professionalità. E se dicessi che ci sono poliziotti che non riescono ad effettuare neanche una giornata di aggiornamento o addestramento all’anno?

E se dicessi che ci sono poliziotti che non si esercitano al tiro da anni anche per mancanza di risorse o per intempestiva organizzazione? Ci indigneremmo?

E’ necessario che tutti pretendano ed ottengano dai governanti, che la Polizia sia più efficiente, professionale, formata e anche etica. L’Istituzione Polizia esiste da 167 anni, c’era prima di noi, ci sarà dopo di noi. Dobbiamo, per favore, lasciarla libera da momentanei accostamenti o personalizzazioni che rischiano di allontanarla da una parte di cittadini se vogliamo che possa continuare ad ergersi a garanzia della democrazia e di tutti, gialli, verdi o rossi e se vogliamo che tutti possano averne fiducia. Il rischio e la posta in gioco sono molto alti per noi e per il futuro dei nostri figli. L’equilibrio è indispensabile. Il sostegno formale può essere gradito. Il sostegno e l’impegno sostanziali sono necessari.

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