Firenze – In un cantiere edile di Massa Marittima un operaio è caduto da un'altezza di circa 10 metri ed è morto dopo i tentativi inutili di rianimazione. E' successo stamani nel centro storico della cittadina in provincia di Grosseto.
“Quella avvenuta oggi in un cantiere di Massa Marittima, in provincia di Grosseto, è l’ennesima e inaccettabile morte sul lavoro. Ai familiari, ai colleghi e agli amici dell’uomo di 54 anni tragicamente deceduto esprimo il mio sentimento di cordoglio e quello di tutta l’Assemblea legislativa toscana”.
Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, dopo aver appreso la notizia.
“Non possiamo accettare, senza reagire con forza e tempestività, il tragico ripetersi delle morti sul lavoro. Per questo servono iniziative stringenti delle istituzioni e di tutti i soggetti che devono operare per la sicurezza nei cantieri. In un Paese civile non è degno morire di lavoro”.
“Si allunga l’elenco dei morti sul lavoro e come istituzioni non possiamo proprio accettarlo”. Commenta così il presidente della Toscana Eugenio Giani l’incidente tragico.
“Alla famiglia del lavoratore deceduto va il cordoglio mio e di tutta la giunta regionale” dice Giani. Poi l’analisi: “In paese civile non si può morire di lavoro – sottolinea -. Lo diciamo da anni e la strada da battere non può che essere quella imboccata: investire sulla formazione, ancora di più, investire sullo scambio di buone pratiche, non far venir meno e potenziare i controlli, i piani mirati di prevenzione, l’informazione e assistenza alle imprese: una battaglia che si vince tutti assieme, con la collaborazione tra istituzioni ma anche con datori di lavoro e lavoratori”.
A proposito di controlli, lo scorso maggio la giunta regionale ha approvato l’assunzione a tempo determinato, per tre anni, di venticinque operatori e otto dirigenti chiamati a lavorare sul fronte della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: personale necessario per centrare l’obiettivo di mille ispezioni in più l’anno nei cantieri, arrivandone a controllarne 4500. Una scelta in controtendenza rispetto al governo nazionale, che prima di maggio ha deicso di non stanziare nuove risorse per potenziare i servizi di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro e di ridimensionare il ruolo delle Asl in questo ambito.
I cantieri edili rimangono un luogo dove alto è il tasso di infortuni, anche gravi e mortali. Nel 2023 sono state 3.652 le ispezioni con sopralluogo nei cantieri toscani e se si considerano anche i soli controlli documentali il numero degli accertamenti sale a 4.924, il 13,5 per cento di tutti i cantieri notificati, ovvero 36.570.