Minori stranieri non accompagnati, il grido di allarme dei Comuni

La Regione a sostegno delle richieste. Nella sola Firenze il costo è nella misura di 15 milioni di euro all’anno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 Settembre 2025 23:45
Minori stranieri non accompagnati, il grido di allarme dei Comuni

I mancati trasferimenti statali per l’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati stanno mettendo in grande difficoltà i Comuni e le Società della Salute. È quanto è emerso ieri durante la riunione indetta da Anci Toscana con la presidente e sindaca di Poggibonsi, il sindaco di Teramo e delegato nazionale Anci per l’immigrazione, tanti Comuni – da Pistoia a Firenze, da Livorno a Lucca – e alcune Società della Salute.

Al 31 luglio 2025 l’Italia accoglieva 16.875 minori stranieri non accompagnati, di cui 693 in Toscana, pari al 4,1% del totale nazionale. Nella sola Firenze il costo è nella misura di 15 milioni di euro all’anno.

Mercoledì in 7ª commissione (Pace e Diritti) l’assessore Paulesu ha risposto ai quesiti dei consiglieri Massimo Sabatini e Alessandro Draghi circa i costi destinati all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, accoglienza che è in carico al Comune di Firenze per un totale di 363 persone.

"Come primo dato fornito dalla Giunta di questo mandato -dichiarano i consiglieri fiorentini di opposizione- emerge un aumento dei costi considerevole. Dai precedenti dati, che gravitavano intorno agli 80€ al giorno di costo per singola persona, siamo saliti di almeno il 50% salendo a ben 120€ a testa, come ripetuto nei diversi quesiti e riportando il numero che ingloba sia vitto, che alloggio, che il pocket money fornito con le card.Ne emerge un valore prospettico annuale pari a 15 milioni di euro, che ovviamente sarebbero da considerarsi un investimento sociale qualora tutti quei giovani si integrassero e si comportassero nel rispetto delle regole.

Fanno, altresì, salire i commenti critici dei cittadini se invece i comportamenti sono quelli dell’impunito bullo. Identicamente non sono pochi coloro che osservano la presenza di quasi tutti diciottenni in questi gruppi, con comportamenti da adulti problematici piuttosto che di ragazzini indifesi meritevoli di tutte le attenzioni".

Da alcuni mesi è emersa una grave insufficienza di copertura delle spese dei Comuni connesse all’accoglienza dei MSNA a valere sul Fondo nazionale dedicato. Il fondo, pari a 115 milioni di euro nel 2025, è destinato a ristorare in via emergenziale le spese dei Comuni per i MSNA presi in carico fuori dai sistemi di accoglienza nazionale. Tra il 2023 e il 2024 i Comuni toscani hanno registrato una mancanza di coperture di circa 5 milioni di euro, cifra peraltro già ampiamente superata nel primo semestre del 2025. Tra i Comuni più penalizzati in Toscana: Firenze (oltre 2 milioni di euro dal 2023 a oggi) e la Società della Salute Senese (oltre 1 milione di euro tra il 2023 e il 2024).

Anci Toscana chiede l’impegno del Governo e si rivolge ai Parlamentari toscani perché questa problematica sia risolta al più presto: "Come Anci Toscana attiveremo un tavolo di lavoro, con i Comuni maggiormente coinvolti e la Regione, sia per sollecitare e monitorare la soluzione al problema sia per salvaguardare la prosecuzione dei percorsi di accoglienza e i diritti dei minori. Oltre a ristorare i Comuni delle spese finora sostenute sarà infatti necessario ampliare la capienza del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) dedicato ai minori, così da consentire a tutti i MSNA di essere presi in carico all’interno di un sistema che coniuga sostenibilità economica e buona integrazione".

Secondo l’assessora regionale alle politiche sociali il grido d’allarme di Anci Toscana sui minori stranieri non accompagnati fotografa una situazione ormai insostenibile per i Comuni e le Società della salute che, sottolinea, non devono essere lasciati soli di fronte a questa emergenza. L’accoglienza e il percorso di integrazione di ragazzi e ragazze che arrivano nel nostro Paese senza familiari, spesso dopo viaggi lunghi e traumatici, sono una responsabilità che è necessario assumere come comunità nazionale.

È un tema, secondo l’assessora, che non si risolve facendo propaganda politica né nascondendolo, ma affrontandolo in un clima di auspicabile collaborazione istituzionale tra Enti locali e Governo nazionale. È necessario quindi, finanziare e ampliare il Sistema Sai, che è quello che meglio garantisce percorsi di inserimento scolastico e lavorativo e un accompagnamento verso l’autonomia.La legge Zampa sui minori stranieri, secondo l’assessora, rimane uno strumento valido e va applicata in tutti i suoi aspetti, privilegiando strutture di accoglienza di dimensioni contenute, diffuse sul territorio e in grado di tutelare i diritti dei minori. Per questo la Regione chiede anche la creazione di più centri governativi di prima accoglienza, in modo da distribuire il carico e consentire una accoglienza efficace fin dai primi giorni.

Il rischio, ha evidenziato ancora l’assessora, senza interventi immediati, è che il sistema collassi, con ripercussioni sui bilanci comunali e soprattutto sulla vita di questi ragazzi, che devono poter trovare comunità capace di accoglierli e accompagnarli verso un futuro di dignità e inclusione.

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