Minori che maltrattano animali: un dato in crescita che preoccupa

La Garante toscana per l'infanzia e l'adolescenza commenta i dati dell’ultimo rapporto Zoomafia che attestano una crescita significativa di episodi: "Questo dato di aggressività nasconde disagi profondi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2019 18:01
Minori che maltrattano animali: un dato in crescita che preoccupa

Firenze – “C’è un dato di aggressività su cui dobbiamo interrogarci e che disvela un disagio profondo. Episodi di maltrattamento e violenza sugli animali sono segnali che non possiamo ignorare. Le istituzioni, ma anche le famiglie, le scuole e in generale la società, non possono restare silenti e inermi".

La Garante toscana per l'Infanzia e l'adolescenza, Camilla Bianchi, commenta i recenti dati diffusi attraverso il rapporto Zoomafia, che attestano una crescita significativa di maltrattamenti su animali ad opera di persone di minore età. Il trend fotografato rappresenta un "segnale di disagio sociale che evidentemente circonda ragazze e ragazzi, bambine e bambini, che subiscono a loro volta direttamente o indirettamente situazioni di maltrattamenti. Il sopruso cresce e si sviluppa all'interno delle proprie cerchie relazionali. Si alimenta di episodi limite, costruendosi nel tempo, fino a sfociare in comportamenti violenti e talvolta particolarmente efferati. Non possiamo non prenderne atto e rimanere inermi".

"La zooantropologia, è una disciplina che studia la relazione tra esseri umani e animali e gli effetti che la stessa genera nell’ambito delle relazioni personali, sociali e familiari della persona. In tal senso, anche per quatto concerne le persone di minore età, la relazione con l’animale attesta una importante valenza, non solo in termini di promozione del benessere psico-fisico e della integrazione sociale ed affettiva, ma anche in termini educativi, inerenti il riconoscimento ed il rispetto ‘dell’altro’, in questo caso l’animale, come soggetto ‘diverso’ da me ma ‘partner’ nella relazione.

E’ dunque fondamentale il recupero di questo rispetto”. Spiega ancora Bianchi che anticipa di voler coinvolgere le famiglie, le scuole e le istituzioni, in percorsi educativi e di formazione “non solo per le persone di minore età ma anche per gli adulti che evidentemente hanno un ruolo educativo decisivo nella costruzione dei valori e delle virtù delle donne e degli uomini di domani”.

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