Matrimoni all'estero: la sentenza della Cassazione favorevole alle coppie omossessuali

La vicesindaca Giachi: «Confermato che la nostra scelta garantisce pari diritti mantenendosi nei binari della legalità». Verdi, Grassi e Trombi (SEL-FRS): "Se Nardella ha fatto qualcosa è grazie alla nostra mozione sulla trascrizione dei matrimoni". Villa (Forza Italia): “Spetta a Governo e Parlamento decidere in maniera uniforme su scala nazionale”. Iniziativa sui diritti delle persone Lgbtqi il 14-15 febbraio a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2015 22:22
Matrimoni all'estero: la sentenza della Cassazione favorevole alle coppie omossessuali

Sono state pubblicate oggi le motivazioni della sentenza sul ricorso di una coppia omosessuale che voleva sposarsi in Campidoglio e pubblicare le nozze. Secondo la Suprema Corte «l’Europa e la Costituzione non impongono al legislatore di estendere il vincolo del matrimonio alle persone dello stesso sesso che, invece, hanno il diritto ad uno ‘statuto protettivo’, già ‘azionabile’ con diritti e doveri delle coppie di fatto». La notizia ha riacceso le polemiche insorte con la decisione di Palazzo Vecchio di consentire l'iscrizione delle coppie omosessuali sposate all’estero nel vecchio registro delle unioni civili.

«La sentenza della Corte di Cassazione dimostra, se ma ce ne fosse stato bisogno, che la scelta della giunta di Firenze risponde concretamente alla necessità di garantire pari diritti mantenendosi strettamente nei binari della legalità» ha commentato la vicesindaca Cristina Giachi.

"Abbiamo già manifestato in Consiglio le nostre perplessità sulla decisione del Sindaco di aggirare la mozione, da noi presentata -secondo Verdi, Grassi e Trombi (SEL-FRS)- lo scorso 13 ottobre, dal Consiglio Comunale per la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero da coppie dello stesso sesso, con quella che secondo noi è solo una maggiore promozione del registro delle unioni civili già presente a Firenze dal ’98 e che riteniamo, rappresenti un mero riconoscimento di Serie B. Infatti, i matrimoni dello stesso sesso contratti all'estero non verranno registrati all'anagrafe; così come chiedeva la mozione del 13 ottobre approvata dal consiglio". "Questa promozione - e l’impegno assunto adesso - poteva già essere fatto da tempo rendendolo uno strumento utile per tutte le convivenze.

Detto questo, non possiamo non ritenere, la nota apparsa sul settimanale dei Vescovi toscani, “Toscana Oggi” una inaccettabile ingerenza sulla laicità delle nostre istituzioni e nello specifico di quella fiorentina. Vorremmo sottolineare come i diritti civili rappresentino un bisogno reale dei cittadini e delle cittadine e quindi sia compito delle istituzioni laiche renderli disponibili. Altrettanto deve dirsi del pluralismo la cui tutela è affidata al governo pubblico delle collettività, senza ingerenze di alcuna chiesa". "Le istituzioni devono tutelare i diritti, la libertà e la dignità di tutti e di tutte indipendentemente dal credo religioso o dall’orientamento sessuale".

Approfondimenti

“La trascrizione nei registri comunali dei matrimoni omosessuali contratti all’estero è un atto puramente simbolico, ad oggi senza alcun concreto effetto. Un provvedimento politico, per certi versi di pura propaganda, che da una parte si sa essere osteggiato dalla Chiesa cattolica, mentre dall’altro niente risolve sotto il profilo dei diritti civili per le persone omosessuali. Il Parlamento italiano si decida : questa situazione di stand-by lascia solo strascichi negativi”. Così il consigliere regionale e coordinatore di Forza Italia Firenze Tommaso Villa “Ecco perché lo scontro aperto dal Sindaco Nardella, come da altri in Italia, ha il sapore amaro di uno spot che inasprisce i rapporti con la Chiesa e lascia inutili briciole alle ambizioni delle coppie omosessuali.

Nardella deve decidersi: o si dice favorevole al matrimonio omosessuale anche in Italia - incalza l’esponente azzurro - oppure eviti di tenere i piedi su due staffe come ha fatto con questo atto della registrazione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso”. “Personalmente – conclude Villa sono contrario al passaggio da una situazione come quella attuale direttamente al matrimonio e, in assenza di una norma nazionale, sono contrario a queste inutili registrazioni.

Mi muoverei invece su altri binari: spetta al Governo e al Parlamento prevedere una disciplina valida ovunque e per tutti, dove si dica cosa si può e cosa non si può fare, evitando situazioni a macchia di leopardo che creano distinzioni Comune per Comune”.Azione Gay e LesbicaIreos Comunità Queer autogestita, associazioni fiorentine storicamente attive sul territorio sui temi dei diritti, della cultura e della socialità, organizzano l’iniziativa TOSCANA LABORATORIO SUI DIRITTI LGBTQI che si terrà sabato 14 e domenica 15 febbraio presso l’ARCI in Piazza dei Ciompi 11 a Firenze. Sabato 14, dalle 9.30, nel corso del convegno verrà presentata una serie di buone pratiche (rilevanti a livello nazionale e attuate in differenti regioni) sui temi della cultura, della scuola e del welfare. Interverranno Alexander Schuster, ricercatore Università di Trento, Camilla Seibezzi, già delegata ai diritti civili, politiche contro le discriminazioni e cultura LGBTQ Comune di Venezia, Giovanni Minerba, direttore artistico Torino GLBT Festival, Rosario Murdica, esperto in progettazione sociale, consigliere nazionale Arcigay,Daniele Del Pozzo, direttore artistico Gender Bender Festival (Bologna) Margherita Graglia, psicoterapeuta e formatrice, Raffaele Lelleri, sociologo, Enzo Cucco, presidente LAMBDA (Torino). Si confronteranno le prassi e i risultati ottenuti altrove con analoghi progetti o iniziative della Regione Toscana, alla presenza di Giovanna Martelli (Consigliera Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri), Stefania Saccardi (Vicepresidente Regione Toscana),Sara Nocentini (Assessora alla Cultura della Regione Toscana) e Cristina Giachi (Vicesindaca di Firenze ed Assessora all’Educazione). Domenica 15, dalle 10.30 è previsto invece uno workshop sulle strategie del movimento di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans e Intersessuali, sulla questione degli obiettivi comuni e dell’unità del movimento. Il laboratorio è patrocinato dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana e si avvale della collaborazione di ARCI Firenze, Comitato Gay e Lesbiche Prato, CESVOT - Centro Servizi Volontariato Toscana e ANPAS.

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