"Mascherine chirurgiche per tutti quelli che lavorano negli ospedali toscani"

Rossi, cambio di passo che mira a garantire la massima incolumità di medici e sanitari in previsione di un picco di casi. La quarantena per medici e infermieri "affatica il sistema". Accesso interrotto per i visitatori che presentano febbre, raffreddore o tosse. Attivata, dopo la circolare della Protezione civile, l'unità di crisi regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2020 16:29

(DIRE) Firenze, 4 mar. - La Regione Toscana adotta una nuova ordinanza sul Coronavirus per tutelare gli ospedali in previsione di un picco di casi. "Approfondiamo una serie di misure- spiega il governatore Enrico Rossi- che hanno lo scopo di tutelare al massimo la risorsa ospedaliera. Bisogna evitare in tutti i modi che in ospedale come succede ancora purtroppo una persona infetta possa entrare non sufficientemente protetta, causando un impatto negativo su chi è ricoverato o sullo stesso personale sanitario con l'effetto della messa in quarantena". Perché continuando di questo passo la quarantena per medici e infermieri, specifica, "affatica il sistema".

La prima misura, pertanto, "riguarda l'interruzione dell'accesso all'ospedale di tutti i visitatori, pazienti ambulatoriali, operatori sanitari che presentano sintomi simil-influenzali" come raffreddore, tosse, febbre, difficoltà respiratorie. L'intento è "stringere gli ingressi negli ospedali con una responsabilità precisa di scala". Per tutelare la risorsa ospedaliera sarà un infermiere a verificare lo stato di salute, misurare la febbre in fase di triage. E a decidere sull'eventuale ricovero, sulla base di precise disposizioni dettate dall'ordinanza: "L'unico criterio- prosegue Rossi- è che ci siano situazioni che esigano davvero il ricovero". 

Un cambio di passo che mira a garantire la massima incolumità di medici e sanitari. "Abbiamo inoltre deciso - fa sapere a tal proposito il governatore - di dotare tutto il personale che lavora negli ospedali di mascherina chirurgica". (Cap/ Dire)

Inoltre, in risposta alla circolare del Capo Dipartimento della Protezione civile, "Misure operative di protezione civile per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19", il presidente Enrico Rossi ha emesso oggi un'ordinanza in cui, visto l'evolversi della situazione epidemiologica, definisce la struttura organizzativa di livello regionale con cui raccordarsi, sia a livello nazionale che locale.

Con l'ordinanza viene attivata l'Unità di crisi regionale, per affrontare con la massima efficacia l'emergenza in corso e adottare in tempi celeri le decisioni più opportune e necessarie. L'Unità di crisi, in modalità permanente, è composta da:

Presidente della Giunta Regionale che la convoca e la presiede;

Direttore della Direzione Difesa del suolo e Protezione Civile, al quale è attribuito il coordinamento in caso di assenza del Presidente della Giunta Regionale;

Direttore della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale;

Dirigente del Settore Prevenzione Collettiva, individuato con il presente atto Responsabile Sanitario regionale per l’emergenza COVID-19 ;

Rappresentante della Prefettura di Firenze, anche allo scopo di garantire il raccordo con le altre Prefetture – UTG del territorio regionale;

Rappresentanti delle altre Prefetture – UTG coinvolte;

Rappresentanti della Città Metropolitana di Firenze e delle Province coinvolte;

Sindaci dei Comuni coinvolti;

Sono invitati a partecipare alle riunioni dell’Unità di Crisi Regionale anche i Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere.

L'Unità di crisi si avvale di una task force sanitaria, coordinata dal Direttore Regionale della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale ed è composta dal Responsabile Sanitario regionale per l’emergenza Covid-19 e dai Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere.

La Sala operativa regionale per l'emergenza in atto è costituita dalla Soup, integrata con il Referente sanitario delle grandi emergenze, e opera in stretto raccordo con l'Unità di crisi regionale.

L'Unità di crisi regionale e la Sala operativa regionale asscurano il recpimento delle misure contenute nella circolare del Capo Dipartimento della Protezione civile. 

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