Maltempo: in Valdelsa vigneti rasi al suolo e da ripiantare

Le aziende assaporavano una vendemmia strepitosa. Danni anche a produzioni orticole e olivicole. Coldiretti Firenze: stima dei danni ancora impossibile. La beffa: i grappoli salvati dalla grandine mangiucchiati dai caprioli. Rossi in visita nell'Aretino invita il ministro a visitare i luoghi colpiti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2019 11:30
Maltempo: in Valdelsa vigneti rasi al suolo e da ripiantare

Pagano dazio al maltempo le imprese agricole della Valdelsa. Tornato il sole si inizia a fare il conto dei danni, che comunque non saranno pochi, in particolare per le aziende vinicole, che già assaporavano un vendemmia strepitosa dal punto di vista qualitativo e quantitativo.

E invece le forti piogge dello scorso fine settimana hanno portato danni sia al raccolto, sia alle strutture, con vigneti letteralmente rasi al suolo dal passaggio dell'acqua. “La stima dei danni è al momento impossibile, visto che ci sono vigneti ancora allagati –spiega Coldiretti Firenze, che con i suoi tecnici sta supportando le aziende per i primi interventi”. Oltre ai vigneti, danni importanti ci sono stati anche alle produzioni orticole ed olivicole.

Acquazzoni e grandine hanno colpito i comuni di Gambassi Terme, Montaione, Castelfiorentino, Certaldo e Montespertoli.

“Particolarmente grave è la situazione a Catigliano, nel comune di Gambassi Terme – spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze - dove i vigneti sono stati allagati e in alcuni casi letteralmente rasi al suolo. Con la seria possibilità che l’intero vigneto sia da ripiantare, in caso di danneggiamento della barbatella, con aumento esponenziale dei costi. Speriamo che il riconoscimento dello stato di calamità dia il giusto supporto alle aziende in tempi brevi”.

“Purtroppo – continua Coldiretti Firenze - al danno si unisce la beffa. Nell’ambito della ricognizione dei danni, Maurizio Bonifazi un produttore agricolo di Gambassi, ha trovato nel suo vigneto grappoli d’uva che, salvati dalla grandinata, sono stati mangiucchiati dai caprioli”.

Intanto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha invitato il ministro dell'agricoltura, Gian Marco Centinaio, a visitare i luoghi colpiti dall'alluvione sabato e domenica scorsi. Lo ha fatto nel corso di una telefonata che il presidente ha effettuato al termine di una serie di incontri, dedicati al post evento, che ha avuto questa mattina presso il Genio civile di Arezzo. "Il ministro - ha spiegato Rossi - si è dichiarato subito disponibile ed io l'ho ringraziato molto.

Gli ho anche proposto di costituire un gruppo di lavoro formato da tecnici del ministero e della Regione Toscana perché possano valutare un pacchetto di proposte e di iniziative a sostegno degli agricoltori colpiti dalle violente piogge e dalle grandinate di sabato e domenica scorsi. Anche in questo caso il ministro si è detto d'accordo. Credo che questa collaborazione sarà senz'altro utile. Da parte nostra faremo tutto il possibile per alleviare disagi e problemi di cittadini ed imprenditori".

"Se, come ci auguriamo, il ministero - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura Remaschi - riconoscerà lo stato di calamità naturale, per gli imprenditori agricoli si aprirà l'opportunità di ottenere aiuti economici. Sul sito dell'Artea hanno già da ora e per i prossimi venti giorni la possibilità di fare domanda. Le misure a cui possono fare riferimento sono la 5.1 che riguarda la prevenzione e la 5.2 che prevede il ristoro di alcuni danni subiti rispetto agli investimenti già effettuati. Per chi invece volesse ripartire e dare una spinta alla propria azienda, la misura 4.1, a sportello e senza alcun bando, prevede l'erogazione di finanziamenti, fino a 500.000 euro, a tassi molto agevolati. Infine la Regione é disponibile a concedere il microcredito da 10 a 20.000 euro anche alle aziende agricole che potranno iniziare a restituirlo, anche in dieci anni, a partire dal terzo".

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