Maggio Musicale Fiorentino: il PD chiede il mantenimento del contributo regionale alla Fondazione

Enrico Rossi: "Usiamo i soldi in Finanziaria per i consumi culturali dei 18enni". Appello del sindaco Nardella ai fiorentini: "Il teatro sia il nostro orgoglio". Bocciato un ordine del giorno di Fratelli d'Italia. Teatro La Pergola, Grassi: “Rischia la perdita del titolo di Teatro Nazionale”

Redazione Nove da Firenze
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15 febbraio 2016 18:57
Maggio Musicale Fiorentino: il PD chiede il mantenimento del contributo regionale alla Fondazione

FIRENZE- Durante il dibattito sulla situazione del Maggio Musicale, il Consiglio comunale di Firenze ha votato un documento per ribadire la richiesta alla Regione Toscana di non tagliare il proprio contributo alla Fondazione. L'Ordine del giorno, proposto dai consiglieri del PD Cecilia Pezza, Benedetta Albanese, Alessio Rossi, Stefania Collesei, Leonardo Bieber e Andrea Ceccarelli, ricorda come il bilancio preventivo della Fondazione, nel quale si prevede addirittura un aumento delle quote del Comune e della Regione, è stato approvato all'unanimità dal Consiglio di indirizzo del Maggio. “Riteniamo necessario il mantenimento dei contributi e chiediamo alla vicepresidente della Regione Monica Barni di rivalutare la sua posizione – affermano i consiglieri proponenti – pur comprendendo infatti il valore delle tante realtà culturali presenti in Toscana e la necessità di sovvenzionarle, non è possibile per questo togliere fondi al nostro teatro, che rappresenta un patrimonio non solo cittadino ma regionale e nazionale, stimato e riconosciuto anche a livello internazionale”.

"La Fondazione del Maggio musicale fiorenttno ha imboccato la strada del progressivo consolidmento e risanamento: da quest'anno possiamo davvero parlare di inversione di tendenza. Abbiamo chiuso il consuntivo 2015 in pareggio e abbiamo lanciato, primo ente lirico in Italia, il crowfunding. Problemi ancora ci sono, nessuno lo nega, ma dobbiamo sempre ricordare che il Maggio è un'eccellenza non solo fiorenitna ma di tutta Italia e dobbiamo parlarne con maggior orgoglio". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, intervenendo in consiglio comunale con una comunicazione sul Maggio musicale fiorentino. Nardella ha ricostruito la storia della Fondazione degli ultimi anni, dalle criticità del 2013 al pareggio del consuntivo 2015 grazie soprattutto a una ristrutturazione del debito bancario "senza precedenti in Italia, praticamente le banche hanno rinunciato all'80% del loro credito" e a una riduzione del personale "senza licenziamenti - ha ricordato Nardella - ma con passaggio dei dipendenti nella società in house Ales". Nardella ha anche sottolineato i risultati dal punto di vista artistico: "Abbiamo un tris d'assi come nessun altro teatro - ha detto -: Fabio Luisi direttore musicale che verrà dal Metropolitan di New York, Zubin Mehta direttore principale emerito a vita e Daniele Gatti ospite.

Per Mehta stiamo preparando una festa per i suoi ottantanni, di cui trenta passati a Firenze e portando il nome di Firenze nel mondo, il 23 aprile prossimo". Nardella ha auspicato un maggior interessamento dei privati. "Siamo un teatro di serie A di cui troppo spesso c'è una gara a parlar male - ha dichiarato il sindaco -. Se fino a poco tempo fa si sosteneva che la legge italiana non aiutava chi finanziava cultura e non prevedeva modelli di defiscalizzazione e che la fondazione era un pozzo senza fine, adesso non ci sono più abili.

Per la prima volta in Italia abbiamo lo strumento dell'Art Bonus che prevede una detrazione netta del 65%, e con i conti attuali possiamo dimostrare il risanamento in atto. Chi vuole parlare male del teatro dimostri di essere il primo a far qualcosa. E' troppo facile stare alla finestra ma bisogna scendere in campo". Nardella ha poi ricordato la firma, nelle settimane scorse, della convenzione tra Fondazione e Comune, il progetto del montacarichi-ascensore per la cavea, il bando per l'affidamento e valorizzazione di porzioni del teatro.

Per quanto riguarda il contributo del Comune che passa da 4 milioni a 4 milioni e mezzo "si tratta di un impegno grande per il Comune e mi dispiace che il Maggio venga considerato come qualcosa che sottrare ad altre istituzioni - ha detto il sindaco -. Chi lo dice non conosce la storia di questa prestigiosa istituzione. Il Maggio è un patrimonio nazionale di cultura, musica ed opera". Infine il sindaco ha ricordato l'impegno del Governo per il finanziamento da 60 milioni di euro per completare macchina scenica, nuovo auditorium e nuovo parcheggio interrato. "La Fondazione - ha concluso il sindaco - non è in condizioni perfette ma non è più in condizione di precarietà.

Abbiamo dato una svolta. Se tutti gli impegni saranno rispettati da tutti apriremo una nuova stagione per il teatro".

"Apprezzo molto le parole che il sindaco Nardella ha rivolto a me e all'ente che amministro – afferma il presidente Enrico Rossi in risposta all'intervento odierno del sindaco di Firenze Dario Nardella sul bilancio del Maggio fiorentino -. Ogni volta che abbiamo potuto siamo intervenuti. Perfino aumentando le risorse a favore della città di Firenze. Per il Maggio siamo gradualmente passati dai 2milioni 450mila del 2009 ai 3 milioni 400mila del 2014. Senza tener conto dei 61 milioni messi dalla Regione (e gravanti sul bilancio regionale) per la costruzione e il completamento del nuovo Teatro dell'Opera.

Che consideriamo dunque anche opera nostra". "In questi anni abbiamo onorato tutti questi impegni anche a fronte di tagli che ci hanno pesantemente colpito come Regione. In questo momento, tuttavia, il mio problema è francamente ben più ampio del milione del Maggio. Devo infatti rimediare ad un blocco di spesa di ben 140 milioni, che proprio pochi giorni fa, diversamente da quanto assicurato in sede d'approvazione della legge di stabilità, ci è stato chiesto dal Governo. Sono 140 milioni che non potranno essere né spesi né impegnati.

E che sarà come non avere nel bilancio del 2016. Essendo abituato e obbligato a portare il bilancio della Regione in pareggio, colgo l'occasione per avvertire tutti che la fase della responsabilità non è affatto terminata. Faremo la nostra parte cooperando con il Governo. Chiediamo di fare lo stesso anche agli altri". "Se dovessi intanto suggerire un'iniziativa per recuperare eventuali risorse perse – prosegue il presidente Rossi – proporrei di ragionare sui 300 milioni stanziati in Finanziaria per sostenere i consumi culturali dei 18enni.

A grandi somme credo che in Toscana dovrebbero arrivare circa 20 milioni di euro. Una cifra non banale. Se il decreto che il Governo emetterà per erogare questi finanziamenti sarà congegnato in modo da prevedere accordi con le scuole e con gli enti di cultura di particolare rilevanza, non sarà difficile per il Maggio e altri enti candidarsi a intercettare queste risorse. Grazie a un processo del genere potremmo assicurare l'accesso dei nostri ragazzi ai grandi eventi culturali del territorio". "In altre parole, se il Governo ce lo consentirà, potremo procedere a intese specifiche con le scuole e con gli enti di cultura per indirizzare e orientare l'avviamento dei più giovani verso la nostra "grande bellezza" -è la conclusione - .

Potrebbe essere un terreno di lavoro comune con il sindaco di Firenze e tutti gli altri sindaci della Toscana. Nell'eventualità di una risposta positiva da parte del Governo potremmo trovare agevolmente le risorse che mancano al Maggio e a tutti gli altri".

"Dalle grandi operazioni di rilancio della Fondazione del Maggio Fiorentino, presentate oggi in consiglio comunale dal Sindaco Nardella, emergono grandi assenti: sono i finanziamenti e le sponsorizzazioni da parte dei privati, definiti dallo stesso sindaco molto scarsi. E se l'offerta culturale di un'eccellenza come il Maggio Musicale, in una città unica al mondo come Firenze, non è appetibile agli investimenti ed alle sponsorizzazioni private, significa che qualcosa evidentemente non funziona".

Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, replica alla comunicazione del Sindaco Nardella in consiglio comunale. "Se vogliamo rendere appetibile ai privati il Maggio Musicale - spiega Torselli - dobbiamo inserire l'offerta artistica all'interno di pacchetti che comprendano anche altre offerte, soprattutto nell'ambito turistico-congressuale, finalizzate a rendere ancora più unica la location fiorentina, cosa che purtroppo fino ad oggi è mancata, non solo per colpa del Maggio, ma anche di come sono state gestite altre aziende (Firenze Fiera) che avrebbero potuto fare tutto questo". "Abbiamo presentato - conclude Torselli - un ordine del giorno che, raccogliendo le preoccupazioni del Sindaco, chiedesse di includere l'offerta artistica del Maggio Musicale all'interno di pacchetti turistico-congressuali rivolti a soggetti privati che, acquistandoli, avrebbero finanziato così il nostro ente lirico-sinfonico.

Perché il Partito Democratico ha respinto questa proposta? I consiglieri del PD non condividono l'analisi del Sindaco sull'assenza di finanziamenti privati al Maggio? Non ci resta che sperare che la confusione in aula al momento del voto e la conseguente impossibilità di presentare dignitosamente l'atto, lo abbiano reso poco comprensibile, altrimenti ci sarebbe davvero di che preoccuparsi...".

“Il Comune non sa se è stato inviato il rendiconto al Mibac per le attività svolte dal teatro La Pergola. Così si rischia di perdere finanziamenti importanti e pure il riconoscimento di teatro nazionale”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca l'amministrazione comunale fiorentina. E incalza: “Alle mie domande non sanno come rispondere. Ed è indegno sentirsi dire che dovrebbe essere stato inviato tutto, ma che non lo sappiamo con certezza. Ma come è possibile quando il sindaco Nardella fa parte del Cda del teatro?”.

Grassi è duro con l'assessore Gianassi, incaricato della risposta nella seduta odierna del Consiglio comunale, e insiste: “Non accettiamo una gestione così superficiale. Come possiamo fidarci del Pd? E' vergognoso che prima si venga a parlare di come si stia rivalorizzando la cultura a Firenze e poche ore dopo non si sappia niente dei normali adempimenti per la Pergola. Non possiamo credere che ci sarebbe voluto molto tempo a rispondere alla nostra semplice domanda, che abbiamo rivolto alla Giunta chiedendo se i parametri imposti dalla legge siano stati rispettati nel primo anno di attività del teatro nazionale della Toscana”.

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