Lucchini: "Nessuna prospettiva, l'altoforno sarà chiuso il 18 aprile"

La decisione di anticipare è stata presa oggi dopo l'incontro a Roma con il ministero dello Sviluppo economico. Cgil su AnsaldoBreda incalza il governo. Esaote: il futuro al centro di un incontro Regione-sindacati. People Care, la Regione incontrerà l'amministratore del call center

Nicola
Nicola Novelli
14 aprile 2014 18:54
Lucchini:

PIOMBINO - La notizia è stata resa nota dopo l'incontro di oggi a Roma tra sindacati e ministero dello Sviluppo economico. A causa della mancanza di prospettive che ne consentano il proseguimento dell'attività, l'altoforno sarà chiuso in maniera anticipata fissata a venerdì 18 aprile prossimo. Appresa la notizia, i  rappresentanti sindacali hanno incontrato il commissario Nardi per discutere sugli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Prevista inoltre una assemblea in piazza a Piombino con la cittadinanza e uno sciopero delle acciaierie fino alle 22.Appello di Lara Comi di Forza Italia, Laura Puppato del Partito Democratico e Dario Stefano di SEL contro la chiusura delle storica acciaieria Lucchini di Piombino.

I tre esponenti politici sono intervenuti ieri al web talk “KlausCondicio” condotto da Klaus Davi, rivolgendo un appello a Matteo Renzi affinché intervenga immediatamente per tenere in vita l’altoforno della fabbrica toscana, che potrebbe subire la fermata addirittura prima di Pasqua. Tutto questo, proprio alla vigilia del vertice che si svolgerà stasera a Roma tra i rappresentanti del sindacato e i vertici del Ministero dello Sviluppo Economico.

“Più treni pubblici e meno F35. Il Governo cambi passo sulle politiche di mobilità nazionale. E’ urgente avviare il rinnovamento del trasporto pubblico locale e il potenziamento di un soggetto nazionale integrato nel settore del materiale rotabile e delle infrastrutture come quello costituito in una logica di filiera da AnsaldoBreda ed Ansaldo STS”. E’ quanto afferma la deputata toscana Marisa Nicchi (capogruppo Sel in Commissione Affari Sociali) a margine dell’assemblea pubblica di stamattina dal titolo “AnsaldoBreda un patrimonio per l’Italia”, promossa dalla Rsu dello stabilimento e a cui Nicchi ha preso parte. L'ordine del giorno scaturito dall'assemblea chiede rinnovamento e potenziamento TPL, forte soggetto industriale materiale rotabile anche indipendentemente da Finmeccanica."Cinque AD dal 2000 e sette Governi ma non si è ancora 'cambiato verso'.

Si continua a prospettare una dismissione del civile come allora e una vendita senza un'idea su piano industriale, investimenti, prospettiva. Vendita in qualche caso a concorrenti che rischiano di cannibalizzare l'azienda. Un partner industriale è necessario, ma è necessario comprendere se esiste una visione del Governo rispetto al materiale rotabile, un'idea di partecipazione pubblica sotto qualsiasi forma nel gruppo anche in futuro, rispetto al quale non sarà neutro l'interlocutore privato e il livello di confronto con il sindacato ed i lavoratori.

In caso contrario l'innalzamento della mobilitazione è inevitabile" ha detto Daniele Quiriconi, responsabile mercato del lavoro e attività produttive di Cgil Toscana.

Approfondimenti

Positivo il giudizio della Regione su documento proposto come sintesi finale dell'iniziativa perché l'Italia non può permettersi di dismettere la produzione di materiale rotabile e rinunciare ad un futuro industriale per questo settore. E' quanto ha detto l'assessore regionale al lavoro e alle attività produttive, intervenuto all'iniziativa pubblica "AnsaldoBreda, un patrimonio per l'Italia" organizzata dalla rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento pistoiese. L'assessore è intervenuto anche in rappresentanza del presidente della Regione Toscana, chiamato in Parlamento in qualità di relatore sulla riforma del Senato. Il presidente della Regione incontrerà la RSU di AnsaldoBreda e i sindacati territoriali giovedì mattina alle ore 11.00 a Pistoia. Lo annuncia da Roma, dove è impegnato alla Camera dei deputati come relatore sul ruolo delle Regioni nella riforma della Costituzione.

Un incontro con l'amministratore delegato dell'azienda Esaote, la società fiorentina leader nel settore biomedicale specializzata nella produzione di ecografi, ultrasuoni e apparecchiature per la diagnostica per immagini, sarà chiesto nei prossimi giorni dalla Regione per chiedere conferma della volontà di rilancio dello stabilimento fiorentino. E' quanto affermato dall'assessore alle attività produttive credito e lavoro che ha incontrato oggi le organizzazioni sindacali e le rappresentanze aziendali dei lavoratori. Nel corso dell'incontro i sindacati hanno manifestato la preoccupazione dei lavoratori per una riorganizzazione che, non ancora formalizzata in un piano industriale, è tuttavia in atto nel gruppo.

Oltre a richiedere la presentazione del piano industriale, i sindacati hanno chiesto alla Regione di promuovere un incontro per conoscere direttamente dall'azienda il quadro in cui intende muoversi per il futuro. L'assessore ha spiegato che ricorderà all'azienda l'attenzione che la Regione da sempre ha avuto verso l'attività dello stabilimento fiorentino, che è riuscito ad imporsi come il sesto produttore a livello mondiale nel settore e che rappresenta un patrimonio di competenze irrinunciabile per il sistema produttivo toscano.

Un'attenzione dimostrata in più occasioni anche con opportunità e risorse a sostegno di progetti ed investimenti e che non verrà meno anche per il futuro.L'assessore alle attività produttive credito e lavoro incontrerà l'amministratore delegato di People Care, la società di call center con sede a Guasticce, Livorno, per fare il punto sulla situazione dell'azienda, che occupa oltre 600 addetti, nell'area di Livorno. Ad attirare l'attenzione sulla situazione della People Care, sono state le organizzazioni sindacali, territoriali ed aziendali, che oggi l'assessore ha convocato in un incontro al quale hanno partecipato anche il Comune di Collesalvetti e la Provincia di Livorno. I sindacati hanno fatto presenti le forti preoccupazioni dei lavoratori per una serie di iniziative messe in atto dall'azienda per fare fronte, hanno riferito i sindacati, ad un sostanziale calo delle commesse, legato soprattutto alle difficoltà di Seat, che è uno dei principali committenti. Per avere un quadro preciso della situazione e verificare le intenzioni dell'azienda, l'assessore ha deciso di attivare contatti con i vertici di People Care, riservandosi se necessario di incontrare in un secondo momento anche gli altri principali soggetti coinvolti.

Il tutto con l'obiettivo, ribadito dall'assessore, di consentire il mantenimento dell'occupazione e scongiurare un disimpegno della società dal territorio livornese.

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