Firenze, 10 luglio 2024- Il Questore di Lucca, dopo accertamenti degli agenti della Polizia di Stato ha ammonito un ragazzino di 13 anni per atti di bullismo, speciale provvedimento amministrativo introdotto proprio con il decreto Caivano e relativo a reati di particolare gravità commessi da giovanissimi non ancora imputabili; il tredicenne ha commesso atti persecutori nei confronti di una coetanea, di cui si era invaghito e dalla quale non era corrisposto, secondo quanto emerso dal lavoro degli inquirenti lucchesi.
“Apprendiamo una notizia di cronaca che ci sconcerta e che ci deve far interrogare su quanto siano necessarie formazione, non più procrastinabile, e cura dei nostri giovani fin dall’infanzia, soprattutto sul terribile tema della violenza di genere. In quest’ottica, il decreto Caivano, fortemente voluto dal governo Meloni, è già risultato efficace, dimostrandosi ulteriore strumento normativo per le forze dell’ordine. I giovani sono il nostro futuro e abbiamo il dovere di garantire loro l’educazione al rispetto, alla convivenza e ad una sana socialità, facendo rete con la scuola e assicurando alle famiglie che lo Stato c’è e non le abbandona” scrive, in una nota, il deputato e membro della commissione per l'Infanzia e l'Adolescenza di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.
"Il caso del tredicenne di Lucca, ammonito dalla Questura per atti persecutori nei confronti di una sua coetanea di cui si era invaghito, rappresenta un campanello d'allarme da non sottovalutare e ribadisce l'efficacia del decreto Caivano, voluto del governo Meloni". Lo dichiara la senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Donatella Campione, componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama e della commissione bicamerale contro la Violenza sulle donne. "Nei confronti del baby stalker, infatti - prosegue la senatrice Campione - è stato adottato uno speciale provvedimento monitorio, l'ammonimento del Questore per atti di bullismo, introdotto con il cosiddetto decreto Caivano per il contrasto alla criminalità e al disagio giovanile, che consente l'adozione di provvedimenti amministrativi verso soggetti che per il diritto penale sono non imputabili perché non ancora 14ennei, laddove commettano reati gravi.
Il Questore, in particolare, può formalmente ammonire i minori responsabili a astenersi dal ricommettere reati, notificando il provvedimento anche ai genitori, cui può essere applicata anche una sanzione amministrativa fino a 1.000 euro per omessa vigilanza sulla condotta dei figli". "In passato - sottolinea la senatrice di FdI - casi come quello del tredicenne di Lucca sarebbero rimasti impuniti con il rischio di conseguenze più serie per la sua giovane vittima. Il governo Meloni, a dispetto delle sterili proteste dell'opposizione, ha quindi colmato una lacuna legislativa, tutelando i più deboli".
"Alle sanzioni - conclude la senatrice Campione - va affiancata un'opera educativa nelle scuole e nelle famiglie per scardinare la violenza contro le donne alla radice".