Livorno: da domani aperta la mostra "Vissi d'arte"

Dal 31 ottobre 100 capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone”. Opere di Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Mario Mafai, Scipione e Filippo De Pisis, e ancora Felice Casorati, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Carlo Levi e Fausto Pirandello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2020 22:02
Livorno: da domani aperta la mostra

Livorno, 30 ottobre 2020 – Si apre al pubblico domani, sabato 31 ottobre, con orario continuato 10-19, al Museo della città di Livorno (Polo culturale Bottini dell’Olio, piazza del Luogo Pio), la mostra “VISSI D’ARTE – Cento capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone”. Promossa dal Comune di Livorno, l’esposizione sancisce la collaborazione con la Città di Firenze e il Museo Novecento, nel segno dell’arte moderna e della cultura contemporanea.

Il progetto è ideato da Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze, ed è a cura di Eva Francioli, Elena Pontiggia, Sergio Risaliti. Si tratta di un eccezionale percorso espositivo che riunisce per la prima volta, in un dialogo profondo e serrato, le opere di due importanti collezioni dedicate all’arte italiana del Novecento, quella di Alberto Della Ragione (1892-1973) e quella di Giuseppe Iannaccone (1955), entrambi accomunati dall’intensa passione nei confronti dell’arte italiana, in particolare quella sviluppata negli anni tra le due guerre. In mostra opere di grandi Maestri come Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Mario Mafai, Scipione e Filippo De Pisis, e ancora Felice Casorati, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Carlo Levi e Fausto Pirandello; opere di altissima qualità pittorica esposte in un percorso dialettico dal forte impatto visivo.

Come spiega il curatore Sergio Risaliti “la mostra “VISSI D’ARTE”, come si potrà comprendere dalle opere in esposizione e dalla lettura dei testi in catalogo, sottende questa passione univoca per l’arte e, in essa, una altrettanto convergente esperienza per peculiari produzioni artistiche, quelle che potremmo definire espressionistiche-liriche e neoromantiche tra le due guerre. Le biografie di alcuni protagonisti della società e dell’economia del nostro paese si intrecciano allora indissolubilmente con le più alte manifestazioni artistiche del nostro Novecento”.

La mostra è stata presentata alla stampa alla presenza del sindaco Luca Salvetti e dell’assessore alla Cultura Simone Lenzi. “Nonostante le difficoltà e le incertezze di questo periodo – ha dichiarato il il sindaco Luca Salvetti - abbiamo voluto continuare ad organizzare eventi importanti per la città, nel rispetto assoluto delle normative anti Covid-19. La cultura è uno dei fattori costitutivi di sviluppo e di crescita di una comunità, oltre ad essere un volano economico. Per tale motivo è mio dovere di sindaco, che ha a cuore la sua città, sfruttare questa opportunità e proseguire nel percorso di crescita culturale intrapreso dall'Amministrazione che guido”.

“La sfida, in tempi di pandemia – ha ulteriormente sottolineato l’assessore Lenzi - è proprio quella di prendersi cura di una bellezza la cui accessibilità davamo per scontata, ma che scontata non è affatto: l'esperienza artistica costituisce un mondo fragile, che vive di relazioni e condivisioni, di scambi e rapporti in cui non è mai certo né sempre quantificabile ciò che siamo in grado di ottenere. Un mondo che si vorrebbe quasi sacrificabile in un momento in cui l'attualità impone altre urgenze. Eppure, in ogni caso, dobbiamo continuare a pensare che, poco o tanto che sia, ciò che ci ritroviamo in tasca alla fine è sempre quell'indefinibile quid per cui vivere (anche d'arte) vale sempre la pena”.

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