Livorno: due arresti e otto denunce per corruzione

Misura cautelare per un dipendente comunale. La dichiarazione del sindaco Luca Salvetti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2021 21:32
Livorno: due arresti e otto denunce per corruzione

Livorno, 12 marzo 2021- Con l’operazione “Teodolite” stamattina la Squadra mobile di Livorno, insieme alla Polizia locale, ha arrestato 2 persone e ne ha denunciate altre 8 per episodi di corruzione e abuso d’ufficio.

Nello specifico sono stati posti agli arresti domiciliari un funzionario del comune di Livorno e un operatore immobiliare legati tra loro da traffici illeciti e episodi di corruzione. I due sono accusati infatti di aver gestito, presso l’Ufficio del patrimonio del comune di Livorno, un giro di rapporti illegali con imprenditori ed altri operatori del settore immobiliare. Per gli altri otto indagati invece, sono state emesse misure interdittive dall’esercizio di attività professionali.

L’indagine, iniziata due anni fa, ha fatto luce su episodi di favoritismi in favore di alcuni operatori del settore immobiliare in cambio di corrispettivi in denaro che il dipendente pubblico percepiva sia personalmente, sia per il tramite di compiacenti professionisti utilizzati dall’indagato come prestanome, tra i quali un architetto, indagato. Dalle indagini è poi emerso che un operatore immobiliare si è rivolto più volte al funzionario pubblico con lo scopo di risolvere nella maniera più favorevole al suo interesse personale ogni questione tecnica in grado di precludere o ritardare la conclusione di un affare immobiliare.

Altri cinque imprenditori, sempre del settore immobiliare, hanno commissionato al dipendente pubblico l’esecuzione di progetti e pratiche edilizie in cambio di corrispettivi in denaro, su beni immobili che gli imprenditori si erano aggiudicati o avevano in progetto di aggiudicarsi a seguito di gare pubbliche. Tra questi c’erano anche un imprenditore edile e uno del settore della ristorazione.

Il funzionario comunale è responsabile anche del reato di abuso d’ufficio: nella gestione di una pratica relativa alla vendita e al frazionamento di un terreno pubblico avrebbe dovuto astenersi in quanto gestita, per conto degli acquirenti, da un proprio nipote geometra; al contrario l’uomo insieme al proprio nipote ha gestito la pratica e ha percepito, per le sue prestazioni, insieme al nipote, 7.500 euro.

Oltre agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, il dipendente comunale è stato sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio, e all’imprenditore arrestato è stato disposto il divieto di esercitare qualunque attività professionale e di impresa nel settore immobiliare, per la durata di 12 mesi. A tutti gli altri indagati è stata, invece, applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo dell’esercizio di attività imprenditoriali nel settore immobiliare, mentre all’architetto è stato applicato il divieto di esercitare la professione per la durata di 12 mesi. Negli uffici degli indagati, a Livorno, Rosignano Marittimo (Livorno) e in provincia di Lucca, sono state effettuate delle perquisizioni, che hanno consentito di recuperato ulteriore materiale probatorio.

“Della vicenda che riguarda il dipendente comunale oggetto della misura cautelare eseguita oggi, io sono stato informato nel dicembre del 2019, sia dalla Procura che dalle notizie emerse dalla stampa -racconta sindaco di Livorno Luca Salvetti- I capi d’imputazione fanno riferimento al periodo antecedente al mio mandato, e, da quello che ho letto, sono partiti da una segnalazione dell’allora sindaco Filippo Nogarin qualche mese prima della chiusura del suo mandato.

Una volta informata delle indagini in corso e del reato contestato, questa Amministrazione ha applicato immediatamente l’istituto della rotazione straordinaria, individuando un'altra Posizione Organizzativa in sua sostituzione, e procedendo allo spostamento del dipendente ad altra funzione, così come previsto dalle linee guida Anac ed eseguito con determina dirigenziale numero 27 del 7/01/2020.

Segnalo inoltre che l’indagine è stata portata avanti dalla Squadra Mobile insieme al nucleo investigativo della Polizia Municipale guidata dalla comandante Annalisa Maritan. Ho appreso che le indagini riguardano alcune attività di stima propedeutiche alle procedure di alienazione o permuta, tutte risalenti al 2017-2018.

Personalmente sono assolutamente convinto che la Magistratura e gli Investigatori stiano facendo e faranno un lavoro puntuale e di grande qualità, senza entrare nel caso specifico sul quale indagini e processo faranno chiarezza.

Sono convinto inoltre che l’amministrazione pubblica in generale abbia, al suo interno, tutti gli anticorpi per respingere con forza qualsiasi tipo di tentativo di portare avanti atti illeciti, continuando a lavorare con serenità per fare le mille cose necessarie alla città”.

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