Liste d’attesa chiuse all’Ausl Toscana nord ovest?

Sarti: “impossibile prenotare visite o esami medici”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2020 23:50
Liste d’attesa chiuse all’Ausl Toscana nord ovest?

E' chiaro che si dovrebbe lavorare sette giorni su sette anche nelle ore notturne, per recuperare le liste d'attesa lasciate dal Covid19. L'obiettivo dovrebbe esser di massimizzare l'utilizzo della tecnologia disponibile, sfruttando il più possibile le risorse, al fine di recuperare parte dell'attività che era stata sospesa durante la fase del massimo contagio del coronavirus.

Invece all’azienda Usl Toscana nord ovest - che comprende i territori di Pisa, Livorno, Lucca, Versilia e Massa Carrara - le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie risultano chiuse. Da settimane è impossibile prenotare esami medici, interventi e visite specialistiche sia tramite il Cup che on-line o in farmacia. La denuncia arriva dal consigliere di Toscana a Sinistra Paolo Sarti che in una conferenza stampa svolta stamani in Consiglio regionale insieme ai colleghi Monica Pecori (Gruppo Misto Toscana per Tutti) e Andrea Quartini (Movimento Cinque Stelle) ha illustrato nel dettaglio le numerose segnalazioni ricevute dagli utenti, oltre ai riscontri effettuati di persona dai tre consiglieri.

Quella che emerge è una situazione estremamente grave poiché sta impedendo di fatto la prenotazione di accertamenti diagnostici, interventi chirurgici e visite mediche di ogni genere tramite il servizio sanitario regionale, e ha già spinto alcuni utenti a presentare esposti ai Carabinieri per vedere tutelati i propri diritti.

“Le agende sono chiuse e ciò è illegittimo – ha spiegato Sarti - perché c’è una legge regionale specifica, la 266 del 2005, secondo la quale devono esse restare sempre aperte. Inoltre la delibera 604 del 2019 stabilisce che i tempi di erogazione del servizio non debbano superare i 30 giorni e la Regione aveva annunciato che il pregresso sarebbe stato smaltito entro il 15 luglio scorso”. “Se invece ci si rivolge alla sanità a pagamento in intramoenia – ha aggiunto Sarti - bastano pochi giorni per ottenere un appuntamento.

Ma è inaccettabile che sia messo nella condizione di curarsi soltanto chi può permettersi di pagare per visite ed esami”. I tre consiglieri hanno affermato di essere ben consapevoli che la pandemia ha rallentato il sistema creando notevoli problemi in tutte le Ausl della Toscana ma ormai ci sono le condizioni per far ripartire tutto come prima. “I soldi pubblici non mancano – hanno ribadito Sarti, Pecori e Quartini - però vengono dirottati sempre più spesso verso le convenzioni con i privati.

Ormai la legislatura sta per finire e non c’è il tempo materiale per presentare atti consiliari ma chiediamo ugualmente all’assessore Saccardi di intervenire con urgenza”.

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