L'Insonne, a Lucca la prima di Desdemona Metus

La puntata pilota di una Serie TV che spalanca le porte della cronaca nera su Firenze

Antonio
Antonio Lenoci
03 novembre 2016 19:28
L'Insonne, a Lucca la prima di Desdemona Metus

Grande attesa a Lucca Comics 2016 per l'anteprima della puntata pilota della Serie TV dedicata a L'Insonne, il fumetto ideato da Giuseppe Di Bernardo ed Andrea J Polidori nel 1994. Una attesa ripagata da un ottimo prodotto cinematografico dove i personaggi animati prendono vita e colore in una Firenze liquida e viscosa come l'Arno, più del sangue. L'intuizione di Giorgio Beltrame, piccolo produttore esperto di cinema indipendente, appare oggi una scelta lungimirante, a lui infatti si deve l'idea del crowdfunding che ha spinto la realizzazione della puntata zero.Un plauso alla regia pulita e ritmica di Alessandro Giordani ed agli interpreti, tra i quali Chiara Gensini, Olga Shapoval, Francesco Montanari, Giulio Pampiglione e Giacomo Gonnella ed che hanno saputo calarsi in personaggi fortemente caratterizzati senza per questo risultare finti o peggio, inopportuni.  La sceneggiatura è curata da Anita Ravaioli e Alessandro Giordani, direttore della fotografia è Niccolò Palomba, lo scenografo è Roberto Papi. 

Farsi sfuggire l'opportunità di produrre una serie dalle potenzialità impressionanti sarebbe un grande errore. Un giudizio di parte? Sì. Ma sullo sfondo c'è stavolta una Firenze vera, e non una americanata, dove è realmente accaduto e può accadere di tutto. Cosa può offrire il personaggio di Desdemona e quali siano le varie trame che nella notte da lei prendono vita sono aspetti ben noti ai lettori più o meno appassionati che hanno seguito il corso editoriale della serie cartacea, inseguendo albi ordinari e speciali attraverso un labirinto che a guardarlo oggi terrebbe testa ai giochi di ruolo più geniali.La nota attrice romana Chiara Gensini non interpreta Desdemona Metus, lei semplicemente è Desdy, la Dj fiorentina di Radio Strega che ascolta gli incubi degli insonni interpretando in ognuno i lati oscuri della mente, dal buio all'antefatto il salto è breve.

Un battito di ciglia, una piccola ruga sulla fronte che fugge il sonno e la trama ancora una volta si dipana davanti al pubblico che non sfoglia più le pagine, ma osserva. Giuseppe Di Bernardo durante quelli che vengono definiti "studi del personaggio" negli anni '90 idealizza un prototipo di donna del mistero che 'funziona' ancora oggi.Desdy con il suo passato tutto da ricostruire giorno, dopo giorno, rappresenta pienamente quella sfera lunare che lentamente svela il suo volto: come la Luna mutevole brilla di luce riflessa, ma affascina da secoli gli osservatori.L'emozione del 'diabolico' Di Bernardo trasuda dagli scatti che lo stesso autore e disegnatore posta sui Social a ricordare una presentazione che non ha sfigurato nel contesto lucchese ed anzi arricchisce oggi l'album della kermesse toscana portando sul grande schermo l'arte, sempre più rara, dei disegni e delle storie animate.

Non toglie nulla alla serie a fumetti così come è nata e si è evoluta negli anni sino ad essere tradotta in Europa, ed anzi apre una interessante e suggestiva finestra su Firenze, culla della civiltà e della cronaca nera, mettendo in risalto un prodotto italiano che avrebbe potuto avere maggiore successo. Ma c'è ancora tempo per questo.Così come gli occhi insonni di Desdemona si spalancano davanti all'incubo, la sveglia può ancora suonare per quei produttori cinematografici e televisivi ancora interessati a promuovere non ciò che piace, ma ciò che può piacere.I 40 minuti che scorrono nell'episodio pilota non bastano, il pubblico chiede già il seguito.

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