“Come vogliamo, oggi, l’auto da città? Elettrica e facilmente ricaricabile, compatta per muoversi nelle strade cittadine e per il parcheggio, due posti e carrozzeria modulare estate/inverno. Proprio come le mini-auto (come Birò, Ami, Rocks-e, Topolino, Smart EQ, Microlino, Xev JoJo, eccetera) che si diffondono oggi nei centri delle nostre città. L’antesignana di queste vetture è nata proprio in Toscana, 60 anni fa, nella villa settecentesca di Poggio Adorno, tra Santa Croce, da Castelfranco di Sotto e Fucecchio”.
La Nazione ricorda l’Urbanina, quella macchina ideata dal marchese Pier Girolamo Bargagli Bardi Bandini e dal geniale tecnico Narciso Cristiani, che da oggi è esposta in una mostra allestita nella sede della Regione Toscana in piazza Duomo.
Ma quell’idea dei due geni era troppo avanti per quel tempo e sulla Urbanina e sui suoi inventori è caduto l’oblio. A risvegliare la memoria ci pensa l’associazione “L’auto elettrica tra passato e futuro”, nata nel 2018 dall’entusiasmo di un gruppo di appassionati con la presidenza di don Andrea Pio Cristiani, figlio di Narciso progettista della Urbanina, che non vuole far dimenticare quei visionari.