​L’impatto della moda in dodici quartieri di Firenze

Dodici luoghi in cui la fantasia va di pari passo con la manualità. Dodici indirizzi che si trovano tra i vari quartieri del capoluogo toscano che sono tutti da scoprire

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2020 12:22
​L’impatto della moda in dodici quartieri di Firenze

L'invito proviene da ApritiModa, ovvero il nuovo evento che è nato da un’intuizione di Cinzia Sasso, il cui obiettivo è quello di dare maggiore valore a ciò che succede nel dietro le quinte del settore dell’alta moda.

L’importante iniziativa di ApritiModa

In un mondo che gira sempre di più sul web, è chiaro che l’attenzione verso le piccole, ma importanti realtà che sostengono il mondo della moda e del design è molto importante. Detto questo, anche il web diventa uno strumento molto utile se utilizzato in maniera corretta, perché consente di andare alla ricerca dei prodotti più venduti in relazione ad un determinato ambito stilistico.

E, proprio su internet, si possono trovare piattaforme come piuvenduti.it, in cui c’è la possibilità di trovare degli elementi d’arredo e di design unici, sfruttando tanti consigli per individuare gli oggetti per la casa più venduti e quelli dotati del miglior rapporto tra qualità e prezzo, come delle meravigliose spa gonfiabili da esterno, un elemento lussuoso, ma al tempo stesso pratico e funzionale, che indubbiamente si può trasformare un valore aggiunto per chi ha uno spazio esterno da poter sfruttare a proprio piacimento.

Cosa c’è da scoprire (e come farlo) tra 24 e 25 ottobre

Tra laboratori, archivi storici, sartorie teatrali e musei, ci sarà la possibilità di ammirare e visitare tutti questi luoghi in via del tutto gratuita. Come si può facilmente intuire, dato il periodo storico, saranno tutte visite a numero chiuso, in cui sarà obbligatoria la prenotazione, che si potrà effettuare direttamente sul portale www.apritimoda.it.

La Toscana è da sempre un territorio decisamente fertile in quanto a moda, innovazione e design, testimone soprattutto di un altissimo livello di artigianalità e di creatività. Al giorno d’oggi, con l’emergenza sanitaria attualmente in atto e tutto ciò che ne consegue dal punto di vista economico, è fondamentale per le piccole realtà riuscire a trovare quel coraggio che serve per affrontare, combattere e sconfiggere, sempre in totale sicurezza, questa crisi.

Un’iniziativa che ha trovato il consenso anche di grandi marchi, come ad esempio il Gruppo Prada, che ha deciso di aprire pure la sua sede di Valvigna, che si trova nei pressi di Arezzo, permettendo ai visitatori di ammirare e scoprire qualcosa di più sugli archivi storici. Senza dimenticare come a questo progetto abbia aderito pure l’Antico Setificio Fiorentino.

Sempre a Firenze, a pochi passi dal centro storico, ci sarà la possibilità di fare un salto presso la Fondazione Arte della Seta Lisio, per andare alla scoperta della collezione di tessuti pregiati antichi ivi ospitata. Da ammirare anche la spettacolare biblioteca, così come l’archivio fotografico estremamente ricco e variegato. Da scoprire anche la Premiata Tessitura TACS, che si trova nei pressi di Arezzo.

Inoltre, proprio dietro la Basilica di Santa Maria Novella, nel capoluogo toscano, ci sarà la possibilità di dare un’occhiata, sempre con prenotazione obbligatoria, è utile ricordarlo, ad alcune stanze mai accessibili di solito all’interno dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella.

Ci saranno anche diversi musei che hanno deciso di aderire a tale iniziativa: tra gli altri, quello del tessuto di Prato, che può contare sulla presenza, al suo interno, di numerosi tessuti che risalgono addirittura al III secolo, fino ad arrivare a vari bozzetti d’artista che si riferiscono a personaggi come Gio Ponti, Bruno Munari e Pomodoro. Interessante anche la proposta del Museo Salvatore Ferragamo, che permette di andare alla scoperta di numerose scarpe d’archivio, localizzato in piazza Santa Trinità. Inoltre, c’è anche il palazzo Enrico Coveri, con tanto di galleria d’arte, e il laboratorio di calzoleria di Stefano Bemer, oltre quello di Loretta Caponi, in cui vi perderete in meravigliosi ricami.

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