L'imparzialità del giudice: la ricusazione nel processo al Forteto diventa un caso nazionale

Il Tribunale di Firenze contro la Procura della Repubblica, l'Ordine degli Avvocati contro quello dei Giornalisti

Nicola
Nicola Novelli
11 agosto 2014 01:32
L'imparzialità del giudice: la ricusazione nel processo al Forteto diventa un caso nazionale

Dieci giorni fa la corte d'appello ha deciso la ricusazione del giudice Marco Bouchard accogliendo un'istanza dell'avvocato Lorenzo Zilletti, difensore del fondatore del Forteto, Rodolfo Fiesoli. Dopo l'appello di intellettuali all' Associazione Nazionale Magistrati, la procura generale ha deciso di fare ricorso in Cassazione contro la ricusazione e la stampa si è domandata perché i componenti della corte d'appello (Fabio Massimo Drago, Laura Martusciello e Maria Cannizzaro) abbiamo firmato una decisione senza precedenti al Tribunale di Firenze. Davvero il giudice Bouchard manca di terzietà? E semmani non è in conflitto uno dei giudici estensori dell'ordinanza di accoglimento della istanza, Maria Cannizzaro, che nel 2010 ha affidato minori al Forteto e nel 2012, dopo l'arresto di Rodolfo Fiesoli, ha ritenuto di confermare gli affidamenti?

Sorprende anche la presa di posizione del presidente dell'Ordine degli avvocati. L'avvocato Sergio Paparo in una lettera inviata a due quotidiani, ha ribattuto ai giornalisti scrivendo di "una sequela di soggetti totalmente digiuni – prima ancora che di nozioni tecniche – della benché minima cultura della Giurisdizione".

Oggi il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli, chiede al presidente degli avvocati di chiarire pubblicamente e in modo inequivoco se l'espressione "mestieranti dell’argomento dietrologico" intendeva riferirsi a uno, o più giornalisti: “Se il presidente Paparo si riferiva a dei giornalisti lo invito a rivolgersi senza indugio al Consiglio di disciplina dell'ordine dei giornalisti della Toscana a cui spetta il compito di sanzionare disciplinarmente i colleghi che tradiscono gli obblighi stabiliti dalla Carta dei doveri. In caso contrario chiarisca a sé, agli avvocati fiorentini e ai giornalisti toscani che il presidente dell’Ordine degli avvocati non si arroga il diritto di stabilire chi e quando possa dar conto all’opinione pubblica di inchieste e procedimenti giudiziari”.

Approfondimenti

Intanto uno dei giornalisti chiamati in causa in una successiva presa di posizione del presidente Paparo ha preannunciato querela per diffamazione.  

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