Liliana Segre, invito in Toscana per il giorno della Memoria (27 gennaio)

Regione, Monni e Gazzetti (Pd): “Andiamo avanti insieme con le politiche della Memoria e dell’antifascismo”. Atto sottoscritto anche dagli altri colleghi del Pd e dai gruppi di Italia Viva, Serena Spinelli e Monica Pecori del gruppo Misto, Sì Toscana a Sinistra e M5S

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2019 11:28
Liliana Segre, invito in Toscana per il giorno della Memoria (27 gennaio)

Massima solidarietà ed un invito rivolto alla senatrice Liliana Segre a venire in Toscana in occasione delle iniziative per il ‘Giorno della memoria’ (ricorrenza che si celebra il 27 gennaio di ogni anno) per condividere con lei, insieme agli studenti toscani, gli obiettivi, le finalità ed eventualmente i primi risultatati della Commissione parlamentare straordinaria. A chiedere al Consiglio Regionale di esprimere vicinanza e solidarietà alla senatrice Segre ed, al tempo stesso, ad invitare la Giunta a proseguire l'importante lavoro avviato in tal senso sono la vice capogruppo del Pd in Regione Monia Monni prima firmataria insieme al consigliere Francesco Gazzetti di una mozione in cui si chiede al Governo della Toscana di continuare ogni azione utile nel sostenere le attività dedicate alle politiche della Memoria con particolare riferimento all’antifascismo e ai temi della deportazione; così come di proseguire ogni attività in continuità con le finalità e gli obiettivi presenti nella mozione che ha appunto istituito la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”. 

Nell’atto sottoscritto anche dagli altri colleghi del Pd e dai gruppi di Italia Viva, Serena Spinelli e Monica Pecori del gruppo Misto, Sì Toscana a Sinistra e M5S, oltre ad esprimere apprezzamento per l’istituzione della commissione straordinaria voluta dalla Segre, Monni e Gazzetti esprimono anche profonda solidarietà alla Senatrice Segre, a cui nelle scorse ore è stata assegnata anche una scorta, e profondo rammarico per il mancato voto unanime del Senato per un atto “che – aggiungono Monni e Gazzetti - punta a contrastare ogni forma di discriminazione e incitamento all’odio e che dovrebbe costituire un momento di unità delle istituzioni, dei movimenti e dei partiti presenti in parlamento”.

Nella mozione presentata in Consiglio Regionale si ricorda che la Toscana, come sopra sinteticamente richiamato, si è da sempre contraddistinta per essere una terra dei diritti e quindi è opportuno continuare a promuovere una cultura di libertà, democrazia, pace e collaborazione tra i popoli, anche attraverso la lotta ad ogni forma di discriminazione dell’essere umano. La mozione prende anche atto che il voto di astensione alla commissione straordinaria voluta da Segre, ha visto anche una netta presa di posizione contraria da parte dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che hanno parlato, per bocca del loro portavoce, di "un modo più o meno esplicito per legittimare, o per restare indifferenti, davanti a un odio che purtroppo avanza e che deve riguardare ciascuno di noi a prescindere da ogni appartenenza partitica" “Siamo –concludono Monni e Gazzetti – in un momento storico caratterizzato da una crescente spirale di fenomeni di intolleranza.

Portare avanti ogni azione utile affinché le istituzioni democratiche siano i primi argini all’insorgere di odio e violenza sociale, atti di discriminazione di stampo razzista, neo fascista e antisemita, è un nostro dovere”

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