Leopolda 2014: la reazione del sindacato

Preoccupato che il governo tagli 150 mln destinati ai Patronati sindacali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2014 13:25
Leopolda 2014: la reazione del sindacato

Il Governo ha deciso il taglio drastico ai Patronati di 150 milioni di euro del contributo a loro destinato. Oggi il coordinamento regionale Ital Uil Toscana annuncia un'azione di protesta, che prevede una serie di iniziative: da una raccolta di firme dei cittadini sia cartacea che on–line, a incontri con i Parlamentari, manifestazioni e presidi in tutte le città davanti alle Prefetture, alle sedi Inps e Inail, la chiusura per protesta dei nostri uffici, ma soprattutto in queste iniziative vogliamo coinvolgere la cittadinanza perché crediamo che attraverso la loro voce si possa esprimere il valore del nostro lavoro.

Una delle posizioni più rilevanti espresse nel corso della Leopolda 2014 è stata quella di Davide Serra, che ha auspicato l'abolizione del diritto di sciopero all’interno del Pubblico Impiego. E che asseconda la strategia di Renzi, secondo il quale “il posto fisso non esiste più perché sono cambiati i tempi, perché è cambiato il mondo del lavoro”.

L’Associazione stampa toscana, l’Ordine dei giornalisti della Toscana e la Consulta dei Cdr esprimono preoccupazione per l’effetto che potrebbero avere nel settore giornalistico l’abolizione dell’articolo 18 e l’introduzione della libertà di demansionamento, provvedimenti contenuti nel Jobs act.

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"Di certo non si è trattato di un’esternazione estemporanea propria dell’interessato ma di un ragionamento che scaturisce dall’interno del Think Tank di Matteo Renzi. Tanto è che ancora non c’è stata una smentita da parte del premier in persona, infatti le uniche dichiarazioni sull’argomento provengono finora solo da alcuni rappresentanti secondari del suo entourage, quali la Madia e la Boschi.” commenta il Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili “Si tratta di affermazioni pericolose, che ci riportano indietro nel tempo di 50 anni o forse più.

Noi rifiutiamo posizioni massimaliste e comprendiamo che serve una riforma complessiva del mercato del lavoro, per consentire di adeguare tempestivamente le strutture produttive alle condizioni del mercato stesso, sia esso pubblico o privato. Ma i lavoratori”, sottolinea Attili, “non possono essere soggetti, nell’espletamento delle loro mansioni quotidiane, a possibili vessazioni del datore di lavoro. Un conto è dire che si deve semplificare il mercato del lavoro, un altro è dire che devono essere abolite le garanzie.” “Dalle affermazioni di Renzi e di Serra gli intenti del governo sono a questo punto chiari ed evidenti”, concludeil Segretario Generale della UILPA, “i lavoratori ed in particolare i lavoratori pubblici devono essere tartassati e vessati, anche superando diritti costituzionalmente garantiti.

Il prossimo passo quale sarà? Il ritorno alle corporazioni?”

Toni non meno preoccupati anche a Palazzo Vecchio dall'Unione Sindacale di Base. Venerdi scorso il Sindaco Nardella in una conferenza stampa a poche ore dall’inizio della Leopolda ha annunciato che procederà ad una serie di tagli al numero dei Dirigenti e delle Posizioni Organizzative.

“l Sindaco non ha dedicato una sola parola sulla tragica situazione in cui versano circa 3.500 dipendenti, sui quali sta per abbattersi la spada di Damocle -si legge in un comunicato sindacale- Infatti dal 1 gennaio 2015, se non ci sarà un intervento serio e diretto da parte della parte politica e dei Dirigenti preposti, inizierà l’opera di recupero coatto delle somme percepite in funzione di attività lavorative effettivamente svolte e previste contrattualmente. Così come non ha speso una sola parola sulla situazione e la trattativa relativa al Contratto Decentrato che doveva concludersi entro il 31 Ottobre e della quale abbiamo perso le tracce”.

Martedi 28 ottobre si terrà la riunione del Coordinamento della RSU che intende adottare tutte le misure e le forme di mobilitazione.

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