Le storie dalla comunità dell’Isolotto al 63° Festival dei Popoli

Seconda giornata di festival: al cinema La Compagnia iniziano le proiezioni per i concorsi italiano e internazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2022 19:20
Le storie dalla comunità dell’Isolotto  al 63° Festival dei Popoli

 Dal ‘68 nel quartiere Isolotto di Firenze in Le chiavi della storia di Federico Micali agli anni ‘90 con la testimonianza di gioventù e impegno politico in Ardenza di Daniela De Felice, a quelle odierne, disperate e sorrette da un filo di speranza, di adolescenti nella fredda Russia in How to Save a Dead Friend di Marusya Syroechkovskaya: questi alcuni dei protagonisti di domenica 6 novembre al 63° Festival dei Popoli al cinema La Compagnia e al cinema Stensen con la sezione per i ragazzi Kids and Teen e la retrospettiva ai fratelli Dardenne.

Al cinema La Compagnia si parte alle 11 con Le Chiavi di una Storia - La Comunità dell'Isolotto di Federico Micali che racconta di quando l’Isolotto a Firenze è stato al centro dell’attenzione mondiale, del conflitto nel ‘68 tra la Chiesa e la comunità del quartiere, estromessa dal vescovo e di quando, da allora ad oggi, nacque una realtà comunitaria, orizzontale, aperta agli ultimi e attenta alle disuguaglianze. In sala per presentare il film con il regista ci sarà anche don Alessandro Santoro, fondatore della comunità delle Piagge, e Carlo Consigli con Marco Benvenuti, in rappresentanza della comunità dell'Isolotto e il regista (ingresso libero).

Alle 15 sempre al cinema La Compagnia al via il concorso internazionale con il cortometraggio We Know How Beautiful they were, these islands di Younes Ben Slimane, sulle cicatrici della storia raccontate dagli oggetti, una volta beni di proprietari oggi defunti, e su uno sconosciuto, che scava tombe e veglia i morti. A seguire il mediometraggio É noite na América di Ana vaz, un documentario sugli animali - piccoli gufi, capibara, formichieri o lupi - salvati in città, oltre i loro confini abituali, che pongono l’essenziale domanda se non stiamo, noi umani, invadendo il loro spazio.

Alle 17, la sezione Habitat presenta Just animals di Saila Kivelä e Vesa Kuosmanen, un documentario personale che ritrae Saila, attivista per i diritti degli diritti degli animali, ad affrontare i propri limiti e l’indifferenza della persone nell’inseguire la propria utopia nella vita. Alle 19 inizia anche il concorso italiano, con la proiezione di Ardenza di Daniela de Felice, che racconta il punto di vista femminile di un'emancipazione nell'Italia degli anni 90, attraverso l'atmosfera inebriante dell'impegno politico e l'onnipotenza della giovinezza, tra fervore, utopia e scoperta dell'amore.

Alle 21, il lungometraggio in prima nazionale per il concorso internazionale è How to Save a Dead Friend di Marusya Syroechkovskaya, un grido del cuore, un omaggio a un'intera generazione messa a tacere. Marusya ha 16 anni ed è decisa a porre fine alla sua vita, poi incontra la sua anima gemella in un'altra millennial, Kimi. Trascorrono un decennio a filmare l'euforia e l'ansia, la felicità e l'infelicità della loro giovinezza, imbavagliate da un regime violento e autocratico nel bel mezzo di una "Russia depressa".

Si alza il sipario anche al cinema Stensen (viale don Minzoni, 25c), con la sezione dedicata ai più giovani Kids and Teen, dalla mattina. Alle 9.30 la proiezione di One in a Million di Joya Thome, documentario di formazione che indaga questioni attuali nel rapporto tra generazioni, come il successo e la solitudine, amicizie e prime amori, il coming out e il coraggio di essere sé stessi. Lo fa con la storia di due ragazze e della loro amicizia: Whitney Bjerken, americana della Georgia, YouTuber di fama mondiale e cantautrice di successo, con la sensibile Yara di Neumünster, nel nord della Germania, sua più grande fan. Alle 12, My Paper Life di Vida Dena: storia di una famiglia siriana migrata nel cuore dell’Europa, a Bruxelles, dei sogni di una vita semplicemente ordinaria delle due giovani figlie Hala e Rima.

Segue alle 14.30 Shadow Game di Eefje Blankevoort e Els van Driel, sul lungo viaggio intrapreso da migliaia di rifugiati, sfidando qualunque condizione atmosferica per superare le frontiere.

L’omaggio ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, a cui è dedicata la retrospettiva di quest’anno, inizia alle 21, sempre al cinema Stensen, con la proiezione di Il ragazzo con la bicicletta (Le Gamin au vélo), grande successo di pubblico del duo belga, sulla storia di Cyrill, un figlio indesiderato, incapace di accettare l’abbandono paterno, che porta alla sua reclusione in casa famiglia.

Festival dei Popoli | info@festivaldeipopoli.org. Abbonamenti: 50 euro abbonamento completo, 35 ridotto; 10 euro giornaliero (7 ridotto). Biglietti: pomeriggio 7 euro (5 ridotto); serale 7 euro (5 ridotto).

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