Lavoro nero, sequestrati a Firenze foulard contraffatti

​Lotta al lavoro sommerso ed alla produzione e vendita di prodotti contraffatti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2014 09:50
Lavoro nero, sequestrati a Firenze foulard contraffatti

I controlli dei finanzieri del Gruppo di Firenze nel centro storico fiorentino hanno portato ad individuare 4 banchi ambulanti (3 siti nei pressi del mercato di San Lorenzo ed 1 in Piazza della Repubblica), gestiti da 2 donne brasiliane, che vendevano foulard con marchi contraffatti “Burberry” e “Louis Vuitton”, corredati da etichette false circa l’origine e la composizione della merce. Invece della dicitura “Made in PRC” (China) e la composizione “100% viscosa” era stata apposta un’etichetta che indicava la dicitura “Firenze Italy” e “100% seta”.

Sequestrati complessivamente 307 foulard. Le 2 donne sono state denunciate all’autorità Giudiziaria fiorentina per i reati di importazione e commercio di prodotti contraffatti nonché di frode in commercio.

Un controllo congiunto dei finanzieri del Gruppo di Firenze, dei Carabinieri, dei funzionari dell’Azienda Sanitaria fiorentina, della Direzione Territoriale del Lavoro, dell’INAIL, dell’INPS e della Polizia Municipale di Sesto Fiorentino ha interessato un capannone ubicato nella zona industriale di Sesto Fiorentino-Osmannoro, che ospita 9 aziende gestite da imprenditori di etnia cinese.

All’interno dello stabile sono stati trovati intenti al lavoro 35 operai cinesi, di cui, all’esito dei controlli eseguiti, 14 sono risultati completamente a nero, 3 irregolari ed 1 clandestino. Il datore di lavoro che impiegava la persona clandestina è stato denunciato all’Autorità giudiziaria fiorentina per “impiego di lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno” (art. 22, comma 12, del D.lgs n. 286/1998).

Le sanzioni amministrative sono pari a 60.500 euro. Sono stati emessi 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per “impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro all’atto del controllo” (art. 14 d.lgs. 81/2008).

Molto precarie le condizioni igieniche e di sicurezza sui luoghi di lavoro. All’interno del capannone erano stati creati anche dei soppalchi destinati a dormitori per gli operai. Una parte dello stabile era stata trasformata in una sorta di “mensa aziendale” non autorizzata. Per tali abusi è stata inoltrata al Sindaco di Sesto Fiorentino la richiesta di emissione di un’ordinanza di chiusura dell’immobile.

I NAS hanno provveduto a sottoporre a sequestro i locali adibiti a mensa.

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