Latte in polvere: mozione Pd per la qualità dei prodotti caseari

Capirossi (Pd): "La Commissione Europea impone all'Italia di adeguarsi. Ma la Toscana tutelerà le proprie produzioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2015 17:07
Latte in polvere: mozione Pd per la qualità dei prodotti caseari

Il tentativo di bloccare il tentativo dell’Unione Europea di autorizzare la produzione di formaggi con la polvere al posto del latte fresco nella nostra regione rischia di colpire un grande patrimonio di eccellenze regionali (35 i prodotti caseari a rischio). La Regione Toscana ha approvazione un’altra importanza mozione con cui si è impegnata a tutelare le specificità territoriali, organolettiche e nutrizionali dei prodotti toscani, in particolare per quelli realizzati con latte fresco, di una etichetta per la qualità.

L’impegno a tutela dei formaggi toscani può essere sottoscritto anche dai privati cittadini attraverso una petizione nazionale. Il link per firmare la petizione si può trovare sui profili ufficiali: facebook.com/coldiretti.campania e twitter.com/ColdirettiC. Le firme serviranno per difendere la legge n.138 dell’11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all’utilizzo della polvere al posto del latte.

Il superamento di questa norma provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy. “Noi – conclude Marcelli - ci opporremo al tentativo delle lobby di obbligare ad usare latte in polvere al posto del latte. Il formaggio si fa, da che mondo è mondo, con il latte”.

Nel caso che la procedura d'infrazione avviata dalla Commissione Europea nei confronti dell'Italia porti ad un necessario adeguamento della normativa vigente, la Regione Toscana intraprenderà ogni iniziativa utile per la tutela delle proprie produzioni casearie di qualità, delle specifità territoriali e delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali. L'utilizzo del latte fresco, tramite un'apposita descrizione sulle etichette, permetterà inoltre di individuare con chiarezza la genuinità dei prodotti. Sono questi gli impegni chiesti alla giunta toscana da una mozione proposta dalla consigliera Pd Fiammetta Capirossi, e sottoscritta da tutti i consiglieri del gruppo, approvata stamani dal Consiglio regionale della Toscana. «Con una legge del '74 l'Italia è l'unico Stato membro dell'Unione ad avere norme specifiche per il divieto del latte in polvere nei prodotti caseari.

Questo a livello europeo viene considerata una violazione al principio della libera circolazione delle merci e difficilmente il nostro Paese riuscirà a sottrarsi alla richiesta di abrogare tale divieto. Ma sul piano della qualità e della specificità delle nostre produzioni, che da sempre utilizzano solo latte fresco, non accetteremo nessun adeguamento. La Toscana vanta 35 tipologie di formaggi tradizionali, tra i quali Dop e Igp, comunque esclusi dalla richiesta della Commissione, che hanno il proprio punto di forza nella qualità e genuinità di tutta la filiera di produzione.

Tutto questo deve rimanere intatto, e anzi dovrà essere ulteriolmente valorizzato in etichetta, dove l'indicazione dell'utilizzo esclusivo di latte fresco costituirà un segnale distintivo e permetterà ai consumatori di riconoscere immediatamente i nostri prodotti di qualità" - ha dichiarato la consigliera Fiammetta Capirossi, prima firmataria della mozione.  

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