L'Apple Store avrà la sua insegna

Grassi: “Si deroga al regolamento edilizio per l'insegna dello store”. L'assessore Perra: “E' singolare che i consiglieri di minoranza non vogliano applicare il regolamento edilizio approvato a luglio dal Consiglio, andando contro la creazione di 70 posti di lavoro”. Il gruppo Forza Italia: “Da oggi si aprono grandi possibilità per chiunque a Firenze. O no?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2015 21:47
L'Apple Store avrà la sua insegna

La delibera per l'autorizzazione dell'insegna del nuovo Apple Store di piazza della Repubblica era al voto nel consiglio comunale di oggi. Ma solo dopo un lungo dibattito è arrivata l'approvazione.

“Nessuno è contrario all'apertura, siamo ben contenti che un'azienda che ha innovato la tecnologia del mondo abbia scelto di aprire uno store nel centro di Firenze. Altra cosa è andare in deroga al regolamento edilizio per far mettere un'insegna in piazza della Repubblica. Siamo in zona Unesco e questo prevede delle regole ben precise. Il sindaco Nardella nel giro di pochi anni cambia idea e decide che d'ora in poi si deciderà caso per caso, ma se era sempre stato contrario alla pubblicità travestita da insegne”.

Così attacca Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, durante la seduta odierna del Consiglio comunale, che ha visto la discussione sull'installazione dell'insegna. E precisa: “il tentativo della maggioranza di Palazzo Vecchio di far passare per normale un iter di deroga è inaccettabile. Ma, si sarebbe comportata nel solito modo l'amministrazione, se non fosse stata una multinazionale di grande rilevanza a chiedere una cosa del genere? Pensiamo proprio di no. Anche se il Comune incasserà meno soldi dall'arrivo di Apple in città siamo per tutelare il nostro patrimonio artistico e per questo abbiamo votato contro la deroga.

Non stiamo facendo demagogia ma stiamo cercando di far rispettare le regole, che siano uguali per tutti”. “E non si venga a dire che se non avranno l'autorizzazione per l'insegna del negozio non apriranno. Come se questo elemento potesse ribaltare una decisione già presa da tempo da parte di Apple. In molte città europee, e anche in Italia, i Comuni si sono comportati in maniera diversa da quella di Firenze. Come mai sembra che qua ormai tutto è deciso e che il Consiglio chiamato a pronunciarsi su un atto di questo tipo non possa fare la sua parte tutelando la città?” conclude Grassi.

"E' singolare che i consiglieri di minoranza oggi non vogliano applicare un articolo del regolamento edilizio approvato dal Consiglio comunale a luglio. Tanto più su un tema assolutamente lineare come la deroga su un'insegna per un'iniziativa commerciale che significa 70 nuovi posti di lavoro per Firenze e la riqualificazione di piazza della Repubblica con 900 mila euro”. Così l'assessore all'Urbanistica Lorenzo Perra “L'articolo 94 del regolamento edilizio – ha spiegato Perra - disciplina le modalità con cui possono essere realizzate e installate le insegne, che devono essere inserite all'interno dell'entrata dei negozi.

L'articolo 83 consente la deroga a questa prescrizione per determinate condizioni, ovvero per interventi di particolare rilievo nell'area Unesco. Su questo tema, siamo alla prima applicazione del nuovo regolamento edilizio entrato in vigore alla fine di luglio, che ammette la possibilità di una deroga. Quella presentata da Apple è la prima richiesta arrivata all'Amministrazione comunale, ed è quindi la prima volta che il Consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi in merito. È importante ricordare – ha proseguito l'assessore - che si sta intervenendo su un immobile con più di 2mila mq di superficie, di proprietà di Bnl, affittato per 1730 metri quadri ad Apple.

La richiesta dell'azienda di poter disapplicare l'articolo 94 ai sensi dell'articolo 83, è stata esaminata dagli uffici comunali e ha avuto il parere favorevole della Sovrintendenza. Oggi arriva in Consiglio, che è l'organo competente a deliberare. Non è una concessione della giunta, ma una possibilità che i consiglieri stessi hanno introdotto votando il regolamento urbanistico e quello edilizio. Dopo un mese si attiva la procedura per un intervento con una ricaduta economica importante in termini di occupazione per oltre 70 persone e di riqualificazione di una piazza importante della città.

Il tentativo delle minoranze di rinviare questo intervento serve solo a impedire che in questa città aprano nuove importanti iniziative commerciali”.

Questo l'intervento dei consiglieri del Gruppo Forza Italia: “Il Consiglio comunale potrà di volta in volta entrare direttamente nel merito di quali "interventi di particolare ed eccezionale rilevanza" potranno bypassare le specifiche prescrizioni definite dal regolamento edilizio. Prescrizioni di vario genere che vanno dalle coperture agli intonaci, dalle murature alle tinteggiature, dalle insegne alle tende. È quanto emerge dalla delibera che abbiamo votato oggi in merito all'insegna della azienda Apple nella sua prossima apertura in piazza della Repubblica. Ben venga l'Apple Store, e ben vengano i 900mila euro che arriveranno nelle casse del Comune per migliorare il decoro di piazza della Repubblica, ma il punto evidentemente non è questo.

Si tratta di chiarire se il Consiglio Comunale abbia la competenza, oltre che la capacità, di valutare "la rilevanza" caso per caso e quali siano le vie e le procedure per poter domandare questo "status" particolare di intervento, dato che è nostro dovere garantire pari opportunità a tutti. Per questo abbiamo deciso di non votare la delibera”.

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