Lampioni spenti fino alle 23,15 per risparmiare energia

Il sindaco annuncia la misura "su meno del 10% del territorio fiorentino". Question time di Draghi (Fdi)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2022 15:50
Lampioni spenti fino alle 23,15 per risparmiare energia

Lo smart working per i dipendenti concentrato il venerdì, la rimodulazione dell’illuminazione pubblica, un tavolo con le categorie economiche per mettere a punto interventi condivisi e una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini. Sono queste le principali iniziative definite dall’Amministrazione comunale per far fronte alla crisi energetica e che puntano a un risparmio di circa un milione di euro in un anno.

"Nella giunta di oggi abbiamo approvato due delibere per far fronte alla drammatica situazione energetica - dichiara il sindaco Dario Nardella -. Il primo punto è lo spegnimento di alcuni lampioni dell'illuminazione pubblica su meno del 10% del territorio fiorentino, dal tramonto fino alle 23.15. Sarà garantita in ogni caso l'illuminazione sufficiente per la sicurezza pubblica e quella stradale. Poi vogliamo concentrare tutto il lavoro ‘agile’ il venerdì, non in modo coercitivo ma facendo scegliere ai dipendenti, in modo da chiudere quanti più uffici possibile e risparmiare luce e energia”.

“Inoltre – aggiunge il sindaco -, abbiamo intenzione di aprire un tavolo tecnico con le associazioni di categoria che abbiamo già incontrato ieri, per valutare le modalità di risparmio energetico sul modello sperimentato questa estate con la chiusura dei negozi con l'aria condizionata per evitare dispersione. Valuteremo anche altre ipotesi come lo spegnimento dei cartelloni pubblicitari durante la notte”.

In dettaglio, l’Amministrazione sta lavorando su più fronti per contenere le spese energetiche con l’obiettivo di avere un risparmio di 800.000 euro per i prossimi sei mesi e oltre un milione in un anno. Nel periodo estivo, infatti, il contributo più importante arriverà dall’illuminazione pubblica perché verrà a mancare la quota parte del riscaldamento e per l’utilizzo dei condizionatori sono già stati definite regole più stringenti già la scorsa estate.

Il primo e più consistente ambito di intervento è quello dello smart working concentrato in un unico giorno, il venerdì. Attualmente circa 1.250 dipendenti “smartizzabili” del Comune lavorano già in regime di lavoro agile ordinario 1 o 2 giorni la settimana. Adesso l’intenzione è quella di concentrare lo smart working in un unico giorno, il venerdì, riaprire i termini per la presentazione di richieste per attivazione lavoro agile, al fine di chiudere intere porzioni di edifici comunali e quindi ottenere un risparmio energetico dallo spegnimento di riscaldamento e dalla riduzione dei consumi di energia elettrica.

Non rientrano in questa prospettiva gli uffici aperti al pubblico (dagli Urp all’anagrafe, dalle scuole alle biblioteche): questa sperimentazione, infatti, non vuole intaccare i servizi al cittadino e non vuole aumentare i giorni di smart totali. Quindi nessun aggravio di costi per i dipendenti e nessun aumento dei consumi energetici nelle case perché non si aumentano i giorni di lavoro agile.

Per i dipendenti non interessati allo smart working ma che preferiranno lavorare in ufficio l’Amministrazione attiverà degli spazi di coworking partenendo dalle sedi delle biblioteche comunali allestendo postazioni di lavoro che il venerdì potranno essere utilizzate dai dipendenti. Oggi basta entrare con la propria password su un pc dell’Amministrazione collegato alla rete per accedere ai propri programmi e ai propri archivi. Il contributo alla riduzione delle spese è stimato in 400.000 euro.

Per quanto riguarda gli interventi per la riduzione della spesa energetica relativa all’illuminazione, si tratta di una rimodulazione del calendario delle accensioni del circuito variabile, che dal momento dell’attivazione fino al ritorno dell’ora solare, si tradurrà in un risparmio stimato di circa 400mila euro. La giunta ha approvato una delibera di indirizzi per Firenze Smart che, sotto la supervisione degli uffici comunali, attuerà gli interventi necessari che riguarderanno tale “circuito elettrico” dell’illuminazione pubblica cittadina, e si tratta degli impianti che si spengono dopo le 23.15, e viene estesa alla fascia oraria che va dal tramonto alle 23.15 la parzializzazione attuale di meno del 10% dei punti luce.

Questo consente un risparmio stimato di circa 80mila euro al mese. Proseguono ulteriori attività tecniche che l'ufficio illuminazione sta portando avanti con FirenzeSmart in ottica di contenimento della spesa e risparmio energetico, al fine di contenere l'impatto derivante dall'aumento del costo unitario dell'energia, impatto molto più dirompente della riduzione di oltre il 40% dei consumi già attuata dal 2016 ad oggi dal Comune di Firenze.

L’Amministrazione comunale avvierà inoltre una campagna di sensibilizzazione diretta ai cittadini sull’uso razionale dell’energia e finalizzata a diffondere la cultura del risparmio energetico e dell’uso intelligente e razionale dell’energia. Attraverso i canali di comunicazione istituzionali, tradizionali e digitali, verrà promosso l’uso responsabile e moderato della risorsa energetica, fornendo informazioni e proponendo azioni concrete ed immediate per un suo corretto utilizzo. Tutti i cittadini, infatti, adottando semplici abitudini quotidiane possono tenere comportamenti efficaci per incidere in modo sensibile sul risparmio energetico. La campagna, infine, avrà un focus specifico per il target giovanile, coinvolgendo i giovani nell’adozione di comportamenti consapevoli per il risparmio energetico.

Infine, sul versante delle attività economiche, è stato deciso con le categorie di aprire un tavolo tecnico con l’obiettivo di individuare insieme una serie di comportamenti virtuosi nell’ottica del risparmio energetico.

INTERVENTO DI DRAGHI (FDI) - “Ho presentato un Question Time in Consiglio comunale per chiedere al sindaco Dario Nardella notizie sul piano risparmio luci. Non capiamo, infatti – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – perché ci siamo presi i soldi di Firenze Smart?”Questo il testo, in sintesi, del Question Time.Dal momento che gli Amministratori della SILFI avevano proposto, secondo il principio della prudenza, di accantonare a riserva l'utile del 2021, in accordo con il Collegio sindacale, atteso che il risultato particolarmente positivo del 2021 è derivato dal vantaggioso contratto fatto nel giugno 2020 a prezzo fisso dell'energia scaduto il 31.12.202 (Situazione che a partire dal 1.1.2022 avrebbe potuto non ripetersi visto il contratto di fornitura a prezzi variabili);Il Comune di Firenze, portatore della maggioranza delle azioni, non tenendo in considerazione la proposta del Consiglio di Amministrazione della SILFI e del Collegio sindacale (che ha contribuito a nominare!), ha proposto di distribuire tutto l'utile distribuibile e la proposta venne approvata dalla Assemblea dei soci;Già alla fine del 2021 era noto l'aumento del costo dell'energia, tanto che il Governo era intervenuto con Decreti di contrasto al caro-energiaCHIEDE AL SINDACO DI SAPERE1) il motivo per cui il Comune di Firenze ha chiesto la distribuzione degli utili di Firenze Smart, prendendo per se un totale di 850,000 €;2) come sono stati impiegati o saranno impegnati questi fondi.

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