Laba Firenze, una mostra nel metaverso

Una galleria digitale ospita 30 opere fotografiche di due allievi dell'accademia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2024 15:19
Laba Firenze, una mostra nel metaverso

FIRENZE, 17 APRILE 2024 - Si sviluppa interamente nel metaverso la mostra firmata da Laba Firenze per PerformIA Gallery, lo spazio virtuale di Polaris Engineering, realtà pistoiese specializzata nel settore dell'innovazione tecnologica.

Fino al prossimo 11 maggio sarà possibile, per chiunque, addentrarsi nella galleria digitale che ospita circa 30 opere fotografiche di due allievi della Libera Accademia di Belle Arti, che si sono diplomati nell'ultima sessione di tesi ricevendo la menzione di "Studente Eccellente" per i risultati perseguiti durante il percorso di studi. Si tratta, in particolare, del massimo riconoscimento accademico, riservato alle tesi che, oltre a un alto valore in termini di ricerca e di resa formale, dimostrino anche una certa capacità d'innovazione.La mostra nel metaverso è strutturata come una “doppia” personale, con due sezioni, ognuna dedicata alle singole ricerche.

"UZBEKIBOOM" di Lorenzo Dei è una serie di scatti che documenta la trasformazione sociale in corso in Uzbekistan: a partire dalle elezioni presidenziali del 2016, il paese dell'Asia centrale ha conosciuto alcune importanti evoluzioni che lo hanno portato a una crescita economica rilevante. Così lo scenario si è modificato, da Tashkent, a Khiva, fino a Samarcanda: accanto agli edifici religiosi e storici e agli alloggi popolari del periodo sovietico sono sorte architetture nuove, anche grattacieli, parchi divertimento, centri commerciali, in una commistione di tradizione e novità.

Le fotografie di Lorenzo Dei registrano questa fase in cui passato e presente convivono insieme, nella definizione del futuro prossimo."La volpe e il sipario" di Matilde Gusmeroli trae invece il titolo da una raccolta poetica di Alda Merini e si pone come continuazione di una ricerca che da tempo indaga, con varie accezioni, aspetti correlati all'accettazione di sé, al senso di vuoto affettivo e alla mancanza dell'altro. C'è un'assenza a fondare l'intero processo, che sembra trovare un corrispettivo proprio in un verso della Merini: «[...] sono il poeta che canta e non trova parole».

Matilde Gusmeroli pone al centro i corpi, con scatti che tendono a trasformarli, a renderli significativi in quanto indice di presenza e di evanescenza insieme: sono ravvicinati, presi per dettagli, in un bianco e nero contrastato, sfumati. La fotografia si fa mezzo introspettivo, legato all'esperienza fondamentale dell'intimità e dell'essere un “io” tra gli altri. Completa la serie un video, proposto attraverso la ripetizione. Il progetto espositivo è stato curato dal critico d'arte e docente Laba, Matteo Innocenti.La mostra, inaugurata in Laba lo scorso 11 aprile, resterà virtualmente visitabile fino all'11 maggio.

Può essere visionata liberamente tramite pc, smartphone o per mezzo di un visore al seguente link: PerformIA Gallery | Spatial.

CHI E’ LABA FIRENZE? – La Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, autorizzata dal Mur a rilasciare titoli equipollenti alla laurea (D.M. 358 del 30 maggio 2017), è attiva da oltre 20 anni. L’istituto offre la possibilità di conseguire diplomi triennali in cinque indirizzi: Fotografia, Graphic design & Multimedia, Arti Visive-Pittura, Design e Fashion design. Disponibili anche due corsi di 2° livello: in Interior design e in Cinema e Audiovisivi. Il piano didattico dispone anche di un nuovissimo master in Packaging design.

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