FIRENZE- Nemmeno in un film si potrebbe immaginare una tale concatenazione di tragiche coincidenze. Quello che è successo ieri sulla strada provinciale 56 "Del Brollo e Poggio alla Croce" va oltre ogni più perversa fantasia. Oggi nella frazione grevigiana di San Polo, neanche 1.000 abitanti, tutti piangono per la scia di lutti che ha segnato questa giornata nera.
Ma cominciamo dall’inizio.
Ieri a San Polo in Chianti è deceduto un residente. Un parente decide di andare a visitare la salma e portare le sue condoglianze ai parenti. Rientra in paese dal Valdarno, dove si è recato per lavoro a bordo del suo furgone. Lungo la strada del Brollo, un percorso che conosce bene, improvvisamente un cinghiale gli si para davanti attraversando la carreggiata. L’uomo, per evitare l’animale selvatico sterza bruscamente. Il suo furgone diventa incontrollabile e finisce in corsia opposta.
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Esattamente in quel momento sopraggiunge, in direzione contraria, una motocicletta. Alla guida c’è lo zio del conducente del furgone. L’urto inevitabile è violentissimo. L’anziano alla guida dello scooter decede sul colpo.
Ma non c'è il tempo di rendersi conto della tragedia familiare che si sta consumando. In un istante sopraggiunge un'altra moto. Alla guida c’è ancora un residente a San Polo in Chianti. L’uomo non riesce a frenare, sbanda e cade a terra, rimanendo gravemente ferito.
E’ lo stesso autista del furgone a chiamare il 112 e i soccorsi, si sa in Toscana, non tardano ad arrivare. Anzi, compresa subito la gravità dell’accaduto la centrale d'emergenza allerta l’elicottero Pegaso della Regione, che giunge nell’area tempestivamente. Trova lo spazio di atterrare lungo la strada provinciale, nonostante sia circondata dagli alberi, e i sanitari si prodigano a prestare le prime cure al motociclista.
Il tempo di metterlo in sicurezza e via si decolla in direzione del più vicino pronto soccorso. Ma beffa del destino, quando il pilota lancia a tutta potenza il rotore per alzarsi in volo, lo spostamento d’aria provocato fa sollevare un telo di nylon abbandonato nel bosco, che finisce per intrecciarsi con l’anticoppia, la piccola elica posteriore che funziona da timone. L’elicotterista fa appena in tempo ad accorgersene e riesce a riadagiare a terra il velivolo senza danni. Ma serve tempo per liberare la piccola elica avviluppata al telone.
Perciò si è costretti a trasportare il ferito in ambulanza lungo la strada, anziché in volo come pianificato. Nonostante le gravissime le condizioni del motociclista.
Una sequenza impossibile anche solo da supporre quella accaduta ieri sulla strada che collega il Chianti al Valdarno. E che oggi sta facendo piangere tutta San Polo.