La Toscana produrrà vaccini anti-Covid? Giani spinge

Il presidente della Regione: "Dovremmo essere noi a produrli, abbiamo le migliori strutture e professionalità per poterlo fare. Non c'è tempo da perdere. No alla competizione tra territori". Stella (FI): "Pieno sostegno ad autisti Ataf, vaccinare prima malati e chi sta al pubblico"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2021 17:55
La Toscana produrrà vaccini anti-Covid? Giani spinge

Anche la Toscana deve essere messa in grado di produrre i vaccini. Il presidente della Toscana Eugenio Giani non ha dubbi: "Ritengo che occorra accelerare il più possibile sulla vaccinazione di tutta la popolazione nel più breve tempo possibile per arrivare quanto prima all’immunità di gregge. Per fare questo servono i vaccini in grande quantità e il più rapidamente possibile. Ecco perché sono dell’avviso che dovremmo essere noi a produrli, in Toscana come in altre regioni italiane, dove abbiamo le migliori strutture e professionalità per poterlo fare. Non c’è tempo da perdere”.

“La somministrazione del vaccino . dice ancora Giani - deve svolgersi nel rispetto dei criteri di equità e non in base al numero di persone positive, che può eventualmente emergere in un Comune piuttosto che in un altro. La diffusione del virus segue traiettorie non del tutto prevedibili e non sempre arginabili, nonostante il massimo impegno che mettiamo in questo. Non possiamo permettere che i territori entrino in competizione tra loro per assicurarsi la vaccinazione prima di altri”.

Come noto una comunicazione dalla struttura commissariale nazionale per l’emergenza Covid-19, giunta nella serata di ieri, ha informato del taglio delle prossime forniture di vaccino da parte della casa farmaceutica AstraZeneca, oltre ad un cambio di date delle consegne.

Dalla comunicazione si è appreso che la prossima fornitura sarà di 26.400 dosi, mentre da precedente comunicazione avrebbe dovuto essere di 44.500 dosi: in pratica, si tratta di un dimezzamento.

La nuova data di consegna in Italia è stata anticipata al 27 febbraio, mentre era attesa per il 1 di marzo. Anche per la fornitura successiva è prevista una consistente riduzione: 7.100 dosi al posto delle 27.600 precedentemente comunicate. Sempre nella comunicazione della struttura nazionale si chiarisce che, a fronte della riduzione comunicata dalla casa farmaceutica, si è reso necessario ridurre proporzionalmente le dosi assegnate in eguale misura percentuale per tutte le Regioni.

“Così non va – dichiara l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -, è l’ennesima doccia fredda proprio nel momento in cui si sta ampliando il target per AstraZeneca fino a 65 anni e a nuove categorie, recependo anche gli indirizzi emersi dal Consiglio regionale di ieri. Senza vaccini non si vaccina”.

“La campagna di vaccinazione in Toscana – continua - procede a pieno ritmo e siamo ai vertici nazionali per capacità vaccinale, ma queste riduzioni improvvise creano grandi difficoltà, costringono la macchina a rallentare a discapito della salute di tutti i cittadini, proprio nel momento in cui serve accelerare al massimo. In Toscana nessuna dose viene sprecata o ritardata, siamo anche tra coloro che hanno somministrato più vaccini AstraZeneca in Italia. La macchina viaggia e può andare ancora più veloce ma serve la benzina".

"La nostra pianificazione multicanale – conclude Bezzini - garantisce massima efficienza e possiamo arrivare complessivamente a volumi giornalieri anche di 20mila/25mila somministrazioni al giorno, ma se mancano i vaccini è dura”.

Sui vaccini prende posizione il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella: "In Toscana abbiamo ad oggi 260mila vaccinati, se continuiamo così ci vorranno 3 anni per vaccinare tutti i toscani. Occorre invece vaccinare per primi i più esposti e le persone fragili, in primis coloro che stanno al pubblico e che sono esposti al Virus. Bisogna agire velocemente per rispondere all'emergenza Sanitaria e all’emergenza economica, perché prima vacciniamo un numero considerevole di persone, prima l'economia si riprenderà.

In questo contesto, da Forza Italia arriva il pieno supporto agli autisti dell'Ataf che, stanchi di aspettare, hanno messo nero su bianco la richiesta di poter procedere alla vaccinazione di autisti e controllori. Purtroppo la Regione Toscana - accusa Stella - continua a muoversi in ordine sparso e senza strategia, nella sua campagna vaccinale. Ancora nessuna data certa per malati oncologici, malati cronici, disabili, autisti del trasporto pubblico, cassiere dei supermercati, volontari della protezione civile, addetti agli sportelli delle banche, degli uffici postali, degli uffici pubblici, corrieri e postini, personale dei treni, tassisti, ambulanti, ristoratori e baristi.

Ci sono persone disperate, che hanno familiari con malattie gravissime, soggetti che convivono con patologie croniche e disabilità. Giorno dopo giorno le regole cambiano e non si riesce a dare risposta a chi vorrebbe soltanto avere una data certa".

In evidenza