La stazione di Firenze diventa un caso nazionale

Assediata da accattoni, finti aiutanti e molestatori di professione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2014 15:45
La stazione di Firenze diventa un caso nazionale

FIRENZE - Ogni giorno i treni della stazione di Santa Maria Novella sono assediati da bande di rumeni, sinti ed altre etnie, che con la scusa di aiutare a scendere i bagagli chiedono soldi. I turisti sono i più bersagliati. Agli americani arrivano a chiedere anche 20 euro per una valigia. Le donne presidiano le biglietterie automatiche, e con la scusa di aiutare a fare il biglietto si fanno pagare. Le bande, composte da oltre quaranta persone, si dividono poi gli incassi, e possono arrivare a guadagnare oltre 30 euro al giorno a testa. 

La situazione è diventata insostenibile. Anche i dipendenti delle Ferrovie no riescono a far fronte al problema. Anche la stampa nazionale si sta occupando della cosa. Si chiede un intervento urgente del premier Matteo Renzi.

Nelle stesse ore i cui la stampa nazionale si occupa del problema della stazione fiorentina, il legale rappresentante dell'Associazione nazione Rom, Marcello Zuinisi, risponde inviando un comunicato ai giornali in cui spiega di essersi rivolto e di aver chiesto per conto dell'associazione "direttamente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi incontrando, il 3 giugno 2014, il Sottosegretario di Stato al Lavoro ed alle Politiche di Integrazione Franca Biondelli: lavoro e dignità per tutti i cittadini, lavoro e dignità per la Società Civile Rom. La costituzione di una cooperativa di portabagagli all’interno di Santa Maria Novella risolverebbe in un colpo la maggior parte dei problemi di “degrado” nella Stazione Ferroviaria liberando gli Agenti di Polizia in compiti e necessita ben più gravi ed urgenti: arrestare la Camorra, Mafia ed Indrangheta, arrestare i Racket nella città di Firenze".

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