La riunione dei cinque consigli di Quartiere oggi a Palazzo Vecchio

Con il sindaco Nardella dibattito sulla città metropolitana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2015 22:20
La riunione dei cinque consigli di Quartiere oggi a Palazzo Vecchio

Si è tenuta questo pomeriggio nel Salone dei Duecento la prima riunione dei cinque consigli di Quartiere a Palazzo Vecchio. L’assemblea, presieduta dal presidente del Q1 Maurizio Sguanci, ha visto l’intervento del sindaco Dario Nardella, di tutti i presidenti di Quartiere, e interventi da parte di consiglieri di maggioranza e di opposizione. Presenti anche l’assessore al decentramento Federico Gianassi e l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini, oltre ad alcuni consiglieri della città metropolitana e consiglieri comunali. Il tema del dibattito, infatti, era proprio il ruolo dei quartieri all’interno della città metropolitana."Abbiamo ascoltato il sindaco Nardella dire che con la città metropolitana riusciremo a fare la Grande Firenze con le antenne sulle strade.

Quello che però manca è un impegno concreto di amministrazione attiva nel governo dei bisogni e dei servizi, cui potrebbero rispondere i Quartieri di Firenze, eletti, a differenza della città metropolitana, dai cittadini, ma da cinque anni svuotati dalle loro competenze e privati di una struttura autonoma, sostituita da criteri direttivi mai attuati. Un paradosso che non sarà certo risolto dallo sportello al cittadino che il Comune vuole inserire in ogni quartiere e che non è in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini essendo nient'altro che un punto di sola trasmissione delle politiche comunali"Lo afferma la consigliera comunale fiorentina di SEL Donella Verdi a margine della riunione dei cinque consigli di quartiere in corso a Palazzo Vecchio. "Rivendichiamo un ruolo politico per i Quartieri che non può certo consistere in uno sportello al cittadino.

O ci si crede e si investe in questa istituzione, oppure si deve prendere atto che questa inefficienza istituzionale non è più accettabile in un periodo di crisi" osserva Serena Jaff, consigliera del Q1 che durante l'incontro ha parlato a nome di SEL. "O si crede che il politico eletto nel quartiere - prosegue - avendo una conoscenza capillare del suo piccolo territorio, sia in grado di gestire un budget di spesa in modo più oculato e attento di una amministrazione centrale, per cui gli si affida un potere limitato ma realmente effettivo nel territorio, oppure si deve prendere atto una volta per tutte che questa istituzione è puramente funzionale agli apparati di partito che, non potendo assicurare a tutti i propri militanti un ruolo nelle istituzioni comunali, utilizzano i quartieri per ampliare e mantenere il proprio corpo attivo"."La prossima auspicabile trasformazione dei quartieri in un organo ancora più forte del decentramento amministrativo, assume un valore strategico alla luce della ridefinizione delle competenze dell'ex provincia tra Regione, Comune e Città Metropolitana -commenta Federico Perugini (PSI) Vicepresidente della commissione garanzia al Q.5- I partiti devono saper interpretare questo cambiamento ed il consiglio dei quartieri congiunto sul tema città metropolitana rappresenta non solo un momento storico istituzionale ma anche una riflessione politica da parte dei partiti sul loro ruolo nella società a partire dal rapporto col territorio.

Il PSI attraverso la sezione storica di Rifredi cercherà di essere interprete di questo cambiamento, con l'obbiettivo di tornare ad essere un riferimento concreto per i cittadini e portare le loro istanze all'attenzione delle istituzioni".

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