La pet therapy dal punto di vista dell'animale: conseguenze fisiche e mentali

Gli esperti internazionali in IAA al convegno del Centro Studi Antropozoa: 8 novembre, ore 9-13 a Palazzo Medici Riccardi, Firenze. Tra buone pratiche, controllo della qualità e ricerca una giornata di studi sulla relazione uomo-cane. Gioconda, Galileo, Polpetta, Budino sono alcuni dei cani attivi anche al Pediatrico Meyer

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2019 12:12
La pet therapy dal punto di vista dell'animale: conseguenze fisiche e mentali

I benefici degli interventi assistiti con gli animali (la cosiddetta “pet therapy”) per pazienti pediatrici, disabili, con disturbi cognitivi e di socializzazione, sono ormai riconosciuti e oggetto di studi internazionali.

Ma come gli animali vivono il loro impegno al fianco degli umani? Quali conseguenze fisiche e mentali ha su di loro la presenza in ambienti ospedalieri o di cura, nelle carceri o al fianco di essere umani con problematiche di vario tipo?La pet therapy necessita di una riflessione approfondita e di dibattito bioetico non solo sull’impatto che l’animale ha sull’uomo, ma anche dell’uomo sull’animale.L’evento che trova il patrocinio della sezione toscana dell’Istituto italiano di Bioetica, vuole accendere i riflettori su tematiche fino ad oggi poco trattate.Il convegno organizzato da Antropozoa (associazione con oltre 20 anni di esperienza negli IAA) per l’8 novembre mattina a Firenze a Palazzo Medici Riccardi, partirà proprio dall’osservazione del rischio emotivo e fisico del cane impiegato negli interventi assistiti e dal fenomeno delle “zoonosi inversa”, ossia la trasmissione di microrganismi dall’uomo all’animale.

“I benefici della pet therapy sull’umano sono ormai conclamati – spiega Francesca Mugnai, referente scientifico del Centro Ricerca di Antropozoa -. Ma raramente ci si ferma a pensare l’impatto che gli interventi assistiti hanno sul cane. Invece è fondamentale: niente può essere lasciato all’improvvisazione quando si parla di salute sia dell’uomo che dell’animale. Su questo stiamo concentrando le prime ricerche sostenute dal nuovo Centro Studi di Antropozoa, convogliando i massimi esperti internazionali di interventi assistiti su temi bioetici e pratici come la cura e la salute dell’animale nella pet therapy”.

Al convegno saranno presenti esperti di fama internazionale (Europa e America) in IAA che porteranno una visione complessiva su questi temi ancora troppo poco conosciuti e riflettuti e li affronteranno oltre le raccomandazioni delle linee guida in materia, oggi a disposizione.

Durante la mattina di studio, sarà presentato ufficialmente il Centro di Ricerca Antropozoa, nato come divisione operativa dell'Associazione Antropozoa, frutto di un percorso culturale e metodologico di oltre 20 anni di lavoro sul campo a livello istituzionale, di salute e di validazione clinica.

Inoltre sarà presentato l’osservatorio che il Centro di Ricerca Antropozoa sta creando insieme all’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana sull’impatto delle zoonosi inverse, correlate all’attività di IAAVerrà annunciato anche il bando di una borsa di studio-ricerca promosso dal Centro Antropozoa di Ricerca e Programmi in IAA insieme all’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Lettere e Filosofia nel corso di laurea in filosofia, sulla bioetica dell’animale impegnato e collaborante nelle terapie.

Tra i relatori della giornata di studio ci saranno: il prof. Dennis C. Turner, biologo svizzero-americano, scienziato comportamentale e giudicato uno dei massimi esperti di IAA al mondo; la prof.ssa Marie-Jose Enders-Slegers, docente di antro zoologia all’Open University di Heerlen in Olanda e presidente IAHAIO, organismo di riferimento internazionale sugli IAA (International Association of Human Animal Interaction Organisations); la dott.ssa Karin Hediger, psicoterapeuta svizzera dell’Istituto di psicologia dell’Università di Basilea, specializzata nella ricerca sulla relazione uomo-animale; la prof.ssa Andrea M.

Beetz, psicoterapeuta e docente presso l'Istituto per la Promozione dello Sviluppo e la Riabilitazione attraverso interventi di Educazione speciale dell'Università di Rostock, Germania, fondatrice del gruppo di ricerca Uomo-Animale al dipartimento di educazione dell’Università di Erlangen; la dott.ssa Serena Adamelli, veterinaria comportamentalista, cofondatrice del Centro di Scienze comportamentali del cane, dell’Università degli Studi di Padova; il dott. Salvatore de Masi, medico epidemiologo, esperto in metodologia della ricerca scientifica e responsabile dell’Ufficio Ricerca dell’AOU Meyer; il dott.

Dario Deni, medico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana; il dott. Klaus Peter Biermann, infermiere epidemiologo, esperto nei protocolli IAA di igiene e sicurezza delle strutture sanitarie dell’AOU Meyer di Frenze; Alexis Gerakis, educatore socio-pedagogico e istruttore cinofilo, referente cinofilo di Antropozoa e formatore e supervisore delle coppie cane-coadiutore; la dott.ssa Francesca Mugnai, formazione universitaria in filosofia e psicologia dell’età evolutiva referente scientifico del Centro Ricerca di Antropozoa e responsabile IAA-AOU Meyer.

Sarà presente inoltre un esperto del pensiero di Leonardo, Andrea Bernardoni, ricercatore del Museo Galileo di Firenze che parlerà del rapporto tra Leonardo e gli animali in un’ottica di biomorfismo.

Una curiosità: Gioconda, Galileo, Polpetta, Budino sono alcuni dei cani attivi anche al Pediatrico Meyer. Le loro foto sono da vedere.

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