La meditazione via Facebook in risposta al Coronavirus

Sospensione delle attività liturgiche e delle funzioni religiose nelle basiliche, aperte soltanto per la preghiera personale. L’appello dei Ricostruttori nella preghiera: “E ora riprendiamoci tempo per noi e per gli altri. Cosi la grande crisi può trasformarsi anche in un’opportunità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2020 15:32
La meditazione via Facebook in risposta al Coronavirus

Firenze, 8 marzo 2019- In ottemperanza alle disposizioni della Diocesi di Firenze ed alle norme del Decreto del Governo di questa notte, tutte le celebrazioni liturgiche ed ogni funzione religiosa è sospesa con effetto immediato e sino a nuove indicazioni. Le porte delle Basiliche rimarranno aperte per la preghiera personale, garantendo la distanza di sicurezza tra i singoli fedeli. E allora come si fa a condividere la preghiera?

Nel difficile momento che stiamo vivendo, il Complesso monumentale di Santa Croce conferma la propria identità di luogo di culto e di arte aperto a tutti. L’Opera e la Comunità dei Frati Minori Conventuali hanno insieme deciso di garantire l’orario di apertura della Basilica, che sarà accessibile tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30 per la riflessione e la preghiera personale, mentre le funzioni religiose e le visite turistiche sono sospese fino al prossimo 3 aprile, come previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio di oggi. Verranno così accolte tutte le persone che vorranno entrare per un momento di preghiera e raccoglimento, nel pieno rispetto delle norme di prevenzione previste per l’emergenza sanitaria in corso.

«Invitiamo tutti i fedeli a unirsi a noi nella preghiera per superare ogni paura con la forza dell’amore che ci unisce al Signore». Questo il messaggio che padre Paolo Bocci, Rettore della Basilica di Santa Croce, rivolge a tutta la città.

La presidente dell’Opera, Irene Sanesi, sottolinea che «tutelare il patrimonio culturale di Santa Croce e garantirne la funzione religiosa sono le nostre attività fondanti, attraverso questa apertura confermiamo il pieno impegno a portare avanti la nostra missione”.

La meditazione va in diretta Facebook, è la spiritualità al tempo del coronavirus. La sfida in un tempo difficile è quella di riscoprire noi stessi e le relazioni con gli altri. La Comunità monastica dei Ricostruttori nella preghiera, dopo aver annullato il fitto calendario di iniziative previste tra Prato e Firenze, hanno deciso di utilizzare la diretta Facebook “per comunicare col cuore anche quando non ci si può incontrare”. Il primo appuntamento è per domani lunedì 9 marzo, alle ore 21. La conferenza via Facebook è rivolta a tutti.

“Bisogna riscoprire il valore più profondo della comunicazione, aprendoci agli aspetti che vanno oltre le prime apparenze ascoltando e comunicando con il cuore”, annuncia padre Guidalberto Bormolini, sacerdote e monaco dei Ricostruttori nella preghiera, comunità con sedi in Toscana - a Prato, Firenze, Pistoia, Lucca, Livorno e Carrara - ma anche in molte regioni italiane. “Sarebbe bello trasformare quanto sta avvenendo in un’occasione di crescita collettiva invece che di impoverimento - afferma padre Bormolini - Imparare a stare collegati anche in profondità: la pratica della meditazione che diffondiamo ce lo insegna”.

Insomma una grande crisi che può essere anche opportunità. Per fare cosa?

“Per riprendere per noi stessi un po’ del tempo, che un mondo frenetico e troppo dedicato all’utile e al profitto, ci ha espropriato, per dedicare più tempo alle persone care ed esercitare l’amore con tutto il coraggio possibile”, sostiene il monaco. “Sarebbe bello approfittare del tempo che ci è dato in più per mettere in atto profonde pratiche di riconciliazione, con se stessi e con tutti gli altri, per inventarci, con tutta la creatività possibile, forme di comunicazione e socialità che possano realizzarsi nel rispetto delle prescrizioni anti-contagio - aggiunge padre Bormolini - E, infine, per aumentare la fiducia nella cura che riteniamo abbia il Creatore verso tutte le sue creature. Potrebbe essere una grande occasione per rafforzare la fiducia reciproca, e dare il nostro contributo perché ogni occasione si trasformi in bene prendendoci cura l’uno dell’altro”.

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